DANIELE MAGRO
Se avessi dovuto puntare su chi invece aveva anche una buona capacità di scrittura pop, con venature black, avrei scommesso qualche soldo su Daniele Magro della seconda edizione.
Di Daniele, durante la sua partecipazione, mi colpì la vocalità decisamente vicina a mondi artistici soul e r’n’b. Fra tutte mi rimase impressa ad esempio l’esecuzione di “Closer” successo contemporaneo all’epoca del producer e vocalist Ne-Yo.
Poi però, poco dopo, ebbi occasione di imbattermi per le selezioni di un Sanremo giovani nel brano che il giovane artista siciliano presentava in gara, dal titolo “L’Aria Che Respiro“.
Ancora fatico a capire come quel pezzo, cantato per altro con quella qualità non sia stato ritenuto idoneo per il palco dell’Ariston.
E sulle doti autorali di certo in seguito Daniele ha dimostrato che non mi sbagliavo. Dalla sua penna sono uscite infatti diverse hit per altri artisti; sapete ad esempio che è sua la bellissima Trattengo Il Fiato di Emma, o che sempre per lei ha scritto L’Amore Non Mi Basta?
Sapete che ha firmato Un Giorno Di Sole per Chiara Galiazzo o “Cambia Un Uomo” per Marco Mengoni? Sapete che hanno cantato pezzi suoi Fiorella Mannoia, Alexia, Noemi, Alessandra Amoroso, Benji & Fede, Michele Bravi, Alberto Urso e persino Raffaella Carrà?
Daniele Magro ha anche pubblicato dei lavori a suo nome, ma l’accoglienza è stata del tutto relativa, tanto che ha continuato maggiormente con la sua florida attività di autore. Però mi chiedo; se cotanti artisti hanno apprezzato le cose da lui scritte e se, e su questo non c’è dubbio alcuno, il cantautore aveva anche la sua da dire come interprete di qualità, non avrebbe meritato una chance in più?
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