26 Ottobre 2018
di Interviste, Recensioni
Condividi su:
26 Ottobre 2018

Da Oggi In Radio – Le Pagelle Dei Nuovi Singoli In Uscita Il 26 Ottobre: Raf & Tozzi, Baby, Virginio, Nitro e…

Appuntamento con le pagelle dei nuovi singoli in uscita oggi, 26 ottobre. Virginio, Mahmood, Baby K, Nitro e molti altri...

Nuovi singoli
Condividi su:

Arriva anche questo Venerdi la rubrica Da Oggi In Radio, che tramite la penna del nostro critico musicale Fabio Fiume, fa il punto sui nuovi singoli in uscita e, come sempre, non mancherà di far discutere

Si ricorda che le pagelle esprimono il parere del solo Fabio e non di tutta la redazione di All Music Italia e che i voti espressi alla fine delle minirecensioni non mettono in relazione alcuna gli artisti tra loro, ma sono solo dei riferimenti alla validità del brano dell’artista che lo propone, in base alla sua carriera e a quanto realizzato prima.

Michele Amadori – Uno straccio all’anima

L’avevamo scritta per Alessandra Amoroso? Già m’immagino la cantante pugliese col suo moto ondeggiante interpretare questa ballata. Comunque, siparietto a parte, la ballata è abbastanza convincente nella sua classicità. E’ metricamente corretta, ben dosata nelle sue parti essenziali, strofa/inciso e variazione. Certo resta comunque un episodio molto classico.
Sei

B. – Berretti

C’è qualche sentore vintage in questo brano che poi sfocia invece in una forma moderna di canzone, molto internazionale e con l’assenza di un vero e proprio inciso. E’ una sorta di effetto synth a sostituirlo. Funziona radiofonicamente e si rende voce fuori dal coro, anche per la pacatezza con cui viene quasi decantata, più che interpretata.
Sette

Baby K – Come no

Reginetta delle chart dei singoli già da qualche battuta, Baby K probabilmente farà centro nuovamente con questo brano che rinnova la sua capacità di essere terribilmente ficcante. Che poi i suoi brani raccontino musicalmente molto poco è un altro paio di maniche. Non che si pretenda che la pseudorapper ( sempre più lontana da questo mondo ) racconti l’evoluzione della vita nelle sue canzoni, ma che ci sia delle volte qualcosa di più, almeno qualcosa, di un insieme di frasi giovanilistiche su una base molto synth e quasi per nulla suonata e pretendere troppo?
Quattro ½

Belize – A lei

Sembra sempre debba esplodere ma quando ti aspetti che il pezzo apra ripara su se stesso. Il testo è comunque interessante e ed il sound è paritariamente bilanciato tra suoni sudati sugli strumenti ed effetti elettronici, particolarmente riusciti nelle variazioni musicali. C’era però bisogno di un inciso più potente.
Sei

Benji & Fede – Universale

Abito della sera per il loro ultimo disco, rivestito anche con questa ballata, firmata Romitelli/Maiello. Si tratta di un brano più elegante della loro solita produzione, che ha anche qualche passaggio interessante nel testo. Ci sarebbe stato bisogno di una variazione musicale, ma sembra una malattia quasi che i brani non debbano superare i tre minuti e questo, come tanti, è troncato quasi violentemente. Non se ne può più.
Cinque

Cantiere 164 – Se chiudi gli occhi

Impatto sonoro che fa molto fm rock fine anni 90, che non è poi così sfruttato e quindi oggi appare quasi nuovo. La forma canzone invece è molto più pop; parlo proprio di metrica, tempi di strofa, preparazione ed inciso. Conviene restare ancorati al passato o propendere al futuro? E’ l’annosa domanda che chiunque si pone quando gli si prospetta il cambiamento.
Sei +

Marco Carena – Dammi un milione Silvio

Redivivo Carena, una volta nelle grazie di Maurizio Costanzo e del suo show. Quasi trent’anni dopo, con la stessa serafica ironia, Marco qui tira in ballo Silvio Berlusconi e la sfacciata richiesta milionaria che sicuramente per lui non metterà a rischio l’arrivo alla fine del mese. Il tutto in salsa caraibica fatta di suoni triti e ritriti. Certo Silvio è sempre Silvio, però forse il brano arriva un po’ fuori tempo massimo dal suo massimo, scusate il gioco di parole, splendore.
Cinque =

Gianluca Corrao – Il traguardo

Un po’ rap melodico, un po’ recitato, un po’ cantato, questo brano di Corrao si prefigge di correre verso un traguardo senza però tralasciare per strada gli affetti veri. Le parti parlate evidenziano un bel tono, un po’ meno quelle cantate, che difatti lasciano la parte da leone ad un buon effetto elettronico che nell’insieme maschera un po’ la pecca.
Sei

Dogma – Non fermarti adesso

Pop elettronico che propone aperture d’inciso, di quelle che non costituiscono chissà che innovazione o che sorpresa per chi ascolta, anche perché ricorda diverse cose del passato, ma fanno effetto e creano una possibilità oggettiva di seguire cantando. L’inserto rap è il dazio da pagare per sentirsi moderni… qui ovviamente inutile.
Sei

Eugenio In Via Di Gioia – Altrove

Parlano di evasione dalla realtà in questo singolo e ben la rappresentano anche in musica producendosi in qualcosa che li allontana da qualsiasi forma canzone che abbia sentori di già sentito. Sono originali e come loro il brano è in continuo movimento, qualcosa di nuovo che però non suona astruso per le orecchie.
Sette +

Ex Otago – Questa notte

Chitarra acustica a dettare la linea guida di questo nuovo singolo che vira in termini di arrangiamento rispetto alle precedenti cose per la band. L’inciso è ficcante, il linguaggio non lesina qualche licenza presa dalla vita vissuta, ed anche qui, come la malattia del secolo, lo spettro di essere radiofonici che fa troncare il pezzo a 3 minuti e chiaramente lascia la sensazione che ci sarebbe voluto almeno un altro inciso. Peccato!
Cinque ½

Garcino – Come il vento

Ballata che parla di un rapporto di coppia stanco ma con frasi fatte che nemmeno il corrivo dei dialoghi di una soap opera… Voce naturale e che non fa del bel canto la sua arma migliore. Ma se non c’è la canzone e non c’è l’interprete che si fa? Almeno in questo episodio s’intenda!
Quattro

Grigio – Videogioco

Rivive il periodo del synth a pieno regime, dell’Italy disco degli anni 80, quella proprio del periodo inizio 80, quella dei Gazebo, dei Ryan Paris, di Savage per intenderci. Il pezzo funziona nell’insieme anche se non ha punti di contatto con l’attualità. Va bene essere vintage, in tanti lo fanno, ma non ci si deve dimenticare poi di attualizzare l’idea di partenza, altrimenti resta una cosa carina si, ma fine a se stessa.
Sei

Lyberty – Senza senso

In realtà senza senso è proprio tutto il testo di questo brano, che sembra un insieme di frasi di senso compiuto, messe una dietro l’altra senza connessione tra loro. Devi giocare d’intuizione per capire che l’irrequietezza espressa è data dal fatto che magari basterebbe il suo lui per mettere tutte le cose a posto. Il tutto tra pioggia acida che bagna la città, di cui non fanno la pubblicità, mentre lei si chiede se un dottore potrebbe aiutarla… L’arrangiamento è invece un vorrei ma non posso, una volontà rock che però è resa in modo molto ovattato.
Quattro

Mahmood – Asia occidente

Ahhhh! Finalmente una delle voci maschili più interessanti degli ultimi anni, trova una canzone giusta, che permette in un quadro sonoro moderno, di apprezzarne le doti, il colore personale e particolare, cosa che non veniva fuori certo con gli orecchiabili uptempo “ticchettosi” lanciati prima.

Sette

Metanoia – Colombo

Con la sezione ritmica a fare la parte da leone, questo brano racconta del viaggio, inteso anche come cambiamento, qualcosa che ci porta verso il vivere davvero. Ognuno ha il suo modo di viaggiare e non importa dove stai andando, l’importante è andare.
Sei ½

Mora & Bronski – Mezzanera

Il progetto parallelo di Fabio Mora, Vocalist dei Rio si produce in questo nuovo singolo che ha un sapore di musica di tutti i sud latini, con un’interpretazione quasi attoriale, attualmente forte in artisti come il romanaccio Mannarino. Molto breve, ma qui non additabile perché il senso compiuto è perfettamente dato.
Sette

Musicomio – Baciami al centro di Roma

Band a più voci ed un po’ di miscuglio d’intenzioni interpretative. Strofe più interessanti di un inciso che invece è poco più di una sigletta da villaggio vacanze , con tanto di oh oh corali di sottofondo ed innesto rap che non aggiunge nulla.
Quattro

Nitro – Lucifero

Il rapper racconta qui la ribellione di Lucifero, il suo andare contro Dio, di aver avuto il coraggio di proporsi come anti. In realtà un modo per raccontare le battaglie interne di ognuno di noi, tra quello che magari vorremmo fare per davvero, andando dietro ai nostri istinti e quello che invece sappiamo per convenzione essere più giusto e corretto. Affascinante la base che ha diversi cambi, da momenti clubbing ad altri passaggi quasi dub, fino a svuotarsi in altre situazioni riuscendo così a dare maggior peso alle liriche. Buona, molto buona.
Sette ½

Popular Chic – Genova è mare

Forse Genova aveva bisogno di una canzone nuova che la cantasse. Magari una canzone che non fosse un insieme di frasi scontate che parlano d’amore da portare, di una magia che non ci lascerà, di passeggiate e sale. Completa il tutto un innesto rap che non racconta nulla di più. Genova aveva bisogno di una nuova canzone che la cantasse, si diceva si, ma non di una canzone inutile però!
Tre

Raf & Umberto Tozzi – Come una danza

Un ritorno assieme inaspettato, che produce un nuovo singolo a distanza di oltre 30 anni dalla precedente esperienza. Molto più nelle corde di Raf, ha una piccola intelligenza nel testo, quella di citare alla fine della strofa due successi, uno per carriera: Infinito e Gloria. Anche qui si paga dazio al rap per apparire moderni, ma anche questa scelta da Raf era già stata esplorata e difatti Tozzi se ne tiene alla larga. Squisitamente pop ma non così prioritaria. Diciamo che entrambe le carriere godono di episodi decisamente migliori.
Sei =

Remida – In bianco e nero

Un rapporto che termina in realtà ce lo portiamo dentro spesso per sempre e man mano che il presente diventa passato la malinconia trasforma in piacevoli anche ricordi che magari non lo erano. Il tutto è perfettamente raccontato con una chiave ritmica efficace e con un senso melodico che ben sposa ciò che si racconta.
Sei ½

Gero Riggio – L’amore salva

Ritorna il cantautore siciliano, maturato nella voce, cresciuto nella scrittura. Qui la sua nuova produzione strizza l’occhio ad una piacevolezza radiofriendly, senza perdere una capacità di scrittura molto descrittiva. L’arrangiamento è stavolta elettronico, non originalissimo, ma funzionale.
Sei ½
Virginio – Rischiamo tutto

Sound elettronico su cui Virginio si poggia gentile, giocando di espressività e meno d’irruenza. Il risultato è un piacevole mid tempo lavorato quasi tutto in doppia linea vocale che ne potenzia la forza d’impatto, sostituendo appunto un acuto, piuttosto che un accento musicale più potente. L’unico neo è la sensazione che avrebbe avuto bisogno di essere allungata un po’, magari con un secondo inciso con liriche diverse dal primo, tali da poi garantire una doppia ripetizione finale. Regole del pop non scritte!
Sette

Flora Vona & Audio 2 – L’alfabeto

Easy rock più nelle intenzioni vocali che nella resa canzone vera e propria, che invece annaspa in un pop più solito, cosa che la voce degli Audio 2 rende ancora più evidente, perché troppo lontana per colore da sonorità più ruvide. Le due voci non si amalgamo così perfettamente come un duetto richiederebbe.
Quattro ½