3 Maggio 2024
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3 Maggio 2024

New Music Friday: pagelle ai brani del 3 maggio 2024. Una nuova hit per i The Kolors mentre Moreno torna con banalità

In attesa dell'estate nuovi singoli per Emma, Mietta, Ermal Meta, Santoianni, Francesco Gabbani

Pagelle singoli 3 maggio 2024 NewMusicFriday
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Sarah Toscano – Sexy Magica

Gimme Gimme Gimme una sexy amore magica after midnight”?. A parte il rimando Abba più o meno voluto/velato, il brano è uno dei più convincenti in assoluto di questa tornata di inediti di Amici. Le sonorità disco stanno davvero bene sotto alla voce piena e matura (per la sua età) di Sarah Toscano, che le indossa con convinzione. Niente di incisivo o memorabile, ancora una volta. Non sarebbe male un po’ di rinnovamento oltre al solito hittificio. Poi, se funzionerà, si vedrà.

Voto 6
⭐⭐⭐⭐⭐⭐


Emma – Femme Fatale

Emma – Femme Fatale

La cantante salentina torna con un singolo che prova a portarci oltralpe, nello specifico a Parigi, tra i vicoli di Montmartre e ai piedi della Tour Eiffel. Il brano, scritto da Jacopo Ettorre, si potrebbe infatti definire un concept francese, che parla di scalinate, di vento, di chardonnay e di femmine fatali.

Sì, bello tutto, ma…”, le produzioni che spingono sempre di più sulla dance rischiano di non dare la profondità giusta al brano che sembra infatti mancare di tridimensionalità: la “base musicale” (sic) molto scura sembra non completare nel modo corretto questo singolo che, infine, di francese rischia di avere solo alcune parole. In ogni caso, la qualità interpretativa e la riconoscibilità della cantante rimangono altissime.

Voto 6,5
⭐⭐⭐⭐⭐⭐


Sidstopia, Zywah – HANAMI

Ottima produzione, voce con grande riconoscibilità e ottima penna per un brano emotivo e coinvolgente. Il testo manca un po’ di organicità, risultando scollato in alcune parti, probabilmente per via della modalità “raccolta di appunti” in tempo di pandemia. Rimane coerente però sulla sensazione di asfissia che vuole trasmettere. Il coro che armonizza a sorpresa il ritornello finale è un tocco di classe che regala un’ultima botta di personalità al brano.

Voto 7
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐


La Municipàl – Odio cantare

Carmine odia cantare, ma lo sa fare. Soprattutto sa scrivere e suonare, comporre e produrre, anche se minaccia di smettere per via del suo senso di inadeguatezza. La penna tagliente, la voce rotta sopra ad un pop-rock all’italiana (seppur un po’ troppo “già sentito”), ci regalano un brano che non la manda a dire a nessuno, in primis a se stesso. Viene presentato live in anteprima al Concertone del Primo Maggio di Roma, dove avrà trovato sicuramente altri artisti con cui condividere il malessere dell’ansia da prestazione di cui parla nel brano!

Voto 7,5
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐


LDA – Rosso Lampone

Un pezzo perfetto per avvicinarsi alla bella stagione, esce nel periodo migliore per cominciare ad assaporare i sapori dolci ma anche aspri della frutta che sta maturando. I ritmi e le sonorità funk collaudano il pacchetto pre-estivo, le trombe sintetiche e il basso incalzante spingono nella direzione giusta. Colpisce il testo dai toni nostalgici, sopra ad una melodia catchy, che però risulta ancora una volta coerente: è finita la cuffing season, salutiamo il nostro amore invernale che ci ha scaldato il corpo e il cuore sotto le coperte. Siamo pront* a farci illuminare e riscaldare dal sole che riempirà le nostre giornate.

Voto 7,5
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐


Francesco Gabbani – Frutta Malinconia

Di Gabbani apprezziamo sicuramente il fatto che sappia, per davvero, andare fino in fondo nelle scelte artistiche. Il singolo di per sé è un pop riconoscibilissimo, ma da un punto di vista musicale il desiderio che emerge è quello di sfruttare i cliché (fatti bene) per stratificare moltissimo il piano comunicativo.

Il basso sintetico che alterna le ottave – unito alla cassa in quattro – ci indirizza su un synth pop dai toni retrò, ma improvvisamente il brano si apre nel ritornello che regala toni malinconici e intelligenti. Non mancano un paio di citazioni molto distanti tra loro: i Watussi e Giorgio Gaber. Solo Gabbani poteva riuscire ad inserirli entrambi in un unico brano, e così ha fatto, come una sorta di divertissement che un giocherellone come lui ha voluto donarci.

Voto 7,5
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐


Santoianni – Questa canzone non vale niente

Santoianni torna con un singolo spiazzante, forte e coraggioso. In grado di unire ritmo allegro ad un testo disarmante e struggente (in questo senso mi ha ricordato molto il Samuele Bersani dei ’90), ci racconta della desolazione esterna a noi che inesorabilmente si trova anche dentro di noi. Con la consapevolezza dei trent’anni ormai giunti, il cantautore non può fare a meno di dare peso e gravità a quello che sta osservando nel mondo. Lo fa anche donando immagine concreta e venale in merito a quello che produce, con fatica e impegno, ogni giorno: quella linfa astratta e vitale che è la musica.

Voto 8
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐


Ermal Meta – Mediterraneo

La voce inconfondibile di Ermal suona davvero bene su una efficacissima composizione che unisce modernità e tradizione. Tra le trombe dal sapore iberico si fa strada un basso incalzante, melodie e canti mediorientali, squisiti sintetizzatori che donano la giusta malinconia e profondità. Il testo è un tripudio di colori e viaggi, immagini vivide e sogni lontani, storie di anime e vite distanti ma mai così vicine. Insomma, un pezzo originale e riuscitissimo.

Voto 8,5
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐


Holden – Randagi

Finalmente un pezzo dagli inediti di Amici che convince al 100%. Testo non scontato, passione nell’interpretazione, intuizioni nella produzione decisamente giuste e memorabili. I synth eurodance si sposano benissimo, da un punto di vista emotivo e di incisività, al carattere e al timbro della voce di Holden, che ci regala un’ottimo brano per ballare ed emozionarci insieme.

Voto 8,5
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐


Chiudiamo con la Golden Song, ovvero la canzone che più ci ha colpito questa settimana…

The Kolors – Karma

E niente, i The Kolors ce la fanno ancora una volta e sfornano una grande hit. Buttandosi questa volta nel mondo del nuovo Synth Pop, che riprende quelle sonorità New Wave da cui proviene un grande brano del passato – sicuramente evocato – come Enola Gay, la band napoletana sgancia un altro capolavoro di melodie efficaci, produzione strabiliante, dinamicità rara e coinvolgimento massimo.

Sembra che la sintesi tra melodie e testi malinconici con armonie elettroniche e ritmi sostenuti sia una tendenza molto forte in questo periodo di accompagnamento all’estate, e quando il distillato riesce molto bene come in questo caso, lo gusteremo con grandissimo piacere.

Voto 9
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

 

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