Manca poco più di una settimana all’uscita del nuovo disco di Sfera Ebbasta (qui per saperne di più), il fenomeno della musica Trap esploso nell’ultimo anno. Il giovane artista intervistato questo mese da Rolling Stones Italia che gli ha dedicato ben due copertine ha espresso la sua opinione tagliente su diversi argomenti, dal Festival di Sanremo alla politica.
Dopo un 2017 che gli ha portato un disco di platino per il singolo Dexter e ben tre dischi di platino per Tran tran, e dopo un tour e un libro, il 19 gennaio arriva il nuovo album, Rockstar.
Sul titolo del nuovo disco Sfera Ebbasta, intervistato dal direttore di Rolling Stone Italia, Giovanni Robertini, ha dichiarato:
“Il titolo del disco – Rockstar – avrebbe potuto essere Trapstar, ma sarebbe stato riduttivo rispetto a quello che stiamo facendo, non è più di nicchia, siamo popolari – anche nel mercato – siamo belli chiari e presenti alla gente. Ormai il rap è il nuovo rock, come attitudine. Il rock, soprattutto in Italia è diventato musica leggera, e l’unica rockstar rimasta è Vasco”.
Sulla politica e sull’importanza del denaro Sfera risponde in modo netto…
“Io di politica non so un cazzo. Tanto, capirci o non capirci, mi sembra solo che alla fine la prendano tutti nel culo. Serve davvero che m’interessi di politica? Che ti dica che i politici ci rubano i soldi? I soldi non danno la felicità ma fanno in modo che tutto vada nel verso giusto: ho comprato casa a mia madre e ora me la voglio acquistare pure io. La tua vita sembra migliore con il cash.
Mi dici che Fedez ha preso posizione e si è schierato? Dipende a che pubblico ti rivolgi. Parlare di politica ai bambini non credo serva a molto”.
Sulle droghe il giovane re della musica Trap afferma:
Oggi c’è più informazione sulle droghe e magari uno evita di diventare schiavo della cocaina. A me interessa solo la droga leggera e dello Xanax canto perché in riferimento a una modella. Come molti della sua generazione pensa che il fatto di non andarsi a prendere la busta dalla sputa palline, ma una medicina in farmacia, faccia meno male. Ma gli effetti, cazzo, sono terribili: mi sembra di vedere in giro solo rincoglioniti. È la nuova coca…
Infine, parlando dei progetti sul futuro Sfera Ebbasta mostra di avere le idee ben chiare sul Festival di Sanremo…
Mi piacerebbe suonare in uno stadio, come Vasco. Il mio sogno è San Siro, non ci sono mai stato. La prima volta che ci andrò sarà per suonarci”. Su Sanremo ora no, non andrei, con quel pubblico, quello stile, quei presentatori sembra una roba così tanto italiana e antica che non ci andrei mai. Dovrei condurlo io, allora si che cambierebbe”.
Trovate l’intervista integrale sul numero in edicola questo mese di Rolling Stone.