Toto Cutugno Eurovision Song Contest. Correva l’anno 1990. Il mondo da pochi mesi conosceva una nuova dimensione politica e sociale dopo l’abbattimento del Muro di Berlino. Un cambiamento epocale da lì a poco avrebbe modificato per sempre le vite di ognuno di noi.
Il 5 maggio 1990 presso la Vatroslav Lisinski Hall di Zagabria, in quella che ancora era la Jugoslavia, Toto Cutugno a sorpresa conquistò il primo posto all’Eurovision Song Contest, manifestazione che nel nostro paese era ancora chiamata Eurofestival.
Una vittoria del tutto inaspettata che arrivò a conclusione di un percorso musicale e artistico che negli anni ’80 vide il cantautore protagonista anche in televisione e soprattutto al Festival di Sanremo.
Dopo una vittoria nel 1980 e i secondi posti del 1984, 1987, 1988, 1989 e 1990 al Festival, Cutugno fu scelto per rappresentare l’Italia all’Eurovision dopo la rinuncia dei Pooh, poco interessati a sviluppare la carriera all’estero.
In pochi avrebbero scommesso sulla vittoria del cantautore italiano. Nonostante avesse ricevuto i tanti ambiti 12 punti soltanto da Cipro, Irlanda e Spagna, riuscì a sbaragliare la concorrenza e imporsi con 149 punti.
Grazie a Insieme 1992, brano che parla dell’Europa Unita, l’Italia tornò a trionfare all’Eurovision Song Contest dopo 26 anni.
TOTO CUTUGNO EUROVISION SONG CONTEST
Per Toto Cutugno la vittoria all’Eurovision Song Contest fu un ulteriore passo verso una consacrazione internazionale. Ancora oggi il cantautore è uno dei più apprezzati nell’Europa dell’Est dove tiene numerosi concerti.
Nel 2013 a Sanremo Toto salì sul palco dell’Ariston con il Coro dell’Armata Rossa, per suggellare una vicinanza artistica, ma non solo.
Tornando all’Eurovision Song Contest, l’edizione 1991 fu organizzata dal nostro paese. Inizialmente si pensò a Sanremo quale città ospitante, ma a causa della Guerra del Golfo tutto cambiò e l’ESC 1991 è ricordato ancora come uno dei peggio organizzati della storia.
Al timone, nello Studio 15 di Cinecittà, ci furono Toto Cutugno e Gigliola Cinquetti, ovvero i due vincitori italiani che ancora oggi sono gli unici della storia eurovisiva.
