Qualche settimana un ragazzo nella chat di Facebook mi scrisse chiedendomi di parlare di Silvia Capasso, cantante che il grande pubblico ha avuto modo di apprezzare durante The Voice of Italy 2013.
Silvia aveva avuto un incidente stradale a causa di un improvviso aneurisma e lottava in coma tra la vita e la morte. La mia risposta quel giorno fu che non me la sentivo, scrivere di Silvia senza conoscere dalle sue parole la sua storia, senza parlare della sua musica mi sembrava fuori luogo, speravo di poterlo fare con lei sorridente e in piedi come era giusto fosse per quella che tutti quanti mi hanno sempre descritto come una leonessa.
Anche oggi tutto quello che sto scrivendo, tutto quello che scriverò mi sembrerà fuori luogo perché quando una vita si spegne ogni parola è vuota al cospetto di quel dolore che non conosce cura.
Ma Silvia era, è, una cantante… una persona che come tante altre, spinta da quel fuoco che nulla può spegnere, ha dedicato tutta se stessa alla musica, tra sacrifici e, cadute e risalite. Perché questo è quello che si fa quando si ha un sogno, si lotta, si cade, ci si rialza e si continua a lottare. E questo è un sito di musica, un sito che ama la musica, quindi, per quanto non sia facile per il sottoscritto scrivere in questi momenti, è giusto che Silvia e la sua arte trovino qui il giusto spazio.
I primi riconoscimenti Silvia aveva iniziato a riceverli dal pubblico nel 2008 quando durante il Festival Show vinse il Premio della Critica con un brano inedito scritto per lei da Max Calò, E`la mia eclisse.
Nel corso degli anni ogni concorso che l’ha vista gareggiare ha sempre messo in chiaro che il talento e la grinta della Capasso quando cantava non erano cosa di tutti, a testimoniarlo tanti primi posti in molteplici manifestazioni nonostante fosse un’autodidatta il fatto che fosse stata notata anche da grandi artisti come Ron, Pupo e Ivana Spagna che la vollero con loro in tour nelle vesti di corista.
Silvia è una ragazza intelligente e diretta, anche quando la destinataria di tanta schiettezza è se stessa. Per questo aveva aperto un ristorante conscia che il panorama musicale italiano offre pochi spazi che spesso passano dalla televisione ma la televisione è noto ha dei canoni estetici quasi imposti che nulla hanno a che vedere con il talento e l’arte.
Eppure lei decise di mettersi alla prova un’altra volta, perché quando si ha la sua determinazione “arrendersi” è qualcosa che è più facile a dirsi che a farsi.
Così nel 2013 Silvia decide di tentare la strada televisiva e lo fa con The Voice of Italy, unico talent in cui l’immagine contava relativamente…
“Ho deciso di aprire un piccolo ristorante, mi ero data pace. Di solito devi essere magra, bella. Qui solo la voce conta, quindi l’ultimo tentativo lo voglio fare” aveva detto ai casting.
Tentativo riuscito, Silvia entra nel programma nel team di Noemi e grazie al suo mostrarsi esattamente per quello che è, unitamente ad una voce potente e ad una grinta invidiabili, arriva direttamente in finale.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerla la descrive come una ragazza che ha seguito istinto e cuore, sempre, una che non voleva nascondere nulla di se perché sicura che il pubblico che ascolta non è ingenuo e, o prima o dopo, capisce se quello che stai dando loro corrisponde a quello che sei.
Anche per questo motivo durante The Voice presentò al pubblico la sua compagna, Lisa, per poterla avere sempre al suo fianco. Una scelta coraggiosa che a lei apparve semplicemente come la cosa giusta da fare. Non era ingenua Silvia, anzi, sapeva benissimo che quella decisione poteva avere i suoi pro e i suoi contro, del resto come quasi tutte le persone omosessuali sapeva cosa voleva dire nascondersi, sapeva che la società cerca di importi “dove è giusto essere se stessi e dove no”. Ma a lei questo non è mai interessato, non era un prezzo che era disposta a pagare. Se doveva fare quel percorso per lei doveva essere liberatorio, non una gabbia.
VIDEO TRY – THE VOICE
Dopo l’avventura a The Voice Silvia era tornata alla dimensione che più amava, quella della musica dal vivo e così sfruttando la popolarità del programma aveva iniziato a cantare dovunque la volessero… locali, piazze, manifestazioni senza nessun altro obbiettivo che poter fare quello che era la cosa che più riusciva a farla stare bene.
Nel frattempo aveva inciso un suo inedito, Luce, ed aveva accettato di tornare in tv nel talent Ancora Volare trasmesso nel 2014 all’interno di Domenica in.
VIDEO LUCE
Ma quello che rendeva realmente Silvia felice era mettere la sua voce e il suo talento a disposizione di chi ne aveva realmente bisogno che fosse la giornata contro l’omofobia organizzata dalla Croce rossa o il concerto per le donne operate di tumore al seno. Ma non solo, Silvia era una persona istintivamente buona e altruista, non smetteva mai di rispondere a chi le scriveva per un consiglio, perché sapeva quanto poteva essere importante per chi come lei aveva un sogno.
Ha avuto a disposizione solo 35 anni Silvia Capasso per farsi amare ma ha saputo usarli bene senza sprecare un solo istante… perché quando ti chiamano “La Leonessa”, quando hai coraggio di metterti in gioco ancora e ancora, perché quando non ti nascondi perché capisci che non solo nascondersi è qualcosa che fa male a te ma che toglie anche un po’ di coraggio e speranza in chi ti guarda e ascolta, allora se sei Silvia puoi solo scegliere di combattere a carte scoperte.
E quando quello che ami fare non è mai meno importante ma nemmeno più importante di coloro che ami… tutto questo fa si che ad amarti siano tante persone ed ognuna di quelle persone ti regalerà l’eternità nel proprio cuore.
Ciao Silvia.
VIDEO HALLELUJAH