Ieri sera nella suggestiva cornice del Memo Music Club di Milano Virginio ha inaugurato con un concerto una serie di date live che, nei prossimi giorni lo porteranno in giro per l’Italia. Sul palco un’inedita formazione a tre che lo ha visto affiancato da Vincenzo Angrisani alla chitarra, LoopStation e Machine e, per la prima volta al fianco del cantautore, Giulia Monti al violoncello elettrico.
Classe, eleganza e raffinatezza sono caratteristiche che da sempre contraddistinguono Virginio. Anche per questo la location, il Memo Music Club, un vecchio cinema divenuto da qualche anno a questa parte uno splendido locale a due piani, è risultato perfetto per accompagnare la musica dell’artista.
Un artista in costante crescita che, a quell’eleganza che gli appartiene da sempre, oggi unisce quel filo di spensieratezza e di consapevolezza che lo spingono a giocare sul palco, a scherzare e divertirsi scendendo più volte quel gradino che lo separa dal pubblico per cantare in mezzo alle persone. Perché oggi il motto che Virginio ha fatto suo appartiene ad un certo Italo Calvino il quale affermava con convinzione che la leggerezza è il contrario della superficialità.
Nella scaletta del live trovano così spazio brani più ritmati come gli ultimi singoli lanciati in radio, Semplifica e Rischiamo tutto, le canzoni che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico televisivo portandolo a trionfare ad Amici di Maria De Filippi (Non ha importanza, Ad occhi chiusi e A Maggio Cambio, quest’ultima scritta da Kekko Silvestre dei Modà) e canzoni del suo primo album, da Davvero a Novembre, un disco che uscito nel 2006 che lo vide debuttare, probabilmente ancora troppo acerbo, sul palco del Festival di Sanremo.
Quello che colpisce sicuramente nel live dell’artista originario di Fondi, in provincia di Latina, è la perfetta padronanza della voce, un vero e proprio strumento che si fa potente in brani come Hallelujah di Jeff Buckley, diventa un falsetto perfetto in Weird (brano scritto per Lorenzo Fragola e che sembra strappato al miglior repertorio di Justin Timberlake) e che lascia spazio all’intensità dell’interpretazione con classici senza tempo come Il Cielo in una stanza di Gino Paoli o con perle nascoste del suo repertorio come Il Tempo sprecato, contenuta nell’album Ovunque uscito nel 2012.
Sono passati sei anni dall’ultimo album di Virginio. Sei anni in cui il ragazzo ha dimostrato di saper scrivere canzoni molto diverse tra loro donando brani a Laura Pausini, Chiara Galiazzo, Lorenzo Fragola, Francesca Michielin, Raf e Carmen Ferreri tra gli altri. Sei anni passati ad affinare il proprio stile senza inseguire le mode scrivendo le canzoni del disco della maturità, quello che vedrà luce prossimamente.
Oggi a Virginio non manca assolutamente nulla per fare il grande salto. Forse solo la visibilità di un grande palco da affrontare con la nuova consapevolezza acquisita con la maturità, per esempio quello del Festival di Sanremo.
Tornando ai concerti nei prossimi giorni Virginio si esibirà al Markette Club di Piane di Falerone (Fermo) il 2 dicembre e all’Hiroshima Mon Amour di Torino l’11 dicembre. Qui a seguire la scaletta del concerto.
VIRGINIO TOUR 2018 – SCALETTA
1. Rischiamo tutto (piano e voce)
2. Hallelujah
3. A Maggio cambio
4. Royal/Limpido
5. Il Tempo sprecato
6. Semplifica
7. Weird
8. Alice (Elis)
9. Il Cielo in una stanza
10. Davvero
11. Novembre
12. Non ha importanza
13. Hercules
14. Sale
15. Ad Occhi chiusi
16. Rischiamo tutto
17. Dolcenotte
[amazon_link asins=’B009IBUKU2,B009IGQ8UI,B007GEUXI2,B016310TUK,B07DWGC6TS,B07H98Z66N,B07JPLZMFM’ template=’ProductCarousel’ store=’allmusita-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5740874b-f39a-11e8-84fc-8b3bc96520d4′]