New Music Friday: le pagelle ai nuovi singoli italiani del 21 marzo
CONSIGLIATI
LEEVIO – BACK IN BIZ
Unite il rap alla Mac Miller, un pianoforte e un beat classico del rap italiano ed ecco qui Back In Biz.
Leevio è italianissimo ma sembra avere ascoltato solo il grande rap americano che si mescola all’R&B, e va benissimo così a dirla tutta. In questo caso non c’è bisogno di aggiungere o togliere nulla.
E’ una richiesta di comprensione per ciò che, da oggi, il rapper ha scelto di diventare. Un artista che non ha mai pensato a numeri, denaro, niente di niente ma a cui, una volta entrato nel music business, deve necessariamente prestare un occhio di riguardo.
La fotografia di un ragazzo che ama la musica e che si ritrova in un ambiente che pensa anche ad altro oltre alla magia delle sette note. Uno spaccato verosimile dello stato di salute della nostra industria.
CMQMARTINA – VUOI SOLTANTO UNA HIT
“Così rubavo quel pezzo che spacca l’algoritmo…come fanno già tutti”
Beh, signori, qui abbiamo il dissing velato a un mondo, quello dell’industria musicale, che qui viene raffigurato come un uomo a cui si chiede cosa vuole davvero da lei. Un uomo che lei ama tanto ma che, come lei stessa canta, vuole soltanto la hit e non il suo cuore.
Per nulla banale neanche con la musica, un pop dance che unisce anche un pizzico, ma davvero una spolverata e nulla più, di drum&bass. Cmqmartina è sempre stata brava in questo genere e in questo tipo di fusioni sonore.
Sottolineiamo che questo è il singolo estratto da un progetto più ampio, il suo nuovo album Brianzola Issues di cui consigliamo l’ascolto.
L’industria la capirà questa volta? Speriamo, lo merita.
SISSI – VORREI
Sissi è sempre stata l’emblema del “vorrei ma...”, sempre a un passo dal fare cose carine nel mondo della musica e puntualmente bloccata da fattori di qualsiasi natura.
Primo su tutti, il gradimento da parte del pubblico. A parte la sua fanbase, sempre fedele, il resto non ha mai voluto approfondire nulla e, a dire il vero, le canzoni proposte non sono mai state vette incredibili di arte. Canzoni di medio livello, dimenticabili perlopiù e mai incisive sul mercato.
Adesso torna, probabilmente rinfrancata dall’avere un nuovo percorso davanti, con questa ballad molto nelle sue corde e con un focus preciso su una direzione più melodica che buffa alla finestra dell’indie, pur restando fedele al classico pop.
Forse si poteva fare di più, decisamente di più sul testo ma tutto sommato va bene così. Sissi ha bisogno di alleggerirsi, ci vuole un testo come questo per ripartire bene.
In bocca al lupo a un grande talento mai del tutto sbocciato. Crederci sempre, arrendersi mai giovane Sissi. Partiamo dal ‘vorrei’ ma trasformiamolo in ‘voglio’ con convinzione. Forza.
RIDILLO – SONO BUONO
Nella settimana della scomparsa di Dandy Bestia, co-fondatore insieme all’indimenticabile e iconico Freak Antoni dei mitici Skiantos, i Ridillo scelgono di pescare dalla discografia della band bolognese Sono Buono, cambiare l’arrangiamento e renderla una canzone funky soul.
Per chi non la conoscesse, questa canzone parla dell’essere buoni in una società sempre più votata alla meschinità umana e al fatto che essere brave persone sia una scelta, una di quelle consapevoli in mezzo a tante cose che accadono.
Una canzone più che mai attuale e più che mai da far rivivere in questi tempi bui.
I Ridillo lo hanno fatto con la loro qualità da musicisti navigati e, di certo, le hanno ridato la dignità che non ha mai perso ma che doveva rispolverare al meglio delle possibilità.
ELSO – OLTRE
Adesso parliamo del brano ma questo progetto è importante da sottolineare per un motivo: la forza di una copertina. Se guardate quella di Oltre, la mente va immediatamente ai Moderat e alle loro cover degli album di qualche tempo fa (Moderat, II, III su tutti).
L’ispirazione è palese, così come diventa palese quando si inizia ad ascoltare il brano. E siamo sempre lì, i Moderat con Bad Kingdom e non solo. Un mondo che, almeno qui in Italia, è sempre rimasto underground ma che, palesemente, ha influenzato ELSO nella creazione del suo mondo artistico.
Justice, Woodkid, Tame Impala e molti altri sono i riferimenti al mondo elettro-pop internazionale ma veicolato alla scena italiana. Operazione riuscita benissimo.
BAUSTELLE – L’ARTE DI LASCIAR ANDARE
I cari e vecchi Baustelle tornano con il loro stile super riconoscibile, le voci perfettamente mescolate di Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi, le chitarre alla Charlie Fa Surf.
In questo singolo non manca proprio niente, incluso un testo molto ma molto bello. Del resto, non ci si aspetta mai qualcosa sotto la sufficienza da loro, l’ultima vera indierock band italiana.
Si parla di sofferenza emotiva nel vivere nella società moderna, analizzando molto bene ciò che in altre parole possiamo definire come FOMO. Fear Of Missing Out, la grande malattia del nostro tempo. Lasciare andare significa liberarsi, stare più sereni, non avere quella necessità di girare in questo mondo come delle trottole e schegge impazzite.
Testo attualissimo per una band che non è mai passata di moda, sempre capace di restare fedele a se stessa e comunque al passo con i tempi.
Incredibile il lavoro in questi ultimi 20 anni del trio toscano.
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