28 Marzo 2025
Condividi su:
28 Marzo 2025

New Music Friday – Le pagelle ai nuovi singoli: Guè deve ringraziare gli Stadio, Fabrizio Moro e Il Tre intensi e veri

Le recensioni ai nuovi singoli italiani a cura di Alvise Salerno.

Pagelle ai nuovi singoli italiani del 28 marzo 2025 con Guè, Franco126 e Fabrizio Moro”
Condividi su:

PAGELLE NUOVI SINGOLI – Bocciati

EMMA MUSCAT – TUTTO QUELLO CHE HO

Raccontare la gravidanza e farlo male, senza piglio, con parole/concetti molto basici, banali e con una base virale da TikTok. Emma Muscat a breve sarà mamma (auguri) e fa questo regalo ai suoi fan.

Il problema è uno: quando si decide di scrivere una canzone dedicata ai figli in arrivo o appena nati, la cosa più sbagliata in assoluto è farlo pensando ai fan e non ai figli.

Per carità, potrebbe essere un piglio da GenZ, uno di quelli nuovi, ma questa canzone sembra una di quelle scritte da una persona random che di figli non ne ha neanche mai visto l’ombra, ci ha piazzato sotto una base altrettanto random uptempo ed ecco qui.

Ascolti L’Aurora di Eros, A Modo Tuo di Elisa, Prima di Ogni Cosa di Fedez e pensi “un genitore che ama la prole”. Ascolti questa canzone e pensi “ah guarda, il tema della gravidanza per entrare in classifica”.

Non benissimo.


ARIANNA ROZZO – BLACKOUT

Chiariamo un concetto per evitare di essere fraintesi. La canzone dell’ex concorrente di Sanremo Giovani finisce in questa categoria non perché sia brutta, legata al genere di appartenenza (dance, hyperpop), bensì perché c’è qualcosa che disturba.

E’ difficile dire cosa ma qualcosa c’è. Forse queste parole tagliate con l’accetta, forse la troppa ed eccessiva somiglianza con quell’anima BRAT di Charli XCX che, però, solo lei è in grado di portare avanti o forse alcuni suoni elettronici messi un po’ lì per caricare quando invece, magari, sarebbe stato meglio asciugare.

Arianna Rozzo fa vedere una nuova anima dopo quella di J’Adore, che era un’altra cosa forse più affine alla sua verve artistica, cercando di spaziare ma ancora la strada è lunga.

Al momento, questa non è la dimensione finale che può servire per fare il grande salto. E’ un percorso lungo e tortuoso, i passi falsi servono come quelli vincenti.


COSMONAUTI BORGHESI – ROMA/FCO

Così tanto bravi a Sanremo Giovani, così tanto deludenti con questa ballad dal sapore “thegiornalistico”. I TheGiornalisti, però, avevano un punto a favore: Tommaso Paradiso.

Non è mai da sottovalutare il cantare canzoni del genere avendo (oppure no) un frontman dal carisma più grande di tre stadi messi insieme.

Il cantante dei Cosmonauti Borghesi sembra un elemento distante e dissonante rispetto alla base, quasi come fosse stato piazzato lì per caso ed è un peccato.

I ragazzi arrivano dall’esperienza non fortunata di Sanremo Giovani con un brano molto simpatico, coinvolgente, un po’ alla Bee Hive ma attuale. Perché allontanarsi da quegli elementi per inseguirne altri in questo momento in cui bisogna spingere e insistere su suoni, ritmi e melodie più impattanti?

C’è sempre tempo per sperimentare, non è mai troppo tardi. Forse, ora, con Roma/FCO si è andati in una direzione non segnata da Google Maps.

A volte seguire il navigatore automatico non è una cattiva idea.


DAURIA – QUANDO BEVI DAL MIO BICCHIERE

Vi prego, basta autotune così pesante e pressante. Lasciatelo ai trapper ma se siete cantanti e fate ballad pop, per cortesia, andate avanti solo con la vostra voce.

E’ diventato davvero fastidioso ascoltare brani così tanto artefatti nella parte vocale ed è un peccato perché questo non permette neanche più di concentrarsi. Il fastidio diventa eccessivo.

Passando al brano, Dauria si affaccia al tema dei rapporti finiti citando, in perfetto stile indie, sia Palestina che Russia e Ucraina, per non parlare dei prezzi alle stelle della benzina.

Tutto davvero molto indie, forse troppo. Alla fine del testo ci si sofferma sulla capacità di riemergere da questo tipo di situazioni amorose. Nulla di nuovo.


HOLY FRANCISCO – QUARTERBACK (intro)

Scusate ma esiste un medico che ha prescritto ai ragazzi della GenZ di cantare sempre in corsivoe?

Holy Francisco ha fatto una canzone dove all’inizio non si capisce molto di cosa dica, che continua come dovesse diventare epica e che, invece, finisce in un battito di ciglia lasciandoti con l’amaro in bocca. Molto disturbante.

Nel brano si parla di rinascita, di ricominciare dopo un periodo difficile e, per carità, ok che è un’intro rispetto a un progetto che, presumiamo, possa essere più grande e vasto ma che, ascoltato così, ti lascia tanto perplesso e non in positivo.

Solitamente un intro dovrebbe farti venire voglia di ascoltare cosa arriva dopo. In questo caso diciamo solo “grazie, a posto così ho già mangiato”.


LORENZO SALVETTI – LASCIARSI E’ UNA COSA DA GRANDI

Dov’è finito quel giovanissimo cantautore dal talento sconfinato? Dov’è finita l’originalità, la verve, la forza vocale che aveva dimostrato a X Factor?

Prospettive immense e sconfinate per questo ragazzo, già finalista dell’ultima edizione del talent di Sky, che si infrangono sugli scogli spigolosi di questa canzone.

A 17 anni non si può pensare di chiudere le porte all’immaginazione, alla sperimentazione, alla novità. Questa canzone non è sperimentale, originale né tantomeno nuova.

Stessa, identica, fotocopiata base di, almeno, altre 400 altre cose pubblicate solo nell’ultimo mese, figuriamoci negli ultimi tempi più in generale.

Lorenzo Salvetti ha dimostrato di potercela fare, di avere le carte in regola per fare grandi cose e allora che non facesse l’errore di cedere alle canzonette trite e ritrite perché la sua forza, vitaltà e il suo grande talento meritano ben altro.

PAGELLE NUOVI SINGOLI 28 marzo 2025: GOLDEN SONG

FABRIZIO MORO E IL TRE – PRIMA DI DOMANI

La Roma della musica vive e vive anche bene con le voci di Fabrizio Moro e Guido Senia, AKA Il Tre, che uniscono le forze e creano un racconto legato al tema del suicidio e ai pensieri che nascono prima di arrivare a compiere quel gesto.

Una canzone che accomuna migliaia di persone che, silenti, hanno combattuto e combattono tutti i giorni con una straziante voce interiore intenta solo a distruggere mente e spirito.

La voce ti toglie le forze, ti toglie la voglia di vivere, di fare qualsiasi cosa e ti fa pensare di “oltrepassare il limite del cavalcavia”. Un attimo, basta quello.

Rispetto, eleganza e senso della misura. Fabrizio Moro e Il Tre dosano ogni virgola e lo fanno in modo efficace. Canzone potente e intensa oltre ogni ragionevole dubbio.


GIUSE THE LIZIA – 404 (UNA CANZONE DE I CANI)

Come essere itpop di nuova generazione con stile, voce del verbo: Giuse The Lizia.

Il cantautore siciliano continua a crescere ogni giorno e ogni canzone di più, non gliene frega niente di seguire le mode artistiche per andare virale o in Top 10. Lui fa musica perché sì e questo brano lo dimostra.

Anna e Marco, i due innamorati di Lucio Dalla, tornano protagonisti nel 2025 in chiave pop tra università e podcast di Stefano Nazzi mentre provano a innamorarsi, incontrarsi ma senza riuscirci.

“Lei pazza, lui un nazi”, quasi portati al punto di consumare e poi niente, troppa distanza umana per far vivere qualcosa di impossibile. Una storia che è un tipico ‘error 404’, come nei computer.

Una storia destinata a non avere sbocchi e raccontata (sia lodato il cielo, uno che lo sa fare) con un senso logico. Inizio, svolgimento, plot twist, fine. Senza fronzoli, senza orpelli ulteriori.

Bravo Giuse, portabandiera di una nuova generazione artistica.


FRANCO126 FEAT GIORGIO POI – NOTTETEMPO

Sono lontani, lontanissimi i tempi di Stanza Singola ma sono vicini, vicinissimi quelli di un ritorno in grande, enorme stile di Franco126, per gli amici ‘Franchino’.

Questo primo singolo estratto dal nuovo album è un chiaro rimando a quel mondo lì, intendiamoci, ma c’è la voglia di fare un nuovo percorso dopo alcuni flop e anche piuttosto clamorosi.

La canzone è una ballad ritmata in salsa romana, inizia e va avanti come fosse un’altra sua canzone nell’incedere, Nuvole di Drago, ma con un elemento che ad alcuni non passerà inosservato. Una chitarra costante, presente dall’inizio alla fine, che fa sempre lo stesso giro armonico esattamente uguale a quello portante di Amarsi Un Po’ di Lucio Battisti.

Ispirazione, coincidenza? Non è dato saperlo però è figo.

Giorgio Poi, poi, ci mette il suo per rendere il ritornello sempre riconoscibile e di sicuro impatto. Lo aveva già fatto in altre collaborazioni con colleghi del mondo itpop e indie ed è sempre o quasi andata bene.

Bentornato Franchino.


NEFFA – LITTLEFUNKYINTRO

Papà è tornato, tutti a casa a studiare.

Neffa fa capire all’intera scena rap, nessuno escluso, cosa vuol dire essere di un’altra categoria e lo fa in meno di un minuto e mezzo.

Poco da dire, questo è solo un piccolo assaggio del prossimo, nuovo album, e tanto basta per far salire l’hype alle stelle.

“Mi fa ridere che dicono che quando rappo sembra di stare nei 90, guardo il mondo è vecchio”.

E basta, cos’altro aggiungere. Bentornato Maestro.

Appuntamento a settimana prossima con il New Music Friday e le pagelle dei nuovi singoli del 4 aprile a cura di All Music Italia.

 

Precedente