Pagelle nuovi singoli italiani in uscita l’8 ottobre 2021 a cura di Fabio Fiume.
E a questa tornata di pagelle ecco arrivare parecchi big della musica contemporanea, di quelli che hanno un loro seguito importante fra i millennials.
Tante le novità questa settimana, tanto che poter dedicare tempo a tutti era praticamente impossibile. Come sempre ho comunque ascoltato tanto cercando di dare il giusto spazio sia ai big che agli emergenti, sempre tanti che mi giungono. Cominciamo…
Acate – Arbre magique
Particolarmente critico con se stesso, la sua vita e le sue scelte in questo singolo nuovo Acate, riesce però a porci quelli che sono difetti con una leggerezza simpatica, fra un buon sound ritmico e dei Lalalala particolarmente ficcanti. Un po’ 70’s nell’arrangiamento, avrebbe meritato un maggiore sviluppo anziché troncarsi dopo il secondo inciso.
Sei
Annalisa & Rose Villain – Eva+Eva
Dopo aver rielaborato Movimento Lento assieme a Federico Rossi, adesso Annalisa dal suo album Nuda10 riprende anche questa Eva+Eva, avvalendosi di Rose Villain.
Trovo però la brava savonese un po’ stranita in questo scioglilingua velocissimo che però ne azzera le prerogative vocali, la bellezza di una voce cristallina piegata ad un brano che non ha praticamente melodia. Dovrebbe ricordarsi, finché in tempo, di essere Annalisa e non la Lamborghini.
Quattro
Emiliana Cantone – Cchiu’ assaje
Dopo qualche exploit più urban, torna alla melodia Emiliana per cantare di un amore per cui essere più di tutti quelli che in passato ci sono stati. Arrangiata con voce sua, bella, in prima linea, su un impianto corale forse mai usato così tanto prima, di ispirazione anni 70.
Ed alla fine il pezzo è tutto un inciso praticamente, tutto un grido di passione, gelosia, timore di non essere abbastanza, voglia di essere tutto. Nel suo.
Sei +
Maurizio Carucci – Fauno
Svolta solista per l’Ex-Otago che usa questa figura mitologica, quella del Fauno, per un messaggio che mi arriva come ecologico. E’ un profondo rispetto per il mondo, un amare le montagne, i boschi, il mondo animale di cui l’uomo non dovrebbe mai perdere di vista il farne parte a tutti gli effetti. Sicuramente richiede più ascolti ma ha un’atmosfera particolare, un suo perché.
Sei ½
Coez – Flow easy
Stava cantando di più ultimamente Coez che invece qui fa un passetto indietro verso la sua matrice di partenza, quel rap, mai troppo puro, mai troppo davvero rap. Il pezzo è strano, di quelli che potrebbero allo stesso tempo o diventare dei nuovi grandissimi successi, oppure dei flop clamorosi e tutto dipende dall’accoglienza che gli riserveranno anche la radio.
Di sicuro Coez riesce a tenersi fuori da circuiti soliti, a non somigliare a nessuno, a proseguire su un binario assolutamente personale. Sta nel suo, senza sorprese insomma.
Sei
Deddy – Giove
Fresco di disco d’oro il giovane Deddy va in ristampa con il suo primo album e questa Giove diventa il nuovo singolo estratto. Si tratta di una ballata d’amore, di quelli che si cercano e si osservano, sapendo star vicini anche quando si è stanchi. Il pezzo è particolarmente adatto alla sua vocalità, acerba, non particolarmente virtuosa, ma tutto sommato personale.
Sei
Different Dna – Di cristallo
Ha un arrangiamento anni 80 in tutto e per tutto questo pezzo, che però fa un po’ una figura vetusta, perché non ha appigli nell’attualità, necessari per passare come ispirazione. Inspiegabile poi la scelta di cantare l’italiano con alcuni passaggi in cui persino Heather Parisi negli 80, sarebbe apparsa maggiormente italiana!
Quattro
Diletta – L’eccezione della regola
“Siamo errori di grammatica”… inizia così l’inciso di questo pezzo, arrangiato in maniera originalissima, con violino e … credo sia un vibrafono, in prima linea. E’ una ballata che mette in luce un’interpretazione asciutta, pulita e perfettamente chiara nel mostrare la sua interprete e co-autrice lontana da vezzi vocali che su un brano del genere sarebbero stati una forzatura.
Sette+
Donno – Indigesto
Ci sono parecchie influenze in questo pezzo di Donno, nessuna però così sottolineata da far gridare ad un’ispirazione vera e propria. Molti i cambi direzionali, forse come era proprio negli anni 90. E’ chiara una ribellione verso qualcosa, anche se è proprio verso cosa a non essere chiaro.
Cinque =
Empatia – Ora no
Nessuna volontà di nascondere una “romanicità” lasciata arrivare in alcune pronunce. Questa ballata sentimentale, che ha per altro un bel testo per nulla banale, ha delle strofe parecchio forti, sia per motivo che per interpretazione. L’inciso è invece un po’ debole, tutto tendente al cantilenato. E’ come se aspettassi un’esplosione che non arriva e così resti, in attesa!
Cinque ½
Fulminacci – Miss mondo Africa
E Fulminacci trova il modo anche di trattare il mai facile argomento dell’integrazione razziale e lo fa utilizzando una modalità più scanzonata rispetto alle ultime prove, ma ugualmente efficace. Dice che l’inciso lo ha preso in prestito da un ragazzo senegalese che cantava queste liriche con la chitarra fuori dal liceo.
Bello l’arrangiamento, festoso, allegro che ispira sorrisi già mentre ascolti.
Sette
Henna – La cosa più bella che c’è
Dalle finestre chiuse entra una luce e questa sconfigge il buio, le difficoltà. Questo il messaggio di un pezzo cantato con ottima padronanza ma che ha strofe più interessanti di un inciso un po’ buttato lì, un po’ soporifero, che non riesce a trovare nemmeno beneficio dai raddoppi vocali e le sovrapposizioni.
Cinque
Isotta – Palla avvelenata
Grazie al gioco che credo abbiam fatto tutti da bambini, Isotta trova il modo di raccontare il disagio da bambina grassa, che in un gioco simile era fin troppo facile far prigioniera. L’idea base, il racconto proposto però poteva essere sviluppato meglio che invece con poche parole, ripetizioni che sviliscono un po’ il tutto.
Quattro ½
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