È morto Tonino Cripezzi, storica voce e tastierista de I Camaleonti.
Una morte improvvisa avvenuta in Hotel quella dell’artista 76enne. Cripezzi, che sabato 2 luglio aveva tenuto un concerto con i Camaleonti a Pescara, è stato trovato morto per cause naturali a seguito di una malore durante la notte del 3 luglio in hotel.
L’artista, che già in passato aveva avuto problemi di salute, lanciato l’allarme è stato soccorso da ambulanza e Carabinieri ma era troppo tardi.
Tra i primi a scrivere sui social l’amico, ex componente e co-fondatore de I Camaleonti, Mario Lavezzi. Artista con cui abbiamo realizzato una lunga video intervista di recente parlando anche di questa fase della sua carriera.
Il mio caro amico di una vita Tonino Cripezzi se ne è andato nel sonno. Non posso crederci sono sconvolto dal dolore. Tornano in mente i bei momenti vissuti insieme che terrò sempre nel mio profondo caro amico.
Tonino Cripezzi de I Camalentoni. Il ricordo del critico musicale Fabio Fiume
Eternità cantava a gran voce in uno dei suoi più grandi successi, ma eterni di certo non siamo.
Tonino Cripezzi, vocalist da quasi 60 anni di una delle band più longeve della nostra musica ( a pari merito con i Nomadi ), i Camaleonti, ci ha appena lasciati, portando via con sé un po’ di quella magia del beat italiano, quella che magia che ci fece scoprire, a seguito degli enormi Beatles e Rolling Stones, il mondo delle band.
Anni del boom economico, delle Fiat 500 e degli elettrodomestici in ogni casa, delle prime minigonne che, sembra nulla oggi , ma rappresentarono una vera e propria rivoluzione per il vivere femminile. Ed anni dei primi night club in cui non era difficile imbattersi proprio in alcune band che poi venivano ascoltati da tanti talent scout e portate alla corte delle case discografiche.
Eppure Tonino conquista il posto come lead vocals soltanto in divenire all’interno della band, pur lasciando spesso spazio anche a Livio Macchia; all’inizio è infatti solo il tastierista.
il primo enorme successo è L’Ora Dell’Amore, cover in italiano di un brano dei Procol Harum, come spesso accadeva ai tempi, che sale al primo posto in classifica nel periodo natalizio del 1967, e vende qualcosa come 1,6 milioni di copie. E’ il passo importante per una carriera che poi scavallerà a suo di successi anche nel decennio successivo.
I più rappresentativi? Io Per Lei che nel 1968 si piazza in top 10, Applausi che nel 1969 li fa risedere in prima posizione e vende quasi 1,1 milioni di copie, e poi la già citata Eternità, presentata a Sanremo nel 1970, che viene proposta in abbinamento, come si era soliti all’epoca, con Ornella Vanoni.
E sebbene il pezzo diventa un evergreen importante anche nella carriera di Ornella, è la versione dei Camaleonti a conquistare i traguardi più importanti nelle classifiche, salendo fino al n° 2.
Negli anni 70 saranno al Festival varie volte, ma senza mai questi risultati così enormi; e non parlo di gara, ma proprio di ritorno per la loro carriera, che invece guadagna un’altra medaglia al Disco Per L’Estate del 1974, vinto a mani basse con Perchè Ti Amo altro cult della loro carriera.
Poi negli 80 e 90 diventano per lo più una band per programmi evergreen come Una Rotonda Sul Mare e C’Era Una Volta Il Festival ma è proprio durante queste trasmissioni che saldano un’amicizia con due band rivali di quegli anni, i Dik Dik e Maurizio Vandelli da sempre leader dell’ Equipe 84.
Insieme così si producono in un brano dal sapore nostalgico già dal titolo, Come Passa Il Tempo, con cui partecipano al Festival di Sanremo del 1993 e sarà per tutti, ad oggi, l’ultima volta. Il brano viene eliminato dopo la prima esecuzione ma poi inaspettatamente diventa a poco a poco un buon successo, salendo fino alla posizione 4 della hit parade.
Poi il ritorno alla musica live, alla rappresentazione dei loro più grandi successi con tanti live nel corso di altri 30 anni, fra tv, piazze e vere e proprie imbarcate per l’estero, in cui tenere dei lunghi tour attesi dai nostri connazionali e dalle generazioni loro figlie.
Anche adesso I Camaleonti erano in giro ed avevano appena tenuto,il 2 Luglio, una data in quel di Pescara. Poi Tonino è stato rivenuto oggi senza vita nella sua stanza d’albergo a Chieti. I primi accertamenti parlano di un malore notturno. Il decesso è improvviso, l’artista stava bene. Se ne va a 76 anni lasciando increduli famiglia e amici e senza voce quei fratelli con cui, per 59 anni, ha girato il mondo.
Tutta All Music Italia saluta te Tonino Cripezzi, e si unisce al cordoglio della famiglia, della band e degli amici tutti.