L’eclettismo è da sempre una delle caratteristiche principali della musica di Vinicio Capossela, ma non sempre essere trasformisti paga e capita spesso che la qualità decada. Non è il caso di Vinicio che da anni, ormai, fa capolino nel mercato musicale italiano cercando di innovarlo portando alla luce elementi apparentemente nascosti.
E nell’ultimo periodo la qualità della produzione musicale dell’eclettico artista è certificata da riscontri più che positivi da parte della critica.
Dopo essersi aggiudicato il prestigioso Premio Lunezia Canzone d’Autore 2017 per l’album Canzoni della Cupa, Vinicio Capossela ha vinto il PREMIO TENCO 2017 ALL’ARTISTA, il riconoscimento assegnato dal 1974 alla carriera degli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale e che colloca così il nome di Capossela accanto a quello di altri grandi cantautori già vincitori (tra gli altri Leo Ferrè, George Brassens, Leonard Cohen, Atahualpa Yupanqui, Tom Waits, Caetano Veloso, Joni Mitchell, Patti Smith, Paolo Conte, Renato Carosone e Franco Battiato).
Particolare anche la motivazione: “Abbiamo assistito, nel dopo Tenco del 1989, alla partenza del suo viaggio. Un viaggio nella storia della musica e dell’uomo, nella geografia dell’anima e del mito inseguendo le suggestioni di correnti marine. Ci ha portato nei porti di Livorno, Amburgo e Atene; ha esplorato musiche di mare come il rebetico, la morna, il tango, la taranta; si è immerso nei miti di Melville e nel racconto di un viaggiatore come Céline. Il Premio Tenco non poteva essergli assegnato che nell’edizione intitolata alle Terre di Mare.”
La Rassegna della Canzone d’Autore (Premio Tenco 2017) organizzata dal Club Tenco con il contributo del Comune di Sanremo, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Casinò di Sanremo, Regione Liguria, Camera di Commercio delle Riviere di Liguria e Coop Liguria si svolgerà al Teatro Ariston di Sanremo dal 19 al 21 ottobre.
Questo nuovo riconoscimento si aggiunge al crescente successo delle attività di questi mesi dell’artista, denominate Atti unici e qualche rivincita, ovvero non un tour ma una serie di esercizi di ecclettismo in luoghi d’Italia ad alta suggestione.
«L’atto unico è come una piroetta, un prototipo – scrive Vinicio Capossela – Una barchetta di carta che si mette in acqua e poi si capisce se affonda quando non c’è più tempo per salvarla o per riprovarci. E’ una disciplina che educa a non mettere da parte nulla. Come il potlach, la distruzione rituale dei beni. Come i castelli di sabbia, edificare qualcosa che verrà immediatamente cancellato dalla prima mareggiata. Non si fa a tempo di capire cosa è davvero successo, che ecco, è già finito. Si riconosce dalla coda, ed è un pesce che si immerge veloce. Per darci il giusto di rimettersi di nuovo, subito a pescare».
Di seguito i prossimi “Atti Unici”.
Il 13 agosto al Rifugio Gilberti nel Comune di Sella Nevea a Tarvisio (UD) andrà in scena Concerto solo ad alta quota in occasione di No Borders Music Festival.
Il primo settembre all’Umbria Folk Festival di Orvieto (TR) Vinicio Capossela porterà sul palco il Combat folk, rivincite all’aperto in contesti molto popolari dedicati al folk e alla terra, che celebrano il disco Canzoni della Cupa dopo i due tour Ombra e Polvere.
Il 14 settembre si esibirà a Vic in Spagna per un Atto Unico insieme ai Cabo San Roque in occasione del Mercat de Música Viva Festival.
Oltre a queste date non si può dimenticare lo Sponz Fest, evento che si svolge in Alta Irpinia, di cui Capossela è direttore artistico. La quinta edizione si svolgerà dal 23 al 27 agosto con il titolo All’Incontre’R – Rivoluzioni e mondi al rovescio. Capossela vi si esibirà il 26 agosto.
Articolo di Simone Zani per All Music Italia
Foto di Elettra Mallaby