21 Marzo 2025
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21 Marzo 2025

New Music Friday 21 marzo 2025: Tananai, Benji & Fede, Bnkr44 steccano clamorosamente. Pino Daniele e Patty Pravo sugli scudi.

Le recensioni ai nuovi singoli italiani a cura di Alvise Salerno.

pagelle nuovi singoli 21 marzo 2025 recensioni
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PAGELLE NUOVI SINGOLI – Bocciati

TANANAI – ALIBI

L’ormai ‘classico’ Tananai piano e voce con una ballad piena zeppa d’amore e sentimento ai limiti del ‘pinguinotatticonuclearesco‘.

Stucchevole, quindi, dai 30/35 anni a salire.

Farà successo sui social, il pubblico di TikTok ama queste cose condivisibili in video di 30 secondi con foto romantiche al tramonto, lacrime registrate con un primo piano adatto a notare ogni imperfezione e le scritte d’impatto del testo per sottolineare la gravità del sentimento che spacca in due ogni adolescente dell’universo. Com’è giusto che sia, ci mancherebbe. Ci siamo passati tutti.

E poi? Niente, non c’è nessun ‘poi’ perché questo Tananai lo conosciamo ormai fin troppo bene. Canzoni su relazioni finite e cuori spezzati su cui “aprono indagini”.

Se questa è la nuova corsa del treno dell’indie, per favore, fermate tutto e fateci scendere alla prima fermata utile.


DEDDE’ – NISCIUN MAJE

Per la legge dei vasi comunicanti, Petit è Geolier così come Deddè è Rocco Hunt/Davide Napoleone/Petit stesso.

Forse è arrivato il momento di dire a questi ragazzi, chiaramente e senza mezzi termini, che non è questa la strada e che stanno sbagliando qualsiasi cosa si possa sbagliare in termini di scelte.

Forse è giunto il momento di dirgli di cercare una vera strada che sia unica e riconoscibile, non una copia di qualcosa che già esiste e che, tra l’altro, ha anche il vantaggio di contare sull’esperienza e il supporto di un pubblico molto più ampio.

Questa canzone di Deddè è una copia spudorata di Anna è Tornata di Napoleone, di qualsiasi canzone pop di Rocco Hunt e non ha neanche un solo elemento, neanche gli occhiali da vista, che possa far pensare a qualcosa di lontanamente originale.

Spiace davvero tanto ma se Deddè deciderà di perseguire su questa strada farà lo sbaglio più grande della sua vita da artista a inizio carriera.


MARINA REI – DOMENICA DICEMBRE

Sembra quasi un sacrilegio, me ne rendo conto e sono pronto a fare un profondo mea culpa, inserire questo brano in questa categoria ma c’è un motivo. Il brano non scorre fluido.

E’ un loop continuo che, dopo due minuti, inizia a farti pensare “ok, quando finisce?“.

Se fosse durata un minutino in meno sarebbe stata una canzone di sicuro impatto. Purtroppo, fatta così, alla lunga stanca e neanche la bella base riesce a far superare questo senso di pesantezza. La canzone sembra un vecchio singolo dei Tiromancino (infatti è prodotta da Riccardo Sinigallia), bloccata nel tempo ai primi anni 2000.

Tutto un peccato, perché il testo dedicato al padre scomparso ha una grande intensità, una enorme dignità e continua a tenere vivo il suo ricordo negli occhi e nella mente della cantante.

Proprio per questo sarebbe stato meglio asciugare un po’. Il messaggio, forse, sarebbe arrivato ancora meglio e più forte.


MIDA – L’ANTIDOTO

A sorpresa, Mida ha fatto un bel brano leggero, primaverile e nulla ha a che fare con il rap o la trap. Siamo più nella direzione di Rossofuoco e può essere una piccola hit di stagione, una di quelle robe di passaggio per poi arrivare all’estate.

C’è un piccolo problema. Più che piccolo. Questa canzone è la speed up version un po’ camuffata di End Of Beginning di Djo, al secolo Joe Keery (attore di Stranger Things).

Attenzione, non è come quella in stile Anxiety di Doechii che canta sulla base di Somebody That I Used To Know. E’ semplicemente una base molto ma molto simile a quella di Djo con i bpm aumentati di un bel po’. No, non è un plagio. Semplicemente è già sentita, come tante altre cose di questa settimana e delle settimane precedenti.

Dobbiamo prendere atto che l’originalità appartiene a casi rari, ormai, ma questo non vuol dire che bisogna chiudere sempre occhi e orecchie.

Tra l’altro non è l’unico brano a cui l’ex concorrente di Amici si rifà. Recidivo. Sottolineiamo che questo è il motivo per cui si trova in questa sezione, perché per il resto ribadiamo che il brano è un bel brano di stagione che può far bene.


BNKR44 – SPA CABARET

I bnkr44 sono strani, ma strani veri. Sono capaci di pubblicare in poco più di due settimane due brani opposti.

Il precedente, CAPOLAVORO, gran bel progetto che meriterebbe maggior espansione. Il nuovo, SPA CABARET, di una banalità inenarrabile ma con un pregio: è radiofonica.

In qualsiasi radio commerciale può starci benissimo con questa base alla Alfa (Bellissimissima is in da house) e un testo basic come una t-shirt monocromo di H&M. La vera domanda è “perché?”.

Perché non mandare in radio la precedente e puntare su questa, più banalotta? Quando si inizierà a rischiare un po’ con qualcosa di diverso al posto di una roba trita e ritrita?


CILIARI – LA PRIMA VOLTA

Caro Ciliari ma tu, da grande, cosa vuoi fare?

Te lo si deve chiedere perché il singolo precedente, LE LINGUE LA MATEMATICA, era la rappresentazione più fresh di Frah Quintale. Questa volta, La Prima Volta, è un incrocio tra Giuse The Lizia con le basi di Coez.

Mi chiedo e ti chiedo senza giri di parole: chi è, a questo punto, Ciliari e cosa vuole proporre davvero? E’ chiaro che il suo mondo sia l’itpop e che la matrice sia quella del 2016/2018 ma manca quel tocco originale, quel tocco che possa far dire che un brano sia scritto ‘alla Ciliari’.

In questo brano si sente tutto tranne che un artista in cui potersi riconoscere stilisticamente ed è un peccato perché il testo è scritto davvero bene.

Un testo leggero, primaverile, fresco e senza troppi sbattimenti letterari ma che cozza con tutto ciò che abbiamo detto prima. Manca l’unicità, il quid in più, la nota di colore.


BENJI & FEDE – ANNI D’ORO

In queste stesse pagelle c’è già un riferimento ai Pinguini Tattici Nucleari in un altro brano con quelle atmosfere riconoscibili ma qui siamo oltre. Qui Riccardo Zanotti, autore del testo, è come se avesse detto “dai ragazzi, ci penso io. Voi non dovete esistere, vi faccio un brano a modo mio e voi ci cantate sopra”.

Ecco, Anni D’Oro sembra il B-Side di Ridere ma con meno verve e meno forza portante. E qui torna la classica domanda: ma perché? Davvero non c’erano altri nomi da sondare, magari nomi nuovi con un sound nuovo e parole nuove?

Ok, la voce di Federico Rossi ci sta anche bene per carità ma se avessi voluto ascoltare i PTN avrei ascoltato i PTN, non i loro cosplayer.

PAGELLE NUOVI SINGOLI: GOLDEN SONG

PATTY PRAVO – HO PROVATO TUTTO

La penna di Francesco Bianconi, leader dei Baustelle, al servizio di un’icona totale. Patty Pravo canta di esperienze passate, di ricordi di vita, con il classico ‘stile-Baustelle’ inconfondibile e che si cuce perfettamente addosso all’abito biondo platino della Divina.

Al loro fianco anche un mito della produzione, Taketo Gohara, vero e proprio trasformista del suono nella musica italiana. Ha reso grandi tutti coloro che, oggi, vengono considerati i padri dell’indie e dell’alternative e, oggi, lo rifà anche con Patty Pravo.

Si citano orge, Jimi Hendrix, cuori infranti e tabù rotti. Di tutto. E’ la storia, forse, più introspettiva che abbia mai cantato e non possiamo che elogiare tutte le parti coinvolte in questo gran lavoro.


UNO QUALUNQUE – INTROSPEZIONE

L’ex Sbirro Qualunque, diventato solo Uno Qualunque, decide di entrare in God mode e fa stare tutti con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

Come dice lui stesso alla fine, questa è solo la intro di quello che sarà il suo primo album ma se deciderà di realizzarlo tutto con questo ritmo allora chiamate il 118 perché ci vorrà una bombola d’ossigeno alla fine. Toglie il fiato.

Tanta intensità, parole taglienti, vita vera, vita vissuta di un poliziotto con un sogno nel cassetto da coltivare e una realtà professionale da salvaguardare a tutti i costi.

Crede nei valori, crede in chi si fa un mazzo gigantesco per portare a casa risultati concreti con lavori deficitari e non crede, assolutamente, a ciò che i trapperini di nuova generazione raccontano nelle loro barre.

E’ un dissing. Questa intro è un vero e proprio dissing dal sapore di Rancore e la rabbia rauca di Il Tre, tutto condensato in Uno Qualunque che, però, meriterebbe di essere chiamato Uno Su Cui Puntare Forte.


GIO EVAN – TURNO DI NOTTE

E’ tornato il poeta della musica italiana, il buon Gio Evan. La butto lì…se fosse andato a Sanremo 2025 con questo brano, forse, una Top 5 sarebbe arrivata in scioltezza.

Una canzone dedicata alla madre e allo scorrere del tempo incessante che non ci fa concentrare bene su ciò che meriterebbe di essere valorizzato. In primo luogo le persone a noi care.

Noi siamo questi, come dice alla fine del brano: amori e incidenti.

Forse dovremmo ricordarci di più di valorizzare gli amori, cercando di ridurre al minimo gli incidenti. Purtroppo siamo esseri umani e tendiamo più a fare il contrario.

Brano intenso, vero, sincero. Gio Evan è tornato alla stragrande.


PINO DANIELE – UNA PARTE DI ME

Faccio coming out: Pino Daniele può cantare anche la lista della spesa, lo riterrei il migliore della storia della musica in tutti i casi.

In questo caso non solo lo faccio ma anche con convinzione e cognizione di causa perché questo nuovo singolo postumo, l’ennesimo dopo la meraviglia pubblicata qualche mese fa, è l’emblema di ciò che Pino è stato ed è tutt’ora.

C’è tutta la sua essenza, tutta la sua anima e tutta l’arte che ha sempre saputo creare e tramandare. La voce inconfondibile, la scrittura così tanto affettuosa ma non banale, la chitarra con un assolo. Dio, quanto mancano gli assoli di chitarra nella nostra musica…

San Pino da Napoli è tornato a fare il miracolo, sciogliere i nostri cuori.

Appuntamento a settimana prossima con un altro New Music Friday e le pagelle ai nuovo singoli italiani del 28 marzo 2025.

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