Non è mai stato un problema per Fiorella Mannoia mettere assieme una squadra di autori di primo rango per le tracklist dei suoi album, che quasi ci si chiede se non facciano a gara loro per avere il privilegio di essere cantati, ma soprattutto interpretati, dalla rossa romana per cui ogni parola ha un peso specifico, ogni frase è una fotografia che hai vissuto, vivi o sai che vivrai.
E di più Fiorella non si è mai limitata ai grandi nomi, ma ha sempre dato spazio anche ai più talentosi giovani; ed anche in questo Personale al fianco di nomi come Fossati, Barbarossa, Bungaro, Cheope, Zibba, Chiodo, troviamo tutti quelli che si sono già distinti in percorsi recenti come Federica Abbate, Daniele Magro, Giulia Anania, Amara e pure qualche nome non così frequente come Rakele, Maria Luisa De Prisco e Antonio Carluccio.
Tutte le penne sono però lette in musica con la stessa dovizia ai particolari e tutto diventa estremamente personale, ( mi si perdoni il gioco di parole ) tutto sembra un disco della Mannoia, un Mannoia d.o.c.
E’ pop elettronica, tendente alla dance ne’ Il Senso in cui “non ha senso amare se non ce lo diciamo” e diventa rarefatta ed elegante in Riparare dove canta “copriti… che si vede troppo il cuore”. E poi si gioca tra jazz e tango per Penelope che, come storia rispetti, aspetta perenne il ritorno, truccandosi gli occhi. Perché in Personale, Fiorella Mannoia torna a cantare l’amore e lo fa affrontandolo in tutte le sue angolazioni: è amica consigliera in Resistenza, donna consapevole di qualcosa che si è rotto, non scevra del dolore di capire che si è dato tutto per scontato, in Smettiamo Subito, resa epica da un arrangiamento orchestrale che fa tanto ballad scritta da Dianne Warren ed invece è firmata Daniele Magro, che, sono pronto però a scommettere, essere innamorato della songwriters statunitense. “C’è sempre qualcuno che sembra più felice di te” eppure “c’è sempre qualcuno che ti vuole bene davvero, c’è sempre qualcuno, siamo la vita degli altri, siamo la vita d’ognuno” è invece un grido d’amore alla vita, alla capacità di non circoscrivere sempre tutto a noi stessi; esistono gli altri, esiste un mondo che ci osserva si racconta in Anna siamo tutti quanti.
E si grida in Carillon anche che l’amore non è quello che ci fa male, mentre è quello che comincia in silenzio di L’Amore E’ Sorprendente, elegante come è da sempre la scrittura di Bungaro. Poi ci si rende conto che è più il tempo che hai alle spalle di quello che ti resta davanti in Imparare Ad Essere Una Donna e ci si domanda di “chi ha torto e chi ha ragione quando un bambino muore”? tra le tante domande della splendida Il Peso Del Coraggio, primo singolo da questa nuova avventura Personale di Fiorella, talmente tanto che la nostra si toglie anche gli sfizi di tornare ad incidere in napoletano e poi in romano. Per questa ultima possibilità ci ha pensato l’amico Luca Barbarossa, folgorato da qualche anno dalla possibilità d’esprimersi in dialetto e che qui ha regalato L’Amore al Potere, serafica e teatrale disamina sui se che potrebbero cambiare il mondo, mentre per la lingua partenopea, che Fiorella padroneggia con sicurezza, ci si affida al non noto Antonio Carluccio ( che qui duetta pure ) e si percorrono strade toste con le Creature che fanno tanto Gomorra ed i suoi mondi borderline.
A parte quindi queste due tracce finali, chi acquista Personale sa esattamente cosa trova: non ci sono sorprese ma un disco che calza alla sua interprete come una scarpa di quella marca nota per farle particolarmente comode; niente tacchi alti, niente peripezie sui trampoli, ma sane suole riposanti, di quelle che non ti faranno venire certo calli, duroni o vene varicose. D’altronde Fiorella non ha bisogno di stupire ma di spiegare e farsi capire ed in questo è senz’altro maestra.
BRANI MIGLIORI: Il Peso Del Coraggio, Penelope, Carillon
VOTO: 7/10
TRACKLIST
- Il Peso del coraggio
- Imparare ad essere una donna
- Riparare
- Smettiamo subito
- L’Amore è sorprendente
- Il Senso
- Un Pezzo di pane
- Penelope
- Resistenza
- Anna siamo tutti quanti
- Carillon
- L’Amore al potere
- Creature feat. Antonio Carluccio
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