15 Dicembre 2017
di Interviste, Recensioni
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15 Dicembre 2017

DA OGGI IN RADIO 15 dicembre… le pagelle dei nuovi singoli di BABY K, DANIELE RONDA; HEATHER PARISI e…

Arrivano puntuali le pagelle dei nuovi singoli in radio da oggi, 15 dicembre. Daniele Ronda, Baby K, Andrea Maestrelli e tanti emergenti

nuovi singoli
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Toc toc, è Venerdì? Facciamo allora entrare come sempre le tanto attese pagelle dei nuovi singoli in uscita oggi in radio, firmate dal nostro critico musicale Fabio Fiume, che ha ascoltato per noi una miriade di nuovi brani nuovi di artisti molto famosi ma anche di giovani speranze della nostra musica.

Si ricorda che si tratta dell’opinione del solo Fabio e non di tutta la redazione di All Music Italia e che i voti espressi al termine delle mini recensioni non mettono in alcuna relazione artisti diversi tra loro ma sono solo un valore numerico dato al brano in base alla carriera di chi lo presenta.

Baby K – Aspettavo solo te

Ed alla fine Claudia Nahum ( questo il suo vero nome ) ci mise pure il canto. Certo, non ci si aspetti grandi vocalizzi ma diciamo che lei non è che canti nemmeno le “ballads whitneyane”. Chiaramente è un brano con entrambi i piedi nel mondo radio, ma stavolta, e credo sia la prima che mi succede, non mi da la sensazione di quelli di cui non ne puoi più dopo tre ascolti. C’è una linea melodica da seguire ed una certa leggiadria d’interpretazione utile al brano, che pur per testo è parecchio banale, ma non brutto.
Sei =

Baruffa – Ti darò un perché

Cosa fare per ripagare ai propri errori e farti tornare? Darti un valido perché è la risposta che cantano i Baruffa in questo pezzo leggero ed elettronico, piacevole e molto attuale, non disdegnando qualche ripresa vocale che ha qualcosa ( ma giusto a sentore eh! ) del Battiato che fu.
Sei +

Benji & Fede – Buona Fortuna
Piano piano i due giovani stanno andando a maturazione con le ultime cose con cui stanno iniziando a guardarsi un po’ intorno. Si gioca con un po’ di elettronica e con le sovrapposizioni vocali, le doppie linee, cosa che indubbiamente è addentro alla firma della canzone che è Tony Maiello. Il finale lasciato un po’ tronco avrebbe meritato una cura migliore.
Sei

Nicola Beuti – Oggi
E’ tremendamente vero che gli adolescenti in genere ad ogni richiesta rispondono: “aspetta, un momento, un attimo”. E qui si ricorda tra elettronica e qualche input punk, proprio qualche però eh, che forse è meglio non rimandare a domani ciò che potresti fare oggi. Beh, questo andrebbe bene anche per qualche adulto. Brano semplice comunque ma giusto per età.
Sei

Simone Della Ceca – Indelebile
Acerbo per voce ( tra l’altro giovanissimo ) al servizio di una ballata che si serve di suoni contemporanei ma che ha in sé un mood molto classico, troppo per l’età del nostro. Si tratta del suo primo singolo e sicuramente non è quello giusto per farsi notare.
Cinque

Daniele Di – Io mi chiedo perché
Tutto un po’ pesante e qualche passaggio che per motivo richiama Non è l’inferno di Emma. La voce è però personale e questo è già è un ottimo presupposto. Magari proponendo pezzi con più sfumature…
Quattro

Di-Mo – Per sempre
Misto tra pop, rap, voce più propensa al rock, il tutto però per realizzare una canzone… che poteva cantare Ambra ai tempi di Non è la Rai, ma non con le sue basi di studio, ma con strumentazioni campionate direttamente dal Karaoke.
Tre

Edo – Griderei
Molto da musical perché piena di manierismi . Non è cosa negativa ma solo capire quale possa essere la giusta collocazione per un brano del genere. Forse è anche l’arrangiamento così pieno di echi, a tratti epico. In radio è un po’ troppo, ma altrove può avere un senso.
Sei

Michele Faggion – Fly
Voce molto più acerba dei 23 anni dell’artista. In questo brano cerca un po’ di leggerezza a discapito di un cielo che a volte può sembrare nero. Il tappeto è danzereccio e si presterebbe particolarmente a fare da sigla ad uno di quei telefilm da tv satellitare per adolescenti, con tanto di cast che poi va a presentarla in qualche show, muovendo anche confusi passi di coreografia.
Quattro

Laura Ferrari – Leggera
Una versione rivista e corretta di Carlotta? Retrò all’inverosimile, fatto simpaticamente ma che ha bisogno di palchi importanti per provare ad arrivare al grande pubblico. Inoltre il tutto andrebbe un attimino impreziosito con qualche passaggio originale, magari costruendo pure e non solo rivisitando.
Cinque ½

Fidia – Perfida poesia
Il racconto di una violenza un po’ confuso. Perché se da una parte sembra che si parli proprio di stupro vero e proprio, con tanto di prato verde che diventa rosso, dall’altra parte invece sembra si parli di uno con cui stai assieme e che poi ad un certo punto vuole far sesso, costringendoti con la forza. Certo sempre violenza è, però cadono allora parole come non ci casco più… E’ certo! Come minimo ti prendo a calci nel culo e ti denuncio, ma non la prossima volta, subito, adesso, altro che cascarci di nuovo! #noviolenzasulledonne sempre!
Cinque

Frenetik & Orang3 con Carl Brave x Franco 126 – Interrail
E’ indubbiamente il nuovo sound romano, come se si parlasse di una nuova scuola di cantautori, a metà tra il pop ed il rap con tutte le sue declinazioni. Il sound è pieno, la romanità ben presente, pur se non usata dialetticamente parlando, con tutte le cadenze del caso. Il racconto è molto quotidiano e on the street. Il tutto funziona.
Sette

Stefano Fucili – Luci di Natale
Un modo di cantare un periodo non stereotipato, attraverso la forma ballad che parla di una vita invece intima, di una coppia che è tra le sue cose, con il profumo di castagne, un valzer lento da ballare, le coccole e le luci di Natale che sono solo arredo e contorno. Bello l’innesto del sax.
Sette

Ivan Granatino – L’addore forte d’o mare
I ricordi ti affliggono, pensi magari a qualcuno con cui hai sbagliato ed hai lasciato indietro per essere al pari degli altri. Ed immagini che quella bambola che era tra le mani da pettinare oggi magari avrebbe potuto essere una bambina. Ma è colpa mia, sono io che ti ho lasciato ed adesso che voglio? Testo in napoletano che esprime bene la malinconia ed un sound curato, elettronico e con guizzi finanche internazionali.
Sei ½

Joe Victor – Charlie Brown
Una tastierina alla Mamma Maria dei mitici Ricchi e Poveri e poi un insieme di momenti che sembrano strappati da sigle di cartoni animati anni 70/80, soprattutto la ritmica dell’inciso. Ma non è mica uno sdegno? In quei brani suonavano signori musicisti. Simpatica nell’insieme, anche se devi stargli dietro… e ci vuole l’umore adatto.
Sei

Charles Kablan – Ma tu chi sei?
Mi chiedo l’utilità di rifare un brano così trito e ritrito come All By Myself. Si, sei una gran voce che puoi permetterti anche di cantare in tonalità di Celine Dion e poi? A che ti serve? Celine c’è già! Stupiscimi con una cosa tua e non con un’inutile riproposizione che spreca l’occasione, soprattutto se sembra tu stia cantando alla fiera del baratto e dell’usato e se poi tagli sul finale per evitare il picco. Che senso ha l’ho detto già? Vabè mi rispondo pure allora: “boh”!
Tre

Gino Latino & D.a.d. – Poverino
Producer giovane che utilizza un nome usato circa 30 anni fa da Lorenzo Jovanotti per un suo progetto parallelo. Lo schema però resta quello, base dance/funk e cantato rap, con più innesti corali per un brano che racconta la pochezza di chi vede nella ricchezza e lo sfarzo un punto di arrivo, credendo che li troverà allo stesso modo la felicità. Gradevole e senza impegno.
Sei

Sananda Maitreya – Hail Mary
Molto d’atmosfera il nuovo singolo di questo artista dalle mille vite artistiche ed un paio di nomi con cui ricordarlo. L’intro fa un po’ Così Celeste di Zucchero, ma Sananda ama l’Italia, ci vive e quindi qualcosa di nostro ha sicuramente fagocitato. La voce è sempre al top.
Sei ½

Major – Non ti regalo niente
Uptempo con senso di tastiere alla Jump dei Van Halen. E per una volta, quando si volta pagina non si recrimina, ma si precisa che non ti regalo niente perché non te lo meriti. Quel che avevo da dare già ho dato e può bastar così. A volte può bastare anche parlare di cose di cui parlano tutti in maniera diversa per risultare fuori dal coro.
Sette

Marcella – Dimmi dove vai
Torna nella sua veste passionaria Marcella che indubbiamente è la cantante italiana che maggiormente ha occupato nella storia questa casella attraverso le sue canzoni. Cosa c’è di male se nella vita ho solo te, canta qui per la firma di Mario Biondi… un po’ spinta qualche frase nella variazione per una signora che, per quanto ancora molto bella, ha un po’ di natali sulle spalle.
Sei

Raf Marchesini – Pull over
Caos per sballarsi in disco e poco altro. Le idee a Marchesini non mancano, l’assemblaggio delle stesse però propende verso mondi sonori che non critico ma che non mi appartengono. Per questo:
Senza voto

Cristian Marchi & Eon Melka – Demons out
Un sax che riporta la mente a soluzioni molto note negli anni 80, Careless Whisper in testa. Molto piacevole questa dance più sussurrata che strillata, da ballare si, ma anche da ascoltare e c’è da dire che Marchi sta diventando sempre più leader in questo.
Sette ½

Andrea Maestrelli – Non è vero
Cantautorato personale e qualche intuizione arrangiamentale particolare rendono interessante questo brano che è in corsa per un posto tra le nuove proposte a Sanremo. Inciso in doppia linea vocale cantabile ed arioso, in contrapposizione a strofe più studiate. Piacevole e da scoprire.
Sette

Jack Mazzoni – Ragadanz
Progetto italiano molto proteso verso soluzioni differenti che in genere importiamo, qui però mischiate, frullate e dal risultato ahinoi tutt’altro che commestibile. Chiasso da euro festival continentale, mischiato a colore caraibico e qualche passaggio di italo dance. Un polpettone praticamente!
Quattro

Heather Parisi – A game
Non sembra nemmeno lei la voce, che certo non poteva restare 30 anni dopo quella di Oh Crilù, risciacqua l’acqua, asciuga gli occhi tuoi ! Non sembra nemmeno un pezzo che avrebbe potuto cantare lei… che certo non poteva far sigle televisive tutta la vita però. Cioè questo pezzo cantato da Kylie Minogue potrebbe tuonare su ogni tv tematica. Certo cantato dalla Parisi è un po’ più difficile.
Sei ½

Daniele Ronda – Un’altra bugia
Ha scritto per tanti, anche diversi successi, oltre che per lui. Oggi in corsa per un posto tra le nuove proposte di Sanremo Ronda, che si era dato al folk, riscopre la forma ballad ed il risultato è bello che quadrato. C’è intimità di racconto, potenza d’inciso ed un certo mestiere ( in senso positivo ) di scrittura.
Sei ½

Solidea – Sembra ancora ieri
Sembra una di quelle canzoni alla Tiziano Ferro, quando va di liscio dimenticandosi di prendere fiato tra una frase e l’altra. Chiaramente sono giochi di studio. In particolare qui l’incipit dell’inciso ricorda Potremmo ritornare dell’artista di Latina. Tuttavia Solidea ha una sua personalità, anche qui confermata, giocata sul falsetto quasi totale, qualche fioritura retrò per non dire barocca e l’amore per la melodia che incalza. E poi abbiamo finalmente ripulito quelle t che facevano tanto dentiera non fissata bene!
Sei

Trankida – Favole
Voce interessante, soprattutto nelle sfumature leggere che ricordano quelle di un Darren Heyes già voce dei Savage Garden. Il brano è più ispirato nelle strofe che nell’inciso, dove invece in alcuni tratti mi ha ricordato vocalmente Valerio Scanu e racconta del bisogno di avere la possibilità di sognare, anche delle favole. Nel complesso meno interessante del precedente singolo.
Cinque ½

Vittorio Valenti – Polvere
Un bell’insieme di cose già sentite in questo pezzo, compresa l’interpretazione del nostro che mi ha ricordato il primo Ferrantini, leader dei Velvet, che tendeva a sussurrare falsetti in mezzo alla voce piena. Nonostante questo il brano ha una sua credibilità e forza… facciamo solo forza perché la credibilità è delle tante cose a cui somiglia.
Sei

Zic – Il fantasma del sabato sera
Una volta si cantava l’aria del sabato sera… adesso è infestata di fantasmi! Scherzi a parte è un pezzo che lascia intravedere dell’introspezione, una difficoltà a stare al passo con le esigenze che ti vorrebbero sempre pronto al Sabato sera al casino e agli ingorghi. Sarai tu a salvarmi? Su questa base 80’s ci si può provare.
Sette