28 Luglio 2023
di Interviste, Recensioni
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28 Luglio 2023

Tormentoni dell’estate 2023: top e flop dei brani dell’estate

Tormentoni... o forse no? Guida ai brani sorpresa, a quelli che hanno rispettato le attese e a quelli meno!

Tormentoni estate 2023
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TORMENTONI ESTATE 2023 – I FLOP

5 – Ana Mena – Acquamarina & Mara Sattei – Piango In Discoteca

Pari merito fra due signorine dell’italica canzone ultima generazione. Sia Ana Mena che Mara Sattei a mio avviso risentono di aspettative troppo grandi girate loro addosso. Nessuna delle due ad oggi ha ancora realizzato il pezzo della vita, eppur vengono trattate come se fossero delle priorità assolute dalla discografia, con svariate presenze ovunque si può a cui però non seguono dei grandi risultati

Su Ana Mena ad esempio si può restringere il successo italiano ai feat realizzati per colleghi più carismatici come Rocco Hunt o più truzzi come Fred De Palma, ma comunque dall’impatto scenico più forte. Eppure Acquamarina è forse ad oggi il brano più carino dell’artista, quello che melodicamente si lascia maggiormente ricordare. Tuttavia il solito fiume di voci che canta con lei, lasciando emergere solo la natura un po’ lamentosa del suo timbro, non le giova, così come la collaborazione con un troppo inflazionato Guè a cui manca solo di duettare con il novello cantante Giacomo Urtis, poi penso non gli manchi più nessuno.

Mara Sattei invece è riuscita col brano di Sanremo a raggiungere dei risultati tutto sommato importanti, ma a cui non han fatto seguito purtroppo i due singoli successivi nonostante il cambio di casa discografica che, in teoria, per metterla sotto contratto, dovrebbe crederci e non poco. Se Tasche è stata ufficialmente un insuccesso, forse cantare la morte del cigno per Piango In Discoteca è ancora un po’ presto, vista l’uscita recentissima. Però non avendola pagellata, la canto da quel punto di vista li: Quattro.

4 – Ligabue – Riderai & Giorgia – Senza Confine

Non era partito male l’ultimo singolo di Ligabue. Il problema è che però si è sgonfiato molto in fretta e se la cosa poteva risultare finanche prevedibile nello streaming, dove in realtà non è mai decollato, negli ambienti radio sicuramente ci si aspettava un po’ più di resistenza. Le premesse per il lancio del nuovo album non sono quindi buone e c’è bisogno di una sterzata importante per non impantanarsi.

Stesso dicasi per Giorgia di cui ho persino rifiutato di recensire l’album, per quanto lo abbia trovato deludente. E’ che ascoltandolo mi sembrava abbastanza evidente che i due brani migliori erano già usciti (Normale e Parole Dette Male) e che mancasse profondamente di altre possibilità promozionali di livello.

E si badi che non sto correndo dietro alla Giorgia degli anni 90 o inizio 2000, non penso a nuove Di Sole e D’Azzurro per intenderci. Il suo problema è che album come Dietro Le Apparenze, Senza Paura o Oro Nero, hanno all’interno pezzi che avrebbero meritato promozione e che sono stati lasciati inesplorati da quel punto di vista, mentre in Blu ho davvero fatto fatica a capire su cosa potesse puntare. Niente passa alla storia e per un’artista come lei che è già storia è troppo poco.

3 – Charlie Charles con Ghali, ThaSup & Fabri Fibra – Obladì Obladà

Deludente questo quartetto da ogni punto di vista. Nello streaming, dove il pezzo, che mette assieme tutti campioni di questa metodologia di “vendita”, il pezzo ha fallito al momento la top 40, e finendo fuori top 100 dopo 3 settimane. Nelle radio, dove non figura nelle posizioni guida nemmeno se scorpori solo le canzoni italiane. Insomma ricordiamoci che Charlie Charles è quello che produsse pezzi come Soldi e Calipso, con quest’ultima che figurava pure a suo nome. Insomma molto poco, troppo poco, visti i nomi in campo. E poi, così tanti nomi e nemmeno un video ufficiale? Mah!

2 – Paola & Chiara con Tiziano Ferro – Vamos A Bailar

Un brano troppo iconico e realizzato all’epoca con troppo criterio e lungimiranza (suona bene ancora oggi) per poterlo manomettere in questa maniera. La base è diventata il trionfo del tronfio, perdendo quell’aspetto minimal, sobrio ma tremendamente funzionale del 2000 e Tiziano sembra davvero un corpo estraneo, una forzatura non amalgamata con le due sorelle Iezzi.

E non è un caso che al momento, dopo due settimane, il pezzo non giri, fagocitato dalla Lambada con cui le due sorelle accompagnano i Boomdabash e da Destinazione Mare, con cui Tzn radiofonicamente è ancora troppo forte per cedere il posto a questa cafonata inutile. Da ravvedersi assolutamente.

1 – Baby K – M’Ama O Non M’Ama

Proprio quando Claudia cominciava a piacermi con alcune virate stilistiche eccola tornare indietro, con un pezzo che si avvicina alle prime cose, ma che sembra essere un po’ fuori dai tempi per una che è stata per diversi anni a cavallo delle mode. Deludenti i risultati del pezzo che in streaming è fra i grandi bocciati dell’estate, non essendo nemmeno approdato in top 100 singoli, mentre in radio è ancora a debita distanza dal toccare la top 40. E sei si conta che appena qualche anno fa il suo singolo fu il più venduto dell’anno, la parabola tocca qui il suo minimo storico, essendo il pezzo uscito già da un mese e mezzo.

 

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