Cresciuti tra Modena e provincia, i Remida hanno saputo imporsi nel territorio come una realtà solida e matura, ottenendo ottimi riscontri da parte di critica e pubblico. La band è formata da cinque componenti: Dave Ognibene a voce e chitarra, Alle Bosi alla batteria, Elia Garutti alla chitarra, Matt La Maida al basso e Giulio Saltini a tastiere e synth.
Nel 2008 viene pubblicato Sentimenti fragili, esordio discografico della band a cui segue il tour di debutto che vanta più di cinquanta date in tutto il nord Italia. Nel 2012, la band, torna in studio per far nascere il secondo album Vita, anticipato dal singolo L’unica cura e seguito da Ora sei qui. A maggio viene presentato il nuovo VITA Tour che ha visto la band protagonista nei migliori club italiani.
Nel 2014 i ragazzi escono con un nuovo lavoro. A gennaio viene pubblicato il singolo Amburgo ed il relativo videoclip, che vede la band protagonista nella città tedesca. Dopo ottimi risultati da parte di critica, tv e radio (tra le più celebri la partecipazione al RoxyBar di Red Ronnie) viene pubblicato l’EP Equilibrio Stabile. In concomitanza con l’uscita del nuovo lavoro, la band affronta un tour promozionale nelle radio dei più grandi atenei universitari d’Italia. Prende così il via il progetto UNIRADIO TOUR 2014. Esce anche, nello stesso periodo, il nuovo singolo estivo Fotografia che subito diventa “Hot Track” sul portale Radio Airplay Italia.
Il 10 giugno i Remida suonano ad un evento live in Piazza Martiri a Carpi, sullo stesso palco, davanti a più di trentamila spettatori, si vedono alternati artisti come: Modà, Dear Jack, Francesco Renga, Arisa, Noemi e tanti altri. Il 7 ottobre la band, pubblica il nuovo singolo Come il primo giorno ed il relativo videoclip. Il brano ottiene un successo inaspettato e viene programmato nelle radio di tutta Italia entrando in classifica nella Indie air play chart, classifica dei brani indipendenti più trasmessi dalle radio. Il videoclip del singolo viene scelto e programmato in più di 70 reti televisive italiane, estere e web tv.
Approdano nell’Officina del Talento con il loro ultimo singolo Così che passerà, da oggi in rotazione sulla nostra emittente partner Radio Hinterland.
Benvenuti ragazzi! Felici di avervi con noi nella grande famiglia di All Music Italia. Parto dal mio feticcio, i nomi d’arte. Perché Remida? Ovvio riferimento al mito o c’è altro?
Prima di cominciare credo sia doveroso ringraziare voi di All Music Italia per lo spazio che ci dedicate, per il supporto che date alle realtà emergenti e salutare gli utenti del portale.
Il nome Remida, in realtà, col mito ha poco a che fare. È frutto di una pura casualità.
Sarebbe troppo presuntuoso, anche per degli egocentrici come noi, pensare di trasformare ogni cosa toccata in oro.
Remida nasce da un gioco di note RE – MI – DO dal quale eravamo partiti a tirar fuori il nome della band. Ovviamente potete capire quanto REMIDO sia un nome orribile quindi, alla vista di un insegna di gioielleria, decidemmo di chiamarci Remida. Tutto qui!
Siete ormai insieme da un bel po’ di anni. Essere una band ha lati positivi e negativi. Che consiglio dareste a dei ragazzi giovani pronti a buttarsi nel mondo della musica in gruppo?
Sicuramente il primo consiglio, da giovanissimi, è quello di godersi ogni istante e di fare ciò che si ritiene più giusto. Negli anni questo spirito ci sarà sempre meno. I tour diventano routine , il rapporto coi tuoi compagni di viaggio diventa sempre più un rapporto lavorativo, scazzi compresi, e la stesura dei brani sarà sempre più colma di filtri mirati alla vendita. Noi siamo sempre molto nostalgici dei nostri primi anni.
L’altro consiglio, fondamentale per chi vuole provare a fare carriera, è di NON MOLLARE MAI. Bisogna essere tenaci, avere una scorza dura e vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. La musica è sacrificio e passione.
Avete avuto la fortuna di rientrare nella Indie Airplay Chart, classifica dei brani indipendenti più trasmessi dalle radio con “Come il primo giorno”. All Music Italia sta portando avanti una battaglia proprio a favore della musica emergente con la propria petizione. Quale pensate siano i limiti del nostro panorama musicale proprio in relazione alla scena indipendente?
I limiti sono la cattiva educazione musicale del pubblico italiano, la poca selezione qualitativa, i giochi di potere di grandi radio e major che schiacciano gli emergenti e l’assenza di leggi in merito musicale.
Chi, come noi, fa il musicista non è nemmeno riconosciuto come lavoratore per lo stato!
Quali pensate possano essere i miglioramenti affinché progetti come il vostro ricevano l’attenzione del pubblico generalista?
In primis servirebbe più spazio in radio. Una legge, come quella fatta in Francia, potrebbe aiutare sicuramente a muovere le acque torbide del mercato musicale emergente. La percentuale di musica di matrice italiana nelle radio, specialmente nei network, è bassissima e fitta di big, ormai a fine carriera, e meteore uscite dai talent.
L’altro vero tasto dolente è la MUSICA DAL VIVO. Il pubblico italiano non è stupido, come alcuni sostengono, va solo educato. Ma anche per educare servono leggi. La musica dal vivo è, ad oggi, l’introito maggiore per un artista emergente. Ma ormai è impossibile esibirsi con brani originali. Se hai lavorato bene negli anni riesci, a cachet irrisori, a portare avanti uno show con dieci cover ed un paio di brani tuoi.
A nostro avviso servirebbe una legge che regola le licenze di lavoro, anche per chi fa musica, come in tutti gli altri settori. Forme di detrazione fiscale specifiche per gli esercizi che ospitano musica inedita, tassazione maggiorata per chi ospita show cover o tributo (vuoi la vita facile, paghi in parte anche per chi aiuta lo sviluppo degli emergenti) e spazi appositi dove far esibire GIOVANI ed AMATORI.
Si dovrebbero trovare metodi per evitare che questi ultimi si esibiscano dove si esibiscono coloro che lo fanno di mestiere. DEVONO DIVENTARE DUE CATEGORIE BEN DISTINTE. Suonare per un panino nei locali , proponendo qualità scadente, ma riempiendo i tavoli di parenti che consumano su richiesta, sta distruggendo il mercato della musica live nei piccoli locali.
Parlateci del brano protagonista dell’Officina del Talento, il vostro ultimo singolo “Così che passerà”…
Così che passerà è la storia di una cara amica che, dopo tredici anni di vita comune con un ragazzo, si è ritrovata sola. L’aspetto base che abbiamo cercato di sottolineare nel brano non è l’abbandono, aspetto tanto doloroso quanto scontato, ma la reazione psicologica della ragazza in questione.
Si parla del suo atteggiamento pieno di “falso coraggio” misto ad alienazione. Mentre l’inciso vuole essere una carezza da parte nostra. La pacca sulla spalla.
Il senso concettuale del brano che ci siamo prefissati di raggiungere, nella fase di arrangiamento, è che “Anche dopo le peggiori tempeste torna sempre il sereno”.
Questo concetto è stato sicuramente fortificato dal bellissimo videoclip girato dal videomaker Lenny Pellico e dal meraviglioso sorriso finale di Patrizia Franzese.
Come sarà l’estate dei Remida?
L’estate dei Remida sarà piena di eventi. Questo è sicuro! Il singolo sta funzionando bene in radio, abbiamo numerosi concerti già fissati e molti altri che si stanno delineando. Sul nostro sito www.remidaband.it, nella sezione tour, potete trovare ogni nostro spostamento.