11 Agosto 2020
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11 Agosto 2020

Shiva: assembramenti pericolosi a un concerto nel veronese, denunciato

Il 29 luglio Shiva ha tenuto un concerto al mercato ortofrutticolo di Bussolengo. Le cose, però, non sono andate come si sperava...

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Lo scorso 29 luglio Shiva ha tenuto un concerto al Mercato Ortofrutticolo di Bussolengo. Le cose, però, non sono andate come artista e organizzatori avrebbero voluto.

Una decina di giorni dopo il concerto l’artista è stato denunciato per due distinti reati. Pare che Shiva abbia istigato i suoi supporter a non seguire le regole creando assembramenti e abbia incitato un pericoloso lancio di oggetti.

La notizia è riportata dal quotidiano locale L’Arena e poi ripreso anche da alcune testate nazionali.

“La musica non ha regole, venite tutti sotto il palco.”

Queste le parole incriminate dell’artista che, dopo il successo del singolo Auto Blu, ha recentemente pubblicato i freestyle Take 1 e Take 2 (ne abbiamo parlato Qui).

IL CASO SHIVA 

A causa dell’invito a non rispettare le regole, il concerto del giovane rapper è stato dapprima sospeso e poi cancellato. Ciò ha provocato una sensazione di malcontento nei 600 paganti che da tutto il nord Italia si sono riversati nel piccolo centro a pochi passi da Verona.

PAROLA A SINDACO, ASSESSORE E ORGANIZZATORE

“Shiva avrebbe dovuto essere il primo ad adeguarsi alle regole, a chiedere che venissero rispettate onorando così il lavoro di quanti avevano fatto di tutto per farlo salire sul palco. Lui invece è stato tutto fuorché un esempio.”

Queste le parole dell’Assessore alle manifestazioni Massimo Girelli, alle quali si uniscono quelle del Sindaco Roberto Brizzi. Il primo cittadino sottolinea che l’organizzazione dell’evento non ha alcuna responsabilità per quanto accaduto.

“L’organizzazione la conosciamo, per questo avevamo patrocinato il concerto, ed è stata rigorosissima ed impeccabile, i ragazzi un vero esempio. Basta solo dire che erano state preparate mascherine da mettere a disposizione di chi non l’aveva e non è stato necessario distribuirne nemmeno una.”

Prosegue l’organizzatore Lorenzo Donadel, patron di Lollo’s Group, società veronese della ristorazione che gestisce anche il bar dell’area mercato.

“Io sono l’organizzatore e mi assumo in pieno la responsabilità dell’evento. Quel concerto, organizzato nei minimi particolari, era stato costruito sul rispetto delle regole ed era stato reso possibile da una commissione tecnica che ha dato le previste autorizzazioni.

Doveva essere il test per riaccendere l’estate dopo l’emergenza sanitaria ma quello che è successo per diretta e personale responsabilità dell’artista, che non poteva non conoscere le regole, mette in discussione seriamente tutta la progettualità che avevamo.”

IL CASO SHIVA – lo svolgimento dei fatti

L’artista, dopo aver interpretato il primo brano esorta i fans ad avvicinarsi al palco, causando una prima sospensione.

“È scattata per questo la sospensione dopo la prima canzone, quindi una mezzora di trattative per indurre l’artista, che minacciava di andarsene, a tornare sul palco invitando lui stesso i ragazzi ad attenersi alle regole. Shiva torna in scena, ma il copione si ripete, aggravato da un gesto di stizza di cui ha fatto le spese un microfono da 1.500 euro e dalla doccia di spumante che il cantante ha imposto al comandante dei carabinieri.”

Prosegue Lorenzo Donadel.

“Shiva era consapevole della situazione, per questo ho proceduto con la denuncia e sono intenzionato a rivalermi direttamente su di lui e nei confronti dell’agenzia con la quale ho sottoscritto il contratto.”

Conclude l’Assessore Girelli con messaggio deluso, ma chiaro a Shiva.

“Purtroppo ti sei dimostrato un piccolo uomo. Le regole valgono per tutti, che tu sia Shiva o Vasco Rossi. A non rivederci più.”

Per ora Shiva e il suo entourage non hanno rilasciate dichiarazioni ufficiali.