27 Novembre 2022
Condividi su:
27 Novembre 2022

“Cenere” è il nuovo singolo di Uno sbirro qualunque, brano contro la violenza sulle donne: “Denunciate noi siamo qui per voi!”

Il pezzo nasce da una storia vera raccontata allo Sbirro da una persona a lui cara

Uno sbirro qualunque cenere testo
Condividi su:

Uno Sbirro Qualunque Cenere testo e significato del nuovo singolo del rapper poliziotto.

Ce lo aveva già accennato in anteprima qualche settimana fa in una video intervista con il nostro Fabio Fiume che trovate qui e ora è realtà… il 25 novembre, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Uno sbirro qualunque ha pubblicato Cenere, un brano a cui tiene molto.

Il pezzo infatti affronta proprio questo tema, pagina orribile, e purtroppo ancora attualissima, dell’umanità. Ed è un brano che offre una prospettiva molto interessante visto il lavoro del rapper, il poliziotto. Ovvero le persone che si trovano a parlare, confrontarsi e proteggere queste donne.

Ecco come ce lo racconta l’artista…

Il brano vuole essere una sorta di ancora di salvataggio per tutte quelle donne che sono vittime di violenza e non sanno come uscirne.
Vorrei fare capire a tutte loro che non devono temere di denunciare, che noi siamo a loro disposizione, ma soprattutto che per uscirne serve tanta forza, una forza che può provenire solo da loro stesse e che sicuramente hanno.

Uno sbirro qualunque cenere

Cenere è nata da una confessione di una persona a me cara. Lei mi raccontò di aver passato periodi molto bui a causa di un uomo che le si era presentato come un angelo rivelandosi poi l’esatto opposto.

Mi raccontò anche di come con le proprie forze, con tanto coraggio riuscì a uscirne da sola, facendosi valere contro il mostro e fregandosene del giudizio delle persone attorno, si perché spesso è proprio l’idea di quel giudizio che frena, specie se arriva da familiari, ma così non deve assolutamente essere.

Scrissi il pezzo di getto perché per me che ho sempre ‘amato le donne’ in ogni loro sfumatura, per me che ho sempre pensato dovessero essere in un certo senso idolatrate, sentire quelle parole mi fece ribollire il sangue nelle vene. Sentivo l’esigenza di sfogarmi, e quale modo migliore se non attraverso la mia musica, attraverso il rap?

Il video del brano è stato girato da Midea e nel ritornello canta il ritornello con lo Sbirro La Bebae.

UNo sbirro qualunque cenere testo e audio

Guardi fissa l orologio tic tac
col timore che rientri da li a poco
copri tutto quel che puoi con il make up
ma guardarti nello specchio regala un rogo
cerchi
sfogo
tra i tuoi libri
insieme ad un rifugio che possa salvarti
da quel mostro che da anni dimostra d amarti
solo con gli schiaffi
a piedi nudi sui tuoi sogni infranti

Balli nuda sotto l’acqua
solo per pulirti l’autostima mentre versi lacrime dorate
le farfalle nella pancia
hanno lasciato il posto a delle lame che ogni giorno sono sempre più affilate
e fanno male, baby lo sento
tipo quando ridi e invece dentro stai morendo
tipo che vorresti per un po’ fermare il tempo
e riavere indietro tutto quel che hai perso,
Baby lo sento

Cenere
tu balli tra la cenere
a piedi scalzi tu
sotto la pioggia tu
si Solamente tu
tu balli tra la cenere

D’un tratto senti il cigolio della porta
che si apre e tu ti chiudi
chissà ti bacerà al sapore della vodka
o sarà in vena di soprusi
chiede del cibo poi collassa sul divano
vuole una pizza e dice chiama e fallo pure in fretta
tu di corsa esegui prendi il cellulare in mano
digiti i numeri tremando e aspetti la salvezza
“Pronto buonasera una pizza vorrei d’asporto”
“Signora mi dispiace questo qua è un commissariato”
“Sono due margherite e poi se non le chiedo troppo
vorrei facesse in fretta mio marito e assai affamato”
“Signora cerca aiuto dica tutto, sto in ascolto”
“Si la ringrazio molto
Al civico 18
Siamo In via Appia terzo piano il citofono è rotto
Ma salga tanto è aperto il portone è quello rosso”

Cenere
tu balli tra la cenere
a piedi scalzi tu
sotto la pioggia tu
si Solamente tu
tu balli tra la cenere

Conti i scatti che fa la lancetta
i minuti ormai sembrano ore
sembra quasi che il tempo ti menta
che non voglia vederti mai altrove
vedi lui poi che si alza di colpo
imprecare Cristo tipo un matto
si avvicina tu ti copri il volto
chiudi gli occhi ed aspetti l’impatto
ma
toc toc bussano alla porta
una voce spezza quel silenzio in sala
riapri gli occhi e vedi lui che si allontana
tu ti alzi e preghi finisca qui stavolta
entrano e sono in due
chiedono dove fossi
poco dopo lui
e coi bracciali ai polsi
per la prima volta senti ricomporti
hai sconfitto sola il tuo rigor mortis

Cenere
tu balli tra la cenere
a piedi scalzi tu
sotto la pioggia tu
si Solamente tu
tu balli tra la cenere