11 Aprile 2025
Condividi su:
11 Aprile 2025

Pagelle ai nuovi singoli dell’11 aprile: Cremonini ed Elisa sull’onda dell’entusiasmo, i cani all’improvviso e Sangiovanni non cambia passo

Le recensioni ai nuovi singoli italiani a cura di Alvise Salerno.

Pagelle nuovi singoli 11 aprile 2025 con Cremonini, Elisa, Sethu, Angie e Sangiovanni
Condividi su:

PAGELLE NUOVI SINGOLI – Bocciati

FRED DE PALMA FEAT BABY GANG – SEXY RAVE

Con questo brano ho seriamente pensato che la categoria ‘bocciati’ fosse troppo poco. Mai successo prima.

I problemi in questa canzone sono tantissimi, finiremmo domani prima di elencarli tutti. Il primo: dite a Fred De Palma che non è Bad Bunny, che non siamo a Porto Rico e che per fare questo genere musicale in modo credibile bisogna avere le giuste basi, culturali e musicali.

Provenire dal reggaeton (spoiler, quello che ha sempre fatto FDP non è mai stato il vero reggaeton ma una roba in salsa italiana senza costrutto) dicendo per anni “sono il re del reggaeton” salvo poi spostarsi su bachata, afrobeat, macarena e altro ancora solo perché ha visto che il reggaeton non andava e non va più di moda in classifica è un po’ strano.

No, non tutti dimenticano le dichiarazioni rilasciate negli anni e sì, la gente si sta stancando degli artisti che pensano alla musica solo come fonte di guadagno e non per reale interesse artistico.

Capitolo Baby Gang. Perché? Sembra totalmente spaesato, fuori fuoco, inghiottito da una melodia che non gli appartiene neanche lontanamente.

Insomma, canzone più che bocciata.


IL TRE – CANI RANDAGI

Guido, caro Guido…ti si vuole un mondo di bene, davvero, ma questa scelta di diventare pop dimenticando che sei uno dei rapper più forti in circolazione non si può perdonare.

Cani Randagi è una canzone che può andare bene per Alfa, per artisti puramente pop ma tu, partito da Cracovia con tante meravigliose speranze, che ci sei finito a fare in questo mondo?

Hai dato prova di essere un rapper straordinario proprio di recente, insieme a Fabrizio Moro, e ti ritroviamo con questa canzone che ha il solo interesse di finire in radio? Anche tu hai mollato il colpo alla fine?

“In amore si perde ma non fa niente”. Avete capito il tema del brano, non c’è altro da aggiungere. Un peccato, un vero peccato.


HOLY FRANCISCO – MOLLY PARADISO

Prima o poi Francisco troverà una sua identità ma, anche stavolta, non è questo il caso.

Piccoli passi avanti, è vero, ma non ci siamo ancora. La scrittura è davvero adolescenziale, la canzone sembra una qualsiasi canzone scartata dai Bnkr44 e il tema generale risulta essere poco chiaro, nebuloso a tratti.

Il giorno in cui arriverà LA canzone sarà festa grande, dopo mille tentativi (incluso questo) a vuoto, e quel giorno sarò il primo a stringerti la mano perché non è facile pubblicare una volta al mese delle cose che restano sospese nel mondo dello streaming senza grandi soddisfazioni.

Non mollare Holy Francisco, prendi questi giudizi come spunto per fare sempre meglio.


FINLEY FEAT SHADE – FINIRA’ MALISSIMO

I Finley sono sempre stati bravissimi a reinterpretare questa specie di post-punk in salsa italiana, costruendo una carriera di tutto rispetto in questi 20 anni.

Non sono più, però, i tempi di Diventerai una Star, Adrenalina o Sole di Settembre. Siamo nel 2025 e a quegli elementi rubati dall’estero e rimescolati in salsa tricolore bisognerebbe aggiungere ben altri ingredienti.

E no, non può essere il rap di Shade questo ingrediente perché questo, palesemente, non è il suo mondo tant’è che il buon Vito viene risucchiato dalla base e non riesce a uscirne bene.

Le sue barre si perdono un po’ in mezzo ai suoni e in mezzo a una realtà stilistica anni luce distante dalla sua. Per carità, nessuno dice che non si percepisca il divertimento nel fare questo brano ma risulta molto chiaro che siano stati uniti Canada e Uzbekistan.

Chi scrive questi giudizi non solo è un collega (i Finley lavorano a R101) ma è anche un 34enne che con la loro musica ci è cresciuto e che si rende conto che, forse, è giusto lasciare questo genere ai vari Naska della situazione per dare quella dose di freschezza di cui necessita il genere.


DISCO CLUB PARADISO – TUTTAPPOSTO

Che strana questa canzone. Inizia come fosse la sigla di Lupin III, continua come fossimo all’Eurovision con cassa in quattro e viaggioni nella testa, poi arriva il ritornello e parte una chitarra acustica alla Alfa su base che sembra di essere in un vortice creato da Gabry Ponte.

E’ da metabolizzare, senza dubbio, ma sembra più una carnevalata senza un vero costrutto che una canzone con un senso e una struttura chiara da seguire.

E’ “simpatica”, come del resto tutto il progetto dei ragazzi, ma ci sono elementi che stonano, altri aggiunti che potevano essere tolti e altri che andavano rinforzati quel tot che basta per aprire un suono che, specialmente nel ritornello, resta quasi schiacciato. Magari uno snare in più, dei clap, un hi-hat rinforzato, qualcosa che amplificasse la batteria sarebbe stata la giusta ciliegina.

Così sembra solo tutto raffazzonato e incollato con lo scotch da cartolibreria.


SETHU – SI BALLA

Vi ricordate quel ragazzo piombato sul palco di Sanremo, qualche anno fa direttamente da Sanremo Giovani all’Ariston, con i capelli ‘a scodella’ nero corvino? Ecco, Sethu, proprio lui. Fu lui a far salire, per la prima volta, su quel palco nella serata dei duetti i Bnkr44 quindi grazie Sethu.

Ecco, fate finta che stilisticamente non esista più. Adesso ha i capelli a mezz’altezza, fa le copertine dei singoli come se fosse in American Beauty e canta canzoni (come in questo caso) come se non esistesse già Chiello.

Purtroppo è una copia, con una voce leggermente più calda e meno in corsivoe, dell’ex componente degli FSK e che, tra l’altro, in questo singolo specifico ha preso ispirazione palese dal ritornello (è uguale, spiace) di Troppo Buono di Tiziano Ferro (anno domini 2011).

Sethu ha talento ma così proprio non va. Pur scavando, almeno in questa canzone (ribadiamo, non ce ne voglia ma è il nostro lavoro trovare pregi e difetti), non si riesce a trovare anche solo un elemento che ci faccia pensare a qualcosa di positivo.

PAGELLE NUOVI SINGOLI: GOLDEN SONG

CESARE CREMONINI FEAT ELISA – NONOSTANTE TUTTO

Il duetto di cui avevamo bisogno e di cui, probabilmente, avevano bisogno anche loro due. Cesare Cremonini ed Elisa hanno fatto la hit di questa primavera ma senza seguire gli standard a cui siamo abituati.

Siamo di fronte a un brano che scava nella parte più elettronica di Cremonini, quella che ci riporta ai tempi di Logico, in cui Elisa si inserisce in modo perfetto.

Non ci sono armonizzazioni tra i due, solo un incontro nel ritornello con il primo che canta un’ottava sotto rispetto la seconda ma, ‘nonostante tutto’, è tutto magnificamente organico.

Sulla parte finale, poi, c’è un’apertura del suono in stile Justice con un suono di tastiera quasi alla Neverending Story a cui l’Italia non è più abituata. Una costruzione del sound internazionale che, al momento, solo Cremonini con Alaska Baby è riuscito a donarci.

Ultimo obbligo morale: a vicenda, non vi permettete a non cantare questo brano nei rispettivi San Siro perché sarebbe un delitto. Il pubblico ha bisogno di questa carica incredibile. Grazie.


TROPICO – PERCHE’ MI SONO INNAMORATO DI TE

Quando Davide Petrella scrive per se stesso fa delle canzoni meravigliose e particolarissime. Questa canzone ne è l’ennesimo esempio.

Si affondano le radici in quel pop cantautorale, in quell’atmosfera da ‘bellavita’ con dei rimandi, meravigliosi, a tutto ciò che negli anni ha scritto insieme a Cesare Cremonini.

E’ incredibile come ascoltare questa ballad ti faccia capire subito quali siano state, negli anni, le canzoni migliori scritte insieme al Cesarone nazionale. C’è tutto.

Amore finito, amore passato ma sempre presente e, proprio per questo, malinconico quanto basta per farci pensare ai vari e alle varie ex della nostra vita, inclus* quell* delle elementari.

Tropico è la cosa migliore che il pop abbia prodotto in questi anni.


SIMONE PANETTI – ARIA

Signore e Signori, il rock, il metal, in Italia sono vivi grazie al buon Panetty.

Ogni tanto qualcuno porta freschezza, cose diverse, entusiasmanti in un mondo musicale piatto e fotocopiato come poche altre cose.

Questa settimana è il turno di Simone Panetti e della sua vena estrema. Sembra di rivivere i tempi dei Linea77 di fine anni 90, inizio anni 2000. Che bellezza, poi, il suono di chitarra uguale a quello di Kirk Hammett (Metallica).

Forse nessuno o quasi aveva mai ripreso questo suono così caratteristico, ci vogliono attributi ma sembra evidente che questi non manchino a Panetti.

Questa canzone non è solo Aria, è proprio una boccata d’ossigeno a pieni polmoni.


MONDO MARCIO – COL FUOCO NEGLI OCCHI

Si sente che Mondo Marcio ha esperienza e conoscenza del rap, quello vero, quello crudo, quello che affonda le radici nella cultura black di alto livello.

Fare una canzone con il sample di Drinking in L.A. lo possono fare solo i giganti, perché il rischio di fare un mappazzone è sempre dietro l’angolo quando si scomodano mostri sacri come Bran Van 3000.

Missione compiuta, Mondo Marcio fa gol e lo fa con una dedica a Milano, la sua Milano passando da Citylife a Brera, dalle Colonne di San Lorenzo al Mudec in zona Tortona.

C’è tutta la città, non solo un quartiere, e per chi vive la città è davvero entusiasmante fare questo viaggio attraverso i luoghi più rappresentativi della ‘city’.

Lo hanno già fatto in molti ma nessuno aveva ancora fatto un elenco così dettagliato dei posti più conosciuti e battuti dai cittadini.

Una bella dedica, ben congeniata e riuscita.

Appuntamento a settimana prossima con le pagelle ai nuovi singoli in uscita il 18 aprile 2025.

 

Precedente