14 Luglio 2023
di Interviste, Recensioni
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14 Luglio 2023

Pagelle Nuovi Singoli in Uscita Venerdi 14 Luglio e qualche recupero.

La Golden Song della settimana è il brano di una colonna sonora... "non per la cantata, si intenda, ma per le emozioni".

Pagelle Nuovi Singoli 14 luglio 2023
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Wax – Colori

Non si è inventato certo nulla di nuovo Wax per questo suo singolo estivo, però gli riconosco finalmente un impatto più gioviale, che aspettavo da un po’. Via l’arroganza con cui si è sempre mostrato, senza fra l’altro nemmeno avere in dote le basi per esserlo, e dentro la possibilità di farsi vedere come un giovanissimo che cerca di farsi strada attraverso una canzone più adatta ad età e momento. Piacevole all’ascolto, ricordabile nell’inciso, chissà che non accada che l’artista non si trovi ad avere un pubblico che canticchi con lui e che non stia invece li ad osservarlo aspettando che accada qualcosa.
Sei

Fred De Palma & Ana Mena – Melodia criminal

Al ritmo di bachata De Palma torna a collaborare con Ana Mena e, bisogna dire che, nonostante il tempo passato, entrambi stanno ancora dove li avevamo lasciato. De Palma è più artisti e più voci in una stessa canzone, dipende dall’effetto con cui decide di arrangiarsi vocalmente, mentre la Mena è diventata praticamente la versione femminile e aggiornata di Thomas De Gasperi degli Zero Assoluto, canta sussurrando qualsiasi cosa come analogia ed è sempre raddoppiata di una seconda voce invece come aggiornamento. Le critiche agli artisti non inficiano però il fatto che il pezzo sia comunque caliente e portatore sano di quell’enfasi erotico/sentimentale che l’estate dovrebbe garantire. Il calore si sente.
Sei 1/2

Marsica – T’amo

La cantautrice partenopea si appoggia anche lei su una bachata, degna del periodo in cui Romeo Santos era un “avventuriero” sbarbatello. Seppur non si sia inventata nulla di nuovo, l’artista è riuscita ad appoggiarsi con mestiere sopra i ritmi da tramonto estivo con la sua voce espressiva, condendola di quella saudade latina che rende l’amalgama perfetto e per nulla invidioso di cose che arrivano direttamente da quel mondo li. Belli i colori dei raddoppi vocali che contribuiscono a far immaginare l’aria attorno alla canzone di varie sfumature del rosso e dell’arancio. Anche le sensazioni sono importanti per alcuni generi.
Sei 1/2

Silvia Salemi – Faro di notte

Forse Silvia non è mai stata così in linea con le scelte musicali del mondo giovane, probabilmente nemmeno quando nel mondo giovane c’era lei in prima persona; accenti modificati, effetti sulla voce, cassa dritta per un dancefloor casareccio ma efficace, inciso facilmente penetrabile. Sicuramente nel suo passato ci sono pezzi che qualitativamente, fosse solo perché tanto suonati, un brano del genere lo mandano a stendere. Tuttavia nel cercare di trovare un posto nel presente musicale, il passaggio in questione non sembra certo azzardato. E’ come se avesse scelto il pezzo giusto, forse il più giusto a livello mediatico, da quando ha ripreso a far musica con una certa costanza.
Sei 1/2

Lele Blade – Lose control

In napoletano e con una base soft ambient con alcuni momenti anche proprio di fermo, Blade racconta qui di una storia che non era prevista, ma che un semplice gioco di ammiccamenti ha acceso nelle possibilità. Si tratta proprio di perdita di controllo animale, quella che ti porta in una stanza d’albergo senza la necessità di volersi bene per forza. Il messaggio è chiaro, spiegato con dovizia pur senza essere pruriginosi, in uno slang d’impatto che oggi sta conoscendo una nuova vita che pare alquanto inarrestabile.
Sette

Il Cile – Ma che musica c’è

Dopo un’assenza piuttosto importante, soprattutto nel mondo musicale di oggi, torna Il Cile con un brano che ha un bell’intro musicale, evocativo, si evolve poi in un simil rap nelle strofe, ben tenuto fino a sfociare in un inciso che ha sentori reggae, senza entrarci con entrambi i piedi dentro. Avrei ripetuto ulteriormente l’inciso dopo lo special che regala anche una visione, probabilmente attuale per l’artista, di una vita che può sorprendere, accendersi e spegnersi da sola, cambiare all’improvviso. Un buon ritorno.
Sette

Enrico Brignano, Ilenia Pastorelli e Luca & Paolo – Da grandi

Colonna sonora del film interpretato dagli stessi esecutori della canzone, chiaramente il pezzo si rivolge ad un pubblico che potrà apprezzarlo. E’ solo che non siamo più abituati. Una volta, anche in classifica, arrivavano le canzoni per bambini, le sigle della D’Avena, dei cartoni dei robot giapponesi, le sigle televisive di Carrà o Parisi, e le canzoncine dei film. Oggi sembra tutto così lontano tanto che un pezzo del genere può sembrare anacronistico. Eppure io dico ben venga e non per nostalgia, ma per ricordarci che i bambini hanno bisogno anche di canzoni che li possano rappresentare, come lo è stato per noi.
Otto (non alla canzone s’intenda, ma al rispolvero di certe emozioni)

 

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