Tedua Parole vuote (La Solitudine) testo e significato del brano del rapper in featuring con Capo Plaza in cui usa una parte di uno dei pezzi iconici della musica italiana degli ultimi 30 anni, “La solitudine” di Laura Pausini.
A luglio scorso il rapper aveva fatto ascoltare una parte del brano affermando che non avrebbe mai visto luce. A quanto pare la cantante di Solarolo e il suo staff non avrebbero autorizzato l’utilizzo del ritornello della nota canzone. Una voce che non è mai stata smentita o confermata dalla Pausini.
Fatto sta che la notizia aveva entusiasmato i fan di Tedua che ne avevano chiesto a gran voce la pubblicazione, pubblicazione che è avvenuta oggi, 28 novembre 2023.
Tedua Parole vuote (La Solitudine) significato del brano
“Parole vuote (La Solitudine) oltre a citare nel titolo il brano di Laura contiene il celebre passaggio: “Quanto altro male ti farà la solitudine…” ma senza la voce di Laura Pausini. La parte vocale infatti è stata reincisa da una vocalist e quindi la voce pitchata.
Il brano è prodotto da Shune è la prima nuova uscita discografica dopo l’inarrestabile successo de “La Divina Commedia“, uno degli album rivelazione del 2023. nel pezzo Tedua è affiancato dall’amico e collega con cui ha collaborato in passato Capo Plaza.
“Parole Vuote (La Solitudine)” è un singolo in cui Tedua non ha paura di mostrare la propria parte più inedita, intima e introspettiva, in cui l’artista si trova a dover fare i conti con i volti che si incontrano lungo la strada per il successo
Tedua e Capo Plaza in questa nuova collaborazione mostrano una veste inedita, in cui sono più consapevoli dell’importanza di avere una persona con cui confidarsi e che la solitudine non è il luogo dove affrontare i propri conflitti interiori.
Tedua Parole vuote (La Solitudine) testo e audio
Ho preso questa scelta e
Devo andare in fretta per
Ambire alla vetta
Se tu sei in grado di seguirmi
Allora non ti lascerò più sola e
Prenderò alla svelta le
Scelte con la testa che sbatto sulla tua finestra
Non mi hai capito ancora
Non mi resta che un’onesta vita nuova
E non a caso non ti chiamo e non invado più il tuo spazio
Sono caro e così grato a quel passato
Ma è passato così tanto
Che non mi vedresti così
Non sapresti dirmi di chi é
stata la colpa e non mi importa
Tanto conta che non tornerà
Quindi affronta quel presente e sii cosciente
Perché niente si risolve con le cose fatte a metà
Baby, ti aspetto alla Taverna dei Poeti
La penna con cui scrivo i miei poemi
Poteri che possiedi sono pieni di misteri
E non ti celi ma tu geli gli eschimesi
Mesi e mesi ma dov’eri?
Senza contare che ieri
Ti sei presentata più sballata e non sapevi
Quanto male potrà farti
La solitudine non è la soluzione dei problemi
Sto tornando da solo
E non mi ritrovo nelle persone
Che ho incontrato lungo la strada
E mi han lasciato solo parole, vuote
Ogni volta che provo
Anche se sbaglio imparo di nuovo
Ma alla prima svista poi scivola e va
Quanto altro male ti farà la solitudine
La solitudine, nananana
La solitudine, la solitudine
La solitudine
Anche se non sei più la stessa di una volta
Mi è rimasta impressa nella porta, il colpo della nocca
Quando ancora ti drogavi e ti giravi
E dopo urlavi “vattene, non sei tu”
Questo è il mio duello, con la sofferenza di una dipendenza
Che mi sta ferendo, che mi sta tenendo spalle al muro
Vieni qui, sì ma siediti e beviti un drink
Si va piano, ma al piano bar
Ti va
Di raccontarmi cosa non va?
Cresciuti in quei postacci, nei paesaggi, nei paraggi, dei
Fantasmi vogliono farmi del male
Senti il sapore del vino
Non hai nessuno vicino a cui poterlo confidare
Sei perso, hai chiesto troppo a qualcuno, senza mai ricambiare
Forse non credi al destino
Ma non sei autosufficiente da solo
Quanto basta per voltare le spalle a un amico
E pensavo che avessi capito
Come amare te stesso per amare prima un vicino
All’ultimo cerchio ti cerchio fino al mattino, lungo il cammino
Il vento sullo spartito
Sto tornando da solo
E non mi ritrovo nelle persone
Che ho incontrato lungo la strada
E mi han lasciato solo parole, vuote
Ogni volta che provo
Anche se sbaglio imparo di nuovo
Ma alla prima svista poi scivola e va
Quanto altro male ti farà la solitudine
La solitudine, nananana
La solitudine, la solitudine
La solitudine
E sono tra martello e incudine da cantine luride
Lei non era l’unica mo fumo in solitudine
Più si gonfia il conto più son solo resto umile
Prego per amici che c’ha tutto in mano il giudice
Questi soldi corrono, non dormono
Fratelli li ho persi e no non tornano
Dentro la mia iride c’è un dollaro
Son nato per questo non mi vendo no
Seduto al mio posto non mi fottono
Ora siamo soli e si fa più calda la stanza
Fuori sento spari e passa la sesta ambulanza del giorno
E c’è un altro coltello nella pancia
Mi hanno tradito tutti ma non farlo tu proprio
Sto tornando da solo
E non mi ritrovo nelle persone
Che ho incontrato lungo la strada
E mi han lasciato solo parole, vuote
Ogni volta che provo
Anche se sbaglio imparo di nuovo
Ma alla prima svista poi scivola e va
Quanto altro male ti farà la solitudine
La solitudine, nananana
La solitudine, la solitudine
La solitudine