9 Giugno 2023
di Interviste, Recensioni
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9 Giugno 2023

Pagelle Nuovi Singoli del 9 giugno (e recuperi dalla scorsa settimana): Renga e Nek fanno gli adolescenti, per Irama e Rkomi successo assicurato!

Questa settimana ben tre brani conquistano il titolo di "Golden song"

Pagelle Nuovi singoli 9 giugno
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Pagelle nuovi singoli 9 giugno

Il Pagante – Poveri mai

Partendo da un sound a cavallo fra i 90 ed i 2000, quelli de’ Il Pagante riescono a regalare ancora una volta il loro niente adatto all’estate. E sicuramente avrà successo fidatevi! Ma come lavoro critico non si può giudicare un prodotto che è frutto tutto di suoni già sentiti su cui sopra le due voci ( perché son rimasti in due ) vengono lavorate in maniera imbarazzante. E poi “ti alzi di Lùnedi”, con l’accento cambiato, quando quello giusto ci stava bene uguale, non si può proprio sentire. E se per non essere poveri mai basta bere un Moscow Mule… stiamo davvero freschi!
Tre
⭐⭐⭐

Francesco Renga & Nek – Il solito lido

Giocano a fare i simpatici, quali poi effettivamente sono i due ragazzacci cresciuti del pop italiano. Tuttavia il brano è forse un filo troppo leggero per le loro storie musicali e con un inciso che che li trasforma quasi in due post adolescenti… ma con le rughe. Finale poi di citazione per i film di Vanzina e la caduta di stile tipica di quel cinema. Non è che non lo facciamo tutti eh, di guardare i fondoschiena, ma diciamo che ad una certa si evita di dirlo. Un po’ poco come brano, un po’ troppo per loro.
Quattro
⭐⭐⭐⭐

Mirko Bianca – Parole al vento

Nulla di nuovo dal punto di vista musicale. Anche la melodia ricorda diverse cose già sentite, tanto che riesci a seguirla perché le evoluzioni sono piuttosto prevedibili. L’inciso resta musicalmente troppo uguale alle strofe, senza fornire quel cambio che chiama attenzione. Tenendo poi l’arrangiamento spostato su un dance/clubbing, avrei potenziato i bassi, che invece resta troppo nel mezzo. Rimane solo una generale orecchiabilità.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Olly – Tutto con te

Il nuovo singolo del giovane artista approdato a Sanremo quest’anno, sembra proprio un follow up del brano proposto al festival, passato però al setaccio di una produzione dance anni 2000. Il testo è specchio dei suoi anni verdi e giusto quindi per lui. La durata come malattia di questi anni è decisamente breve, lasciando il pezzo tronco dopo il secondo inciso; che poi qui, per esteso, è lasciato nella parte da leone alla musica. Olly ha personalità ma deve stare attento a non ripetersi.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐

Gianni Bismark – Non dirmi no

Troppo pesanti le cadenze di tutte le frasi delle strofe; creano letteralmente un appesantimento su un sound che invece ha una piacevole matrice 60’s, compresa quella leggerezza dei brani estivi del periodo. L’inciso si libera della zavorra o per lo meno l’articola attaccandola melodicamente con il passaggio successivo, sfruttando anche eco e base. Potrebbe comunque funzionare, soprattutto se appoggiato mediaticamente su un video azzeccato.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Collage – Rinasco

Redivivi dagli anni 70 e per un po’ pure 80, i Collage tornano con un pezzo che ha il merito di non scimmiottare le loro cose di quegli anni, ma provando a proporsi come nuovi. Il brano è molto suonato, anche se le strofe con la chitarra funkeggiata a fare da base trainante dell’arrangiamento, appaiono più forti di un inciso che sembra strappato ad un pezzo dei Modà senza però la forza propulsiva di Kekko Silvestre. Tuttavia il restart è comunque apprezzabile per il piglio nuovo, come si diceva, che la band si è concessa.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Madame – Aranciata

Si sente moltissimo la produzione di Michelangelo dietro questo pezzo nuovo di Francesca, che non riesce a togliere l’ombra di Blanco da questo pezzo, pur se di Blanco in realtà non c’è traccia. Anche lo special, interpretato con un accenno di falsetto, fa tantissimo parte del mood dell’artista lombardo. Detto questo il pezzo scorre via piacevolmente; è gradevole e non da ultimo particolarmente canticchiabile e ricordabile. Anche la produzione è curata, solo che, anche a secondo e terzo ascolto, non va via quella sensazione di stare ascoltando una nuova cosa di Blanco.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Tony Effe & Emma – Taxi sulla luna

Altra collaborazione in quest’estate musicalmente fatta di strani accoppiamenti. Il brano sembra giovato in sottrazione dal punto di vista vocale, lasciando che sia la musica, il sound cupo a farla da padrone. Se Tony in questo mood fa se stesso, la cantautrice salentina, sempre invece grande protagonista vocale della sua musica, tiene per se l’inciso adattandosi però ad un’interpretazione più sviluppata in larghezza che in lunghezza. Non immediatissima come altre cose che girano ma potrebbe avere il suo percorso.
Sei +
⭐⭐⭐⭐⭐⭐+

Gero Riggio – Etere

Ambientazione sonora tipica degli anni 70, fra Love Unlimited Orchestra nella base e aperture d’inciso tutte melodicamente italiane. Suona familiare nei suoni chiaramente, meno nella voce che ha bisogno ancora di conoscere un ritorno radio importante. Ciò non vieta all’artista siciliano di sperimentare e sperimentarsi, arrivando sempre diverso brano dopo brano. Qui è comunque sicuramente meno incisivo che nella precedente ballata, ma credo che tutto sommato, essendo in estate sia pure giusto così.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Tropea – La versione migliore

La band rivelatasi durante l’ultima edizione di X Factor si produce in un nuovo singolo che congiunge più mondi, tutti provenienti dagli anni 80. Se da una parte c’è c’è un andamento rock che ricorda fra l’altro cose di inizio di quel decennio, dall’altro arrivano suoni synth ad impreziosire, chiaramente proprio legati a quegli anni, nati allora. Anche il cantato, talvolta morbido e pulito, altre più tendente al glam rock, colora ancora di più di stroboscopio il tutto. Il pezzo è sufficientemente carico ed esplicativo del loro mondo artistico, di alcuni punti di riferimento. Forse manca di quel gancio che lo renda una hit al primo ascolto, ma potrebbe funzionare.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐

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