E’ uscito Il Primo Giorno dell’Estate, il nuovo singolo di Vincenzo Incenzo, terzo estratto dall’album d’esordio Credo, prodotto artisticamente da Renato Zero (Qui la nostra intervista di presentazione dell’album, realizzata nei mesi scorsi).
Dopo aver lanciato l’album con i singoli Je Suis e Dal Paese Reale, brani dal retrogusto amaro e che non nascondevano una certa vena pessimista legata alla situazione politica che stiamo vivendo, con Il Primo Giorno dell’Estate Vincenzo Incenzo mostra un volto più romantico e sognatore.
Un brano che si pone a fianco delle grandi canzoni d’amore che ha scritto per altri artisti e che narra come si può rinascere dopo aver incontrato l’amore vero.
Renato Zero che è come già detto il produttore dell’album, ha affermato che Il Primo Giorno dell’Estate è destinato a diventare un classico della canzone italiana.
Il brano, ancor prima di essere lanciato come singolo, è stato scelto come colonna sonora del cortometraggio Luce oltre il silenzio, realizzato dal regista Giuseppe Racioppi e in gara nei maggiori festival cinematografici internazionali.
Il videoclip rielabora in una chiave differente i ciak del corto, grazie alla genialità del regista Luca Bizzi.
IL PRIMO GIORNO DELL’ESTATE – IL TESTO
Testo e musica di Vincenzo Incenzo
Edizioni: Tattica S.r.l.
La vita questa sera sembra sottotitolata
mentre il mondo grida scorre piano
un filo di parole così belle che nessuno può sentire
ma noi due leggiamo
Non so da quale cielo sei caduta
io sbarravo le finestre stanco di soffrire
ma tu come una rondine impazzita sbattevi sopra i vetri
e ho dovuto aprire
E adesso siamo stesi sotto il cielo a fare l’inventario
di tutto l’Universo
le stelle tra le antenne i panni stesi ad asciugare tra i pianeti
tutto è così diverso
Di me hai capito cose che nemmeno io a me stesso
riuscivo a confessare
e non ti son servite le parole, ti è bastato accarezzarmi
dove mi fa più male
Io non so dove stiamo andando
non so dove mi stai portando
Nei tuoi occhi c’è l’urgenza di ogni cosa
che appartiene a questa vita disperata e meravigliosa
Tu fai leggero questo tempo
tu fai più buono il mondo
e quasi abbaglia dopo il freddo e le gelate
il primo giorno dell’estate
C’è un gesto che perdiamo con l’infanzia
nostra madre che ci veste
accade solo allora
tutti pensano a spogliare il proprio amore
mai nessuno a rivestirlo
noi lo facciamo ancora
Io lancerei il tuo sguardo e i tuoi respiri in una sonda
nel cielo più profondo
per farli ritornare tra millenni a dare il senso dell’amore
ad un nuovo mondo
Io non so dove stiamo andando
quale destino ci sta guidando
ma dei fiori adesso vedo le radici
e della cattiveria la solitudine degli infelici
Tu fai leggero questo tempo
tu fai più buono il mondo
e com’è bello dopo tante nevicate
il primo giorno dell’estate
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