Vasco Rossi Una canzone d’amore buttata via, la recensione del nostro critico musicale, Fabio Fiume.
Ed arriva in questo primo venerdì dell’anno, orfano delle consuete pagelle sulle novità della settimana, la pagella delle pagelle. Non poteva infatti accadere di meglio, musicalmente parlando, dell’uscita di un nuovo singolo di Vasco Rossi a dare il la’ al nuovo anno musicale.
E Vasco ha fatto le cose in grande, aprendo ad un nuovo, vicinissimo album, con una delle sue ballate, che da sempre sono il fiore all’occhiello della sua produzione rock. Amate da tutti, entrate nel dna dell’Italica canzone, le ballate di Vasco hanno sempre messo assieme poesia e verità, discorsi sospesi e realtà di sentimenti tangibili, semplicità ed immediatezza con pensieri di vita, delle nostre vite.
Una canzone d’amore buttata via, questo il titolo, non tradisce le attese e percorre quei binari che rendono unica la scrittura ma anche l’interpretazione di Vasco Rossi; già perché nessuno sottolinea mai che Vasco è anche un interprete magistrale ; personale, riconoscibile, unico. In questa nuova visione artistica il sentimento e la sua relatività tornano ad essere sovrani ed il tutto viene spiegato su una base che gode, oltre che della possente sezione ritmica, anche di un arrangiamento orchestrale finale importante, che si accompagna ad un accenno di ripetizione d’inciso che però furbescamente resta abbozzato sulla musica; questo si che farà cantare, e tanto, le genti che ( speriamo presto ) affolleranno i concerti.
E prima un momento di piano che quasi fa pensare ad un’apertura dance prima di venire incorporato nel citato arrangiamento. L’ amore è protezione, è saper capire gli errori, saper chiedere scusa ed in cambio saper implorare di non lasciarsi, di non mettere fine ad una storia per una bugia, una notte unica sbagliata. E c’è da credere che anche stavolta il pubblico non lascerà andare via il suo re del rock. E quando Vasco è cosi in forma, come faccio a non dargli otto? Anche più.
Voto: Otto 1/2