Emma Fortuna recensione.
“Più dite male, più mi va bene”… è questa frase ripetuta più volte nella title track Fortuna, che apre tra l’altro il nuovo album, il leitmotiv del ritorno sulle scene della combattente Emma.
Prossima ai 10 anni di carriera, la trentacinquenne voce salentina avrebbe potuto, visti anche i recenti fatti di salute, concedersi un comodissimo Best Of; di hits ne ha certo da riempirci un doppio album e proprio da qualche mese si è aggiunta alla lista Io Sono Bella, il brano scritto per lei dal suo mito Vasco, assieme al fido Curreri e ai giovani, ma sempre più luccicanti, Romitelli e Pulli.
Ma le pause non fanno per Emma che, messo a tacere ancora una volta lo sgradito ospite, ha pensato che quel lavoro, che si era “segretamente” andata a modellare in America, meritava di avere una sua vita, ora, adesso.
E Fortuna di venire al mondo lo meritava proprio; con esso Emma ci mostra ancora una volta quale essere complesso può essere una donna, troppo per noi poveri maschi sempliciotti e con la mente in grado di mettere assieme al massimo due concetti per volta che al terzo già s’accende l’allarme.
Emma è qui potente come spesso si è proposta, ma poi pure sinuosa, giocosa, e mai come prima danzereccia ma senza seguire le moda ma provando a farla.
Per riuscirci non solo si è avvalsa di moltissime penne importanti, ma ha provato, ancora una volta, anche a stanarne di nuove ed interessanti e non da ultimo a metterci del proprio, qui in tre delle quattordici tracce.
La produzione è mista ( Elisa, Luca Mattioni, Frenetik & Orange ndr ) anche se la parte da leone la gioca Dardust, capace di trasformare in oro tutto ciò che luccica e che con la materia prima messa a disposizione dalla bionda artista di certo ha avuto il compito più facile.
Sa di fresco il regalo di Franco126 , tra gli altri, che è quella Stupida Allegria, che mette assieme un arrangiamento a metà tra il pop e lo stornello e ben bilancia l’allegria del titolo con la malinconia che spesso è cemento anche per i rapporti più logorati.
Tra gli autori c’è pure Elisa che, assieme a Davide Petrella, si è fatta venire in mente una nuova pelle per l’amica, compagna di giochi anche in quel di Amici, con quella Mascara dove si riconoscono pure dei suoi interventi vocali per un risultato che voleva essere divertente e divertito ed arriva esattamente come è stato pensato.
E’ ballata elettronica piena d’atmosfera Alibi dove basterebbe “Un bacio lungo tutta la notte” per non avere più nulla da spiegare, che si guadagna spazio tra altre che risultano più Emma’s style e cioè I Grandi Progetti dove il messaggio importante è provare ad essere quel che davvero vogliamo essere, come promessa, come migliore intenzione per camminare insieme, mentre la vita e le aspettative sono in Luci Blu un “Orizzonte appeso come un quadro sopra al letto”, in cui c’è da imparare a fare felice l’altro, perché stare assieme alla fine è questo.
In Basti Solo Tu è magica la combinazione tra la sua voce e la composizione di Antonio Maggio e Amara dove delicatezza di parole belle, che graffiano l’animo e le speranze, si amalgamo con una potenza interpretativa di chi probabilmente quei graffi ce li ha dentro e ne sente la presenza.
C’è piano pieno di pathos e orchestra che poi porta il lavoro alla chiusura in A Mano Disarmata dove “voglio crederci ancora, ma non ho il coraggio per tenerti stretto e non ti fermerò…”
Dardust è dietro anche a Quando L’Amore Finisce dove la nostra non invidia nulla, anzi fa lo scalpo a produzioni internazionali similari, alla Petite Meller per intenderci.
I suoni sono originali, così come in Succede Che dove sono tenute sì in ostaggio atmosfere degli 80, ma esse sono passate al setaccio e poi arricchite con modernità ritmiche a sostegno della voce piena della nostra.
E’ sano e molto suonato il pop di Manifesto mentre gioca più d’ipnotico Dimmelo Veramente, firmato tra gli altri dalla stessa Emma che, se avesse giocato meno di potenza e più di falsetti particolarmente potenti, avrebbe potuto trasformare la bella Corri, firmata da Daniele Magro in un pezzo che non avrebbe sfigurato nella discografia di Kate Bush.
Con questo Fortuna Emma si è definitivamente trasformata nella reginetta del nostro pop contemporaneo e darle quel posto non è esagerazione; il suo trono poggia su una credibilità reale in qualunque cosa faccia.
Puoi tendere la mano, toccarla e percepire che è vera… e che sa di buono. Ecco! Emma è attualissima come un asettico panificio di città dove ti pesi ciò che prendi su bilance spaziali, eppur profuma ancora di quei vecchi forni a legna dove la vecchietta del paese impastava dalle prime ore dell’alba ed il cui odore lo riconoscevi da lontano.
BRANI MIGLIORI: Non siate pigri, ascoltate tutto!
VOTO: Otto ½
EMMA FORTUNA TRACKLIST
1 – Fortuna
2 – Io sono bella
3 – Stupida Allegria
4 – Luci Blu
5 – Quando l’amore finisce
6 – Alibi
7 – Mascara
8 – I grandi progetti
9 – Manifesto
10 – Succede che
11 – Dimmelo veramente
12 – Corri
13 – Basti solo tu
14 – A mano disarmata
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