10 Luglio 2024
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10 Luglio 2024

Shiva: il rapper è stato condannato a sei anni e mezzo di carcere. Arriva anche la solidarietà di alcuni artisti

Il giovane rapper è diventato papà del piccolo Draco pochi mesi fa

shiva
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Al termine del processo svoltosi oggi – mercoledì 10 luglio – a Milano, il rapper Shiva è stato condannato a sei anni e mezzo di carcere per la sparatoria avvenuta lo scorso anno davanti al suo studio di registrazione.

SHIVA: CHE COSA È SUCCESSO?

L’11 luglio 2023 due lottatori professionisti di MMA – Alessandro Maria Rossi e Walter Pugliesi – hanno teso un agguato a Shiva davanti al suo studio di registrazione a Settimo Milanese. Dalla telecamere di videosorveglianza, si nota Shiva tirare fuori una pistola nel momento in cui si rende conto della situazione e ferire alle gambe i due lottatori (ne avevamo parlato qui).

Dalle ricerche svolte, si è venuto poi a scoprire che i due uomini fuori dalla sua etichetta Milano Ovest erano stati mandati dal suo trapper rivale Rondo da Sosa e che facevano parte del suo gruppo. Il loro obiettivo era quello di rivendicare, a nome di Rondo, alcuni insulti online da parte di Shiva.

SHIVA: IL PROCESSO

A Shiva – nome d’arte di Andrea Arrigoni – sono stati contestati i reati di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione della pistola, non ancora rinvenuta. Gli è però stata riconosciuta l’attenuante del risarcimento del danno alle presunte vittime, ma sono state escluse quelle relative alla provocazione e quelle più generiche.

I suoi due avvocati difensoriDaniele Barelli e Marco Campora – avevano all’inizio chiesto l’assoluzione, in quanto il rapper in quella circostanza si fosse solamente difeso. Il PM Daniela Bartolucci, però, aveva chiesto una condanna a sette anni di carcere, patteggiata poi a sei anni e mezzo.

Secondo gli stessi, Shiva si stava «difendendo da una spedizione paramilitare» e hanno annunciato il ricorso per questa sentenza. E hanno aggiunto: «Non sussiste affatto il delitto di tentato omicidio. Abbiamo dimostrato con una consulenza balistica che i colpi sono stati sparati tutti direzionati verso il basso».

Su Shiva, invece, hanno spiegato che ha preso bene la situazione perché «è un ragazzo coraggioso, forte, consapevole della propria innocenza. È assolutamente convinto della propria innocenza e convinto che prima o poi riusciremo a dimostrare la sua totale estraneità dal delitto di tentato omicidio».

A riguardo, il rapper si è espresso sottolineando che «mi rendo conto di aver dato un pessimo esempio, ma oggi sono diverso. Voglio esserlo per i miei fan e per mio figlio». Attraverso una storia su Instagram, ha anche aggiunto un pensiero più elaborato su tutta la situazione:

«Questo è un giorno triste per me.
Oggi sono stato condannato a 6 anni e mezzo di carcere per “tentato omicidio”: un crimine che non ho mai commesso.
Una condanna che arriva dopo ave soltanto provato a difendere me stesso, aver subito mesi di carcere e dopo esser stato costretto a non poter fare musica, ciò che ha dato senso alla mia vita e che poteva almeno permettermi di rimanere un essere umano.
Questo è un giorno triste per i miei fan.
Perché “Milano Angeles”, il mio nuovo album, è pronto, ma non potrà ancora uscire e io dovrò stare lontano da voi, come lo sono stato in questi mesi da tante persone a me care.
Questo è un giorno triste per la Giustizia in questo Paese. Perché in tutto questo non ho mai detto di aver commesso errori, ma soltanto chiesto di essere punito per quelli che ho realmente commesso. Il tentato omicidio non è tra questi, come abbiamo provato in aula, portando un’accurata ricostruzione dei fatti che lo testimonia e che purtroppo non è stata minimamente calcolata.
Questo è un giorno triste per tutti.
E lo sarà per sempre finché non permetteremo a chi ha commesso errori di ripartire.
Lo sarà finché i pregiudizi continueranno a uscire di casa, quando la verità si sta ancora nascondendo.
Lo sarà finché io non sarò libero, perché non lo sarà neanche chi mi ama, ma nemmeno chi mi odia.
Perché la fortuna è cieca, la sfortuna ci vede, ma l’ingiustizia tocca tutti.
Perché fino a quando sarò solo un altro rapper in carcere e non una persona, non sarà libero nessuno.

Andre»

ARRIVA LA SOLIDARIETÀ DI TANTI ARTISTI. COSA SUCCEDERÀ ADESSO?

Arrestato a ottobre, prima dell’udienza Shiva si trovava agli arresti domiciliari dopo essere stato scarcerato a fine febbraio. I suoi avvocati hanno anche fatto sapere che presenteranno un’istanza di revoca della misura cautelare.

A livello musicale, dalla stessa storia di Instagram, Shiva ha spiegato di avere un nuovo album pronto dal titolo MILANO ANGELES ma che, al momento, non potrà ancora uscire dato che dovrà stare lontano da tutti a causa delle vicende in corso.

Sono stati tanti gli artisti ad aver manifestato su Instagram la propria solidarietà nei confronti del rapper, soprattutto della scena rap ma non solo: Noyz, Tony Boy, Tony Effe, Lazza, Massimo Pericolo, Geolier, Luchè, Side Baby, Blanco, Guè, The Night Skinny, Takagi e Ketra, Ghali, Drillionaire, Sick Luke, ASIA, Mondo Marcio, Gionny Scandal. Ad essi, si aggiungono Josè Sebastiani – il figlio di Amadeus -, Federico Sacchi di Sony Music e Marco Masoli di Warner Music.