PAGELLE NUOVI SINGOLI 3 novembre 2023
Piotta – Bau bau
Trovo molto carino questo pezzo nuovo del Piotta che duetta con se stesso attraverso l’intelligenza artificiale. Che il pezzo, con imperante base 80, sia funzionale e anche intelligente dal punto di vista del testo che parla di progresso e di quello verso cui fra le altre cose ci spingono. Tuttavia mi fa paura questo ingresso anche in musica dell’ i.a. Posso dire che non mi fa piacere e non ne sono contento? E poi dove finisce Tommaso uomo e dove inizia il Tommaso robot? Dove sta quella meravigliosa cosa che si chiama arte?
Senza voto
Neves 17 – Vittorio Neves
Qui addirittura si parte di spari! E poi in un pezzo che dura 2 minuti e nove secondi, circa un minuto sono imbastite con notizie da tg, interventi al microfono, spari, appunto e grida…
Ma di che stiamo a parlare? Il nulla.
Due
⭐⭐
Valelambo – Genkidama
Ma perché dobbiamo sentire una cosa del genere? Un unico ansiolitico motivo, con un arrangiamento pesante, per un testo sulle solite tematiche da quartiere difficile. Non mi viene nemmeno da scrivere ancora, perché su quest’argomento, sposato allo stile, credo d’avere detto davvero di tutto. Troppo.
Quattro =
⭐⭐⭐⭐
Oruam – Ocelot
Attenzione ad essere chiari quando si rappa, perché chiaramente la forza del rap sta nella parola e nella capacità di mettercene dentro quante più possibile risultando comprensibili. Qui tra un po’ di slang, un po’ di cadenza non tutto arriva così chiaro. Per il resto è la noia di un pezzo che non ha alcun tipo di variazione.
Quattro
⭐⭐⭐⭐
Olly – A squarciagola
Alcuni passaggi, l’inizio dell’inciso, mi hanno ricordato un po’ il pezzo famoso degli Strumbellas, l’unico che qualche anno fa ha avuto successo anche in Italia. Olly ci prova in alcune porzioni ad allontanarsi dai mai piacevoli effetti vocali usati fin qui da lui in maniera persistente e costante. Non tutto il pezzo ne è scevro, anzi, laddove gli effetti non ci sono, arrivano i cori, ma ben vengano, così dovrebbe essere. I coristi, che bella categoria oggi resa così inutile da tracce registrate che persino in concerto ne evitano la presenza. Mi hanno qui poi sorpreso alcune soluzioni musicali che non mi aspettavo, una quasi essenza folk.
A gusto mio diciamo che Olly non farebbe mezzo passo oltre il recinto delle belle speranze, però se continua a lavorare in questa direzione sarò ben felice di lasciare il cancello aperto. Attendo.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐
Follya – Ami/Odi
Troppo lavorate le voci di questo pezzo che snatura l’identità di band pop/rock, confondendola con una qualsiasi carriera di cantante giovanissimo, alle prime esperienze e troppo figlio delle mode del momento. Ed è un peccato perché il pezzo non è brutto, ha un suo tiro, una radiofonicità spiccata. Del resto i Follya, dal loro ritorno non hanno mai deluso questo tipo d’aspettativa. Devono però ricordarsi di non deludere quella di musicisti. Troppo studio ragazzi!
Cinque 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐✨
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