In queste ultime settimane la musica si è spesso posta in prima linea per sostenere con azioni concrete tutti coloro che si stanno adoperando per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Ora è la volta di Joe Barbieri, Fabrizio Bosso, Luca Bulgarelli, Sergio Cammariere e Tosca che hanno presentato Tu Io e Domani, un brano a sostegno della Protezione Civile.
Il brano, scritto e composto da Joe Barbieri alcuni giorni fa, è stato inserito in un progetto più ampio, grazie all’idea di unire il talento di alcuni artisti distanti nello spazio, ma vicini nell’animo.
Si è così sviluppata l’idea di Tu Io e Domani, brano che racconta la necessità di essere ancor più vicini in questo tempo difficile.
Tutti gli artisti hanno lavorato a casa propria, interagendo con gli altri grazie alla tecnologia.
I proventi derivanti dalla vendita digitale del brano e dalle libere donazioni saranno totalmente destinati alla Protezione Civile, che li indirizzerà dove più servono. A tal fine è stato approntato un sito internet (www.tuioedomani.org) attraverso il quale è possibile indicare la somma che si vuole donare, per poi essere indirizzati a una pagina dove è indicato l’Iban della Protezione Civile, oltre al link per scaricare il brano.
TU IO E DOMANI
“È proprio vero che nessuno si salva da solo e una chiamata alle armi di alcuni amici artisti, a me particolarmente cari, per produrre qualcosa di tangibile per la nostra comunità mi pareva l’unica strada utile da imboccare.”
Queste le parole di Joe Barbieri a cui si aggiungono quelle di Fabrizio Bosso:
“L’obiettivo era chiarissimo e soprattutto urgente e quindi ciascuno di noi ha risposto mettendo in campo tutto ciò che poteva, pur in questa situazione così complicata. Senza esitazioni, con entusiasmo e soprattutto sperando fortemente che tanta gente possa raccogliere il nostro invito.”
Continua, poi, il musicista Luca Bulgarelli:
“E così a tempo di record siamo riusciti a mettere a disposizione di tutti questa canzone che è come uno sguardo su un futuro che, ci auguriamo, possa essere quanto più prossimo possibile.”
Prosegue Sergio Cammariere:
“A cosa serve essere artisti se non a questo se non a spendersi concretamente per un ideale comune, se non a dare forma nei momenti più difficili alla speranza. Ho desiderato essere più vicino a tutte le persone e abbracciarle virtualmente con il mio piano e la mia voce. In quell’abbraccio che in questo momento non ci possiamo dare.”
Conclude Tosca:
“Già, perché ognuno di noi ha almeno una o più persone cui vorrebbe esser vicino ebbene vi assicuro che cantando possiamo per un attimo avvicinarci a loro, sentire la nostra mano stringere la loro, annullare per un istante ogni distanza. La musica, ancora una volta e stavolta forse più che mai, è terapia.”