Anna Tatangelo Anna zero recensione a cura di Fabio Fiume.
Partiamo subito da un presupposto: questo disco nuovo della Tatangelo ha tutte le prerogative per farsi bocciare in maniera inappellabile a mio giudizio.
In base infatti a ciò che sono solito scrivere su un certo tipo di lavori, i nei sono tutti ben visibili: canzoni modaiole, che non hanno uno strumento che sia uno nell’arrangiamento, corte che nemmeno il tempo di assaporarne il senso, accenti più di una volta sbagliati a violentare la nostra bellissima lingua. Ed invece?
Ed invece proprio no! La Tatangelo mette a segno con questo Anna zero, a mio avviso, il disco migliore della sua carriera; un lavoro centrato, voluto, in cui appare libera ( come titolo di qualche disco fa, non così veritiero però nei fatti ), in cui canta dei testi cuciti addosso su di lei, che poco concedono alla nostra melodia, ma che tanto invece le permetto le modulazioni black verso cui, da sempre, propende e che aveva finora solo abbozzato.
Si, le canzoni di Anna zero sono piccoline come bubble gum, con la maggior parte di esse inferiore ai tre primi di lunghezza; eppure nessuna di esse lascia arrivare un senso di incompletezza. Tutte sembrano esaustive del concetto di cui sono portatrici.
Se qualche accento sbagliato, qui e li, proprio non glielo perdono, passo sopra al fatto che si tratti tutto di un lavoro in studio, perché penso che nella scelta musicale ci possa stare; se ascolto uno qualsiasi degli ultimi dischi di Mariah Carey o Jennifer Lopez, quanti strumenti ci trovo? Almeno Anna canta meglio della Lopez e sicuramente meglio dell’ultima Carey e su questo dubbio non c’è. Anzi.
In tanti anni di carriera, ormai prossima alle due decadi, fra tante critiche, più o meno giuste, in quanti si sono sprecati a sottolineare quanto fosse brava la figlia del ciambellano di Sora, cosa per altro usata sempre come se fosse qualcosa di cui vergognarsi?
Non ne ho memoria ed allora lo dico io: Caxxo se è brava la Tatangelo, mi si passi il francesismo! Anna è intonatissima e nelle sue tantissime prove live pubbliche non si ha ricordo di una stecca, di un fuori tempo. Eppure sottolineare la cosa forse avrebbe fatto meno click delle sue sopracciglia, della tetta più o meno in vista, della canzone troppo “d’alessiana”, o del trucco pesante e adulto.
Anna Tatangelo Anna zero recensione
Di tutto questo ad esempio Anna canta nella title track, sinuosa ballata r’n’b prodotta da Emis Killa, che ha quei colori del chi ormai ha fatto corazza e che adesso guarda in faccia al ricordo di quanto abbia sofferto delle parole cattive che non tenevano conto di muoversi attorno ad una ragazzina.
Non Mi Tocca è un gradevole up tempo di equilibri mentali in cui la nostra si sente finalmente anche di poter guidare i giochi e si contrappone ad Appartamento in cui invece è evidente l’esigenza di mettere un punto ad una relazione in cui non ci si ascolta più. E poco importa se possono essere evidenti i richiami alla vita personale, non m’interessa. Quel che mi arriva è il sincero e credibile racconto che è quello che un’interprete deve farmi arrivare e dovrebbe arrivare a tutti.
Anche in Se , convincente ballata che potrebbe fare da collante fra la Anna che fu e quella che è, si racconta di come forse sarebbe stato meglio “pensare al presente che al per sempre” mentre in Menomale si gioca intelligentemente con la doppia valenza della parola congiunta oppure separata, “Menomale che mi fa meno male”, per intenderci.
Se Guapo, assieme alla rivelazione Geolier, aveva svelato in anteprima il sentiero urban preso da Anna, Serenata, l’attuale singolo con ritmiche alla Darkchild, scaccia via la fitta nebbia che poteva palesarsi lungo il cammino, confermando la credibilità e la padronanza nello stile.
Completano il tutto i feat con Gemitaiz e le sue “st” che diventano “sd”, le sue “s” che diventano “z” e cosi via, Martina May in Come Mai che farebbe invidia alla track list di un album di Baby K e Beba che invece interviene in Sangria con quei sentori latini che hanno la sapienza di restare tali, senza cadere nel atteso momento estate che certe volte sembra un dazio da pagare.
Annazero è quindi un lavoro che ha il coraggio di non abbozzare, ma di individuare, prendere la mira e sparare. Il centro se è preso lo potrà decidere solo il pubblico però. Come critico il mio compito è però quello di far capire quali colori avesse il bersaglio e di rinnovare un brava all’artista che ha usato tinte nitide, colori netti con cui lasciar emergere il suo talento cristallino.
Poi se volete parlare di look, tette, trucco e privacy, potete pure continuare; adesso si, tanto Anna ha fatto davvero ciò che voleva e può mandarvi a benedire!
Tracklist
- Appartamento (prod. Frenetik & Orang3)
- Sangria (feat. Beba) (prod. Danti)
- Non mi tocca (prod. Danti)
- Serenata (prod. Dat Boi Dee)
- Menomale (prod. Livio Cori)
- Se (prod. Mago del Blocco)
- Come mai (feat. Martina May) (prod. Mixer T e PK)
- Fra me e te (feat. Gemitaiz) (prod. Mixer T)
- Guapo (feat. Geolier) (prod. Dat Boi Dee)
- Anna zero (prod. Emis Killa)
BRANI MIGLIORI: Anna Zero; Non Mi Tocca, Se, Menomale
VOTO: Sette ½