Speranza L’ultimo a morire
E’ uscito per Sugar Fendt Caravan, il nuovo singolo inedito del rapper italo-francese Speranza. Il brano anticipa l’album di debutto L’Ultimo a Morire che vedrà la luce il prossimo 16 ottobre.
Speranza è noto per un fortunato tour nei club insieme a Massimo Pericolo e Barracano che lo scorso autunno ha registrato numerosi sold out (ne abbiamo parlato Qui).
L’artista rappa i suoi testi in napoletano, francese, italiano, e dialetto zingaro, creando un mix originale e inedito.
Il singolo Fendt Caravan, prodotto da Riley Beatz, si può definire come l’incrocio tra di culture diverse, flow travolgenti e il realismo più crudo.
Non ci sono freni al racconto di Speranza, testimone delle periferie e portabandiera di quella multi-etnicità cresciuta in lui fin dai primi anni passati nei ghetti agli angoli della Francia, per poi passare alle strade di Caserta.
SPERANZA L’ULTIMO A MORIRE
Fendt Caravan, così come il precedente singolo Iris, farà parte dell’album L’Ultimo a Morire, un disco ricco di contaminazioni e collaborazioni, registrato all’interno del Red Bull Music Studio, una postazione mobile d’avanguardia.
Ci saranno i feat. di Guè Pequeno, Tedua, Massimo Pericolo, Don Joe, Night Skinny e Crookers.
In Camminante è presente invece l’artista rom Rocco Gitano, un feat. fortemente voluto da Speranza da sempre molto vicino alla comunità sinti.
Questa la tracklist del nuovo album di Speranza L’Ultimo a Morire.
01 – CASERTEXAS, prod. simoo
02 – FENDT CARAVAN, prod. Riley Beatz
03 – A LA MUERTE (feat. Tedua), prod. simoo e Maiole
04 – SPALL A SOTT 4, prod. simoo
05 – CHINATOWN (feat. Gué Pequeno), prod. Night Skinny
06 – OMM I MERD, prod. Frank Carozza
07 – TAKEO ISCHI (feat. Massimo Pericolo), prod. Crookers
08 – CAMMINANTE (feat. Rocco Gitano), prod. simoo e Maiole
09 – 100 ANNI, prod. simoo
10 – IRIS, prod. simoo
11 – PUTTANA***, prod. simoo e Maiole
12 – LE FIEF, prod. Frank Carozza
13 – CALIBRO 9 (feat. Kofs), prod. Don Joe
14 – RUSSKI PO RUSSKI, prod simoo, Maiole e Frank Carozza
Foto di Roberto Graziano Moro