Nuova settimana di uscite singoli in radio e nuovo giro delle pagelle del nostro Fabio Fiume. Dai TheGiornalisti a Osvaldo Supino, da Angela Baraldi ai Decibel.
Vi ricordiamo che le votazioni espresse al termine della minirecensione sono relative alla carriera dell’artista in questione e non sono da intendere come paragone tra brani di artisti diversi.
I voti inoltre non rappresentano il parere di tutta la redazione di All Music Italia ma di Fabio Fiume, autore dell’articolo.
88 Folli – Accettami
Musicalmente mischiano richiami folk di varie provenienze mettendo poi la marcia nell’inciso verso l’Irlanda ed i suoi suoni. Se la scelta stilistica può avere il suo perché, per il brano giusto per emergere non è sufficiente la coralità e resta ancora tanto da fare.
Quattro ½
Matteo Angeletti – Vertigine
Pop song con base centrata che però si avvale di un testo davvero pruriginoso, con frasi tipo:”sapore di pelle, scende giù dalle stelle , sole caldo che asciuga, pioggia fredda che bagna”. Possibile che non si poteva far meglio?
Quattro=
Angela Baraldi – Tornano sempre
E torna anche lei, che sparisce per periodi lunghi e poi quando te ne stai dimenticando ecco una zampata. Il brano che la riporta sulle scene è di forte ispirazione, fuori da logiche radiofoniche che però potrebbero sorprendere come a volte fanno, scegliendo progetti fuori dal coro. E questo lo meriterebbe.
Sette ½
Paolo Benvegnù – Se questo sono io
Ballad di maniera che rivela sentimento e proprietà di scrittura ma che trova solo nell’arrangiamento finale, grazie all’ingresso di fiati elettronici, il particolare per uscire da ciò che esattamente ti aspetti dalla scrittura di Paolo.
Sei+
Decibel – My my generation
Una reunion inaspettata che tanti fans della prima ora speravano. Ruggeri ha sperimentato tanto nella sua carriera, ma i suoni elettro/new wave avuti con i Decibel non li aveva mai ripresi. Lo fa adesso ed il lavoro ha il potere di non apparire figlio di un tempo che non c’è più ma di ancorarsi bene ai giorni nostri.
Sette
Jasmine Furlotti – Sabato sera
A quindici anni va bene raccontare gli approcci con le prime uscite di sabato sera, ma la cosa che mi viene da chiedere è se una ragazza sempre di quindici anni ascolti questo tipo di musica! Qui siamo nella muffa.
Quattro
Sandro Giacobbe – Hot blues
Si reinventa Giacobbe con un blues da lui scritto ed arrangiato ma… non cantato. In realtà si tratta proprio solo di musica, fatta bene e con un video a supporto molto hot in cui lui compare solo nel frangente finale. Potrebbe sembrare un semplice esercizio di stile, ma chi se lo aspetta da Giacobbe questo stile? Ovviamente si muove fuori circuito.
Sette
Fabio Greca – Il principio attivo
Easy pop a base di chitarra che non regala appetiti nuovi e si svilisce con frasi come “Il principio attivo, farmaco intuitivo sei per me” o “Senza te mi si blocca anche il cuore” non meritano commento.
Tre
Nearco – La nostra soluzione
Insieme di già sentiti che cerca di far fruire assieme un leggero rappato con un inciso pop e poi aperture dance. Il risultato è un brano di compagnia, ma che non strappa motivi per validi per tirarlo fuori dal limbo delle tante proposte inutili.
Quattro
Orfeo – Perché divento un eroe come voi
Non è ancora arrivato al vero successo Paolo Simoni ed ecco che vocalmente arriva il suo clone che però, incredibilmente, regala in un colpo solo un brano che è migliore di tutti quelli cantati da Simoni. Perché si tratta di un brano che oltre ad avere uno stile ha anche una radiofonicità che spesso non è riscontrabile nella pseudo matrice.
Sei ½
Amedeo Pesce – Il girasole
Midtempo che potrebbe sembrare riuscito nell’insieme canzone ma che ha nel testo delle incongruenze; sembra infatti che si parli di una relazione in cui il nostro deve guadagnare ancora la sua fiducia ed invece all’improvviso dice una cosa come :”io mi sollevo la lampo”… mi pare siamo andati ben oltre la fiducia no?
Cinque
Osvaldo Supino – Nothing is the same
Che Supino abbia trovato la canzone giusta per l’esplosione? E’ tanto che i suoi pezzi vincono sul web ma le radio continuano ad ignorare il fenomeno. Nel pezzo in questione c’è il ritmo come sempre, ma anche un inciso memorizzabile e cantabile dalle masse, accoppiato a strofe tirate più in basso del solito come tonalità ed interessanti come arrangiamento.
Sette+
Statale 107bis – Muri muti
Sapori retrò espressi con padronanza e cura di particolari. I Fiati reggono una canzone “sfiziosa” che difficilmente sfonderà i muri dell’airplay radiofonico ( eh si che quelli sono muti per davvero! ), ma che funziona a prescindere. L’intenzione vocale ricorda il primo Sergio Caputo.
Sei ½
TheGiornalisti – Sold out
C’è uno strano connubio di sensazioni in questa proposta dei TheGiornalisti, tra le piacevoli presenze dell’ultimo periodo. Ci sono gli inglesi Keane ( come in tutto il disco del resto ) e qui c’è anche tanto Grignani prima maniera ( che già era il Vasco anni 80 ) nel cantato e nella melodia. Il brano è comunque risolto, senza che si possa gridare ad altro oltre che una sensazione.
Sei ½