Ieri sera al Teatro San Domenico di Crema si è svolta la data zero del primo tour di Thomas, nei prossimi giorni seguiranno Roma (l’11 novembre all’Atlantico) e Milano (il 12 novembre al Fabrique).
Tornando in auto verso Milano ho pensato e ripensato a quello che avrei scritto di questo concerto. Ho realmente sentito la responsabilità delle parole che avrei usato perché già sapevo che quello che mi accingo a scrivere sarà un articolo sincero ed entusiasta, ma la vera difficoltà sta nel riuscire a trasmettere a chi legge questo stesso entusiasmo, le sensazioni provate durante lo show, quello che ho ascoltato e quello che visto. Sicuramente farlo sarà impossibile, per questo consiglio a chi può di andare alla data Romana (Milano è già sold out) del Thomas Live, per il resto io cercherò di essere quanto più onesto possibile e, come sempre, mi esporrò in modo netto senza nessuna paura.
La scaletta di Thomas si è mossa attraverso 18 brani, canzoni scelte tra quelle del suo primo Ep, Oggi più che mai, quelle del suo nuovo album, Thomas, e alcune cover.
Partiamo dal pubblico ovviamente composto per gran parte da ragazze molto giovani. Normale e giusto così. Thomas ha 17 anni e ha fatto un programma come Amici di Maria De Filippi, quella teen è al momento la fetta più sostanziosa del suo pubblico. Una fetta che però ha un bacino potenziale di crescita enorme. E questo non è poco, anzi.
Chiunque ama o ha amato le grandi popstar americane da Michael Jackson a Justin Timberlake, da Justin Bieber a Harry Styles, può amare Thomas. Nel pubblico anche ragazzi e tanti genitori, madri e padri orgogliosi che la loro prole abbia scelto come idolo un portatore sano di talento musicale.
Perché Thomas è questo. Un giovane artista talmente a suo agio sul palco tra passi di ballo e cantato, quanto timido e introverso con le parole. Grazie e sogno sono quelle che ripete più spesso, e gli leggi negli occhi riconoscenza e gioia mentre le pronuncia. Ma questa cosa che gli artisti devono parlare, parlare e parlare prima o poi si ridimensionerà speriamo, nel frattempo il ragazzo ha tutto il tempo per diventare più espansivo, quello che realmente conta è la sua innata, straordinaria, capacità di dominare il palco, di renderlo un’estensione del suo corpo con naturalezza. Thomas è a suo agio con i ballerini che lo accompagnano (Nicholas De Ronch, Chiara Venturelli e Barbara Nonino guidati dal coreografo Etienne Jean Marie), è completamente a suo agio quanto imbraccia la chitarra e suona accompagnato da due professionisti del calibro di Davide Ferrario alla chitarra e Giordano Colombo alla batteria, è a suo agio nel muovere il corpo rendendolo musica come sapeva fare il suo idolo indiscusso, Michael Jackson, ed è a suo agio nel passare dal ritmo r’n’b di E´un attimo alle ballate pop rock come Il Sole alla finestra senza perdere un grammo di credibilità ed intensità.
17 anni vuol dire avere davanti a sé tutto il tempo di imparare quello che non si sa e di perfezionare le cose che possono essere migliorate (davvero poche, impercettibili). Ed una delle marce in più di Thomas sta proprio nella voglia di imparare, nel suo perfezionismo quasi maniacale. Parlando dietro le quinte dello show tutti sono concordi su una cosa… Thomas sa quello che vuole, osserva, apprende, dice la sua, è attento ad ogni aspetto del suo show. La sua voglia di imparare la percepisci anche nell’approccio che ha verso colui che è il suo punto di riferimento assoluto, il re del pop, Michael Jackson. Nonostante la sua giovane età non gli abbia permesso di vivere la fase d’oro della carriera di Michael, Thomas lo ha studiato, ha letto libri, guardato i suoi live, studiato i passi di ballo e, proprio per questo, si approccia a lui sempre con estremo rispetto, come quando esegue la cover di Humane nature e riesce ad uscirne vincente. Come del resto in quasi tutte le canzoni eseguite perché, come ho specificato nel titolo, una stella del pop la vedi nascere solo quando passa indenne dalla prova del live. E anche in questo caso il ragazzo è molto avanti rispetto a tanti suoi colleghi, sempre intonato, perfetto ma senza risultare stucchevole, roba che quasi vorresti mettergli un autotune (inesistente in questo caso) solo per darti una giustificazione di fronte a tanta bravura.
Thomas non ricorda nessun altro artista in Italia, questo è un dato di fatto. Ma io sono tornato a casa con due accostamenti in testa. Il primo è Tiziano Ferro, del cantautore di Latina possiede la capacità di passare da diverse tipologie di brani in scaletta con estrema facilità, possiede la freschezza degli esordi e quello sguardo che ti fa capire che, prima o poi, le sue canzoni diventeranno ancora più sue e quando Thomas inizierà a scrivere tutti i suoi testi, allora ne vedremo sì delle belle.
L’altro nome a cui mi ha fatto pensare è Laura Pausini. E questo accostamento vi avrà fatto accigliare lo sguardo. Di Laura Thomas possiede l’umiltà, la capacità di emozionarsi mentre canta come se fosse la prima volta e quella riconoscenza che non è di tutti, soprattutto in queste nuove generazioni.
Ma la cosa più importante rimane la tenacia, come ripeto spesso Laura Pausini è Laura Pausini grazie anche a qualche colpo di fortuna ad inizio carriera (e anche Thomas ne ha avuti, non solo Amici che lo ha lanciato, ma la sua manager che lo ha scoperto e ha creduto costantemente, senza mai scoraggiarsi, in lui) , ma è diventata la Pausini, è rimasta la Pausini, l’unica capace di portare con continuità la nostra musica pop all’estero, grazie alla sua tenacia e alla voglia di imparare, di migliorarsi sempre. E questa dote appartiene anche a Thomas e a pochi altri nel nostro panorama musicale attuale.
In sintesi inutile perdere troppo tempo a contare i dischi di platino. Ci sono artisti destinati a scoppiare e poi lentamente spegnersi e ce ne sono altri, tra cui il nostro, che si muoveranno più lentamente, ma lasceranno delle impronte lungo il cammino percorso.
Nel frattempo c’è Thomas Live, uno spettacolo pieno di energia e ritmo, in cui non mancano i momenti emozionanti, uno di quei concerti in cui ti siedi per terra e ascolti… e non ha nessuna importanza quanti anni ha chi sta sul palco e quanti ne hai te che ascolti, qui si parla di musica e di emozioni, concetti che non hanno nulla a che vedere con limiti, anzi l’infrangono.
P.s. Sono stato troppo entusiasta? Forse, ma quando smetterò di entusiasmarmi di fronte al talento e alla musica sarà il giorno che smetterò di fare questo lavoro. Promesso.
SCALETTA CONCERTO
1. Ti amo/Tu ama me
2. Normalità
3. Oasi
4. Colori e sogni
5. Human Nature (Michael Jackson)
6. Uptown funk (Bruno Mars)
7. Il sole alla finestra
8. Forti e deboli
9. Un altro bacio
10. La tua metà
11. Why
12. Oggi più che mai
13. Set acustico (Let Me Love You di Mario e Fast Car di Tracy Chapman)
14. Sheela
15. Still (Lionel Richie) + Non ridere di me al piano
16. Persone come te
17. Scusa
18. E’ un attimo
Tra l’altro per chi vuole conoscere meglio la storia di Thomas Dd oggi andrà in onda in prima tv venerdì 10 novembre alle ore 21.55 , Sabato 11 novembre alle ore 17.40, Domenica 12 novembre alle ore 18.30 Su Super! (Canale 47 DTT e 625 di Sky) uno speciale Musica in cui le telecamere lo seguiranno per un giorno intero per scoprire come sta vivendo questo momento d’oro.