Fuori ora su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Spender, “Papà (il mostro)“, pubblicato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il brano, pubblicato per Warner Music Italy, è un pezzo intenso e provocatorio, una storia tragica che invita a riflettere sulle relazioni tossiche e sulle culture che spesso le alimentano.
“Ho scritto questa canzone in un momento in cui l’Italia piangeva l’ennesima vittima di un sistema relazionale compromesso. Gelosia, controllo, possesso: tutto questo viene spesso scambiato per amore, ma non lo è. Invece di prendere le distanze dal ‘mostro’, ho provato a trovare i punti in comune tra lui e il resto di noi. Dobbiamo smettere di romanticizzare l’ossessione e iniziare a riconoscere e lavorare sulle nostre dinamiche tossiche”, racconta Spender.
L’artista riflette, attraverso un linguaggio diretto, sui temi dell’ossessione, del controllo e del patriarcato, raccontando la storia di una persona che si perde e finisce in un delirio violento.
Il rapper si è promesso di raggiungere la piena consapevolezza prima di esprimere un messaggio così importante, per questo il brano, scritto alla fine del 2023, è stato pubblicato solo ora, arrivando un mese esatto dopo l’uscita del suo ultimo singolo “Joker“.
TESTO
Ciao Baby come stai?
È papà… non quello quello vero
quello che hai scelto
scrivo perché ti penso…
dimmi un po’ che fai
ci vai ancora a cena con quel vecchio?
mi faccio trent’anni il giorno che lo prendo
Baby… ho fatto un sogno e tu c’eri,
come di giorni nei miei pensieri
ho visto tutti i tuoi TikTok oggi
tutte le tue storie ieri
sembra che ti diverti
lo sai sono contento, quando lo fai
se scopi fai attenzione
i maschi sono stron*i
sono delle bestie tranne papà
papà ci tiene
Io ci sarò per te
se ci sarai per me
andiamo via da qui
via dalla gente
quando ci sei non ho bisogno di niente
Io ci sarò per te
se ci sarai per me
andiamo via da qui
via dalla gente
nel nostro ultimo giorno
Quanto sei bella
ho un nodo in gola e mi parla
io sono fuoco, tu sei acqua
ho stampato le tue foto e me le sono appese in camera
così non mi sento solo quando sono a casa
sei una brava ragazza
non te l’hanno mai detto?
per questo hai pianto quando te l’ho detto?
me lo ricordo avevo una mano sul tuo collo
e l’altra sul tuo petto
è stato un attimo, è sembrato un secolo
ci penso adesso che sto sotto casa che ti aspetto
e lo so che stai studiando… e lo so che non hai tempo
e lo so che non ti ho detto che avrei preso un treno
però papà è un romantico, una sorpresa è meglio
ora serve che tu esca chissa se esci
se dormi o sei veglia
chissà se uscirai mai dalla mia testa
io sono qua ti aspetto già da un’ora
vabbè metterò sta lettere nella cassetta della posta
Io ti amo davvero, non volevo questo
e se l’ho fatto davvero
ancora non me lo spiego
sto curando parti del tuo cervello
è pieno di sangue sul pavimento
le mie impronte in tutto l’appartamento
non volevo arrivare a questo
Io ci sarò per te
se ci sarai per me
andiamo via da qui
via dalla gente
quando ci sei non ho bisogno di niente
Sai che io ci sarò per te
se ci sarai per me
andiamo via da qui
via dalla gente
nel nostro ultimo giorno