24 Aprile 2023
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24 Aprile 2023

Riflessivo, incazzato e audace allo stesso tempo… con “Cani sciolti” Francesca Michielin presenta il suo miglior disco

Francesca Michielin Cani sciolti copertina
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Recensione di Cani sciolti di Francesca Michielin a cura di Simone Caprioli.

La laurea al conservatorio in canto jazz, la direzione d’orchestra per Ogni volta è così di Emma al Festival di Sanremo 2022, un romanzo (“Il cuore è un organo”), un podcast di successo (“Maschiacci”), la conduzione di X Factor 2022: in ordine sparso, sono solo alcuni dei traguardi messi a segno da una Wonder Francesca Michielin nel corso degli ultimi tre anni, quelli che ci hanno separato dalla pubblicazione del suo ultimo lavoro discografico Feat – Stato di natura a questo nuovo album.

La Michielin apre il suo 2023 col botto, ovvero un album intitolato Cani sciolti, fuori dal 24 febbraio scorso per RCA Records/Sony Music Italy, progetto che la vede curare in prima persona ogni particolare, dalla produzione all’artwork, e che segna inevitabilmente uno spartiacque nella sua produzione.

Francesca michielin cani sciolti recensione

Cani sciolti è un album pieno di immagini che rimandano alla natura in ogni sua forma e ad una dimensione umana più sostenibile: il fiume, i salici, un bosco, i sàlgari ed il profumo di Verbena si intrecciano in una narrazione vivida dei luoghi in cui il progetto è stato concepito e sviluppato.

Francesca Michielin appare matura, consapevole ed onesta come mai prima; non più giovane promessa del pop italico al femminile, ma splendida realtà di un cantautorato sempre più scarno di personaggi di riferimento.

L’album si apre con l’intro di Carmen, una vera e propria dichiarazione d’amore e d’intenti (“Io non voglio compiacervi, voglio infliggervi i miei versi”), dal testo che non lascia spazio ad interpretazioni e rimanda immediatamente alla Musa che ha ispirato questo brano, nato da uno scambio epistolare tra Francesca e Carmen Consoli, tra i primi (e rarissimi) “cani sciolti” della musica italiana.

Un bosco, il brano che ha anticipato a livello promozionale il progetto, attinge senza nascondersi da atmosfere melodiche e riferimenti presi in prestito da quell’immaginario pop d’inizio millennio tanto caro alla Michielin, che racconta le difficoltà del “sentire un posto casa” nell’eterno conflitto tra metropoli e provincia. Lo stesso dualismo torna prepotente anche nella delicatezza di Piccola città, brano scritto a quattro mani con Vasco Brondi e che, senza filtri, racconta la decisione di Francesca di tornare a vivere nella sua Bassano del Grappa, dimensione naturale di chi come lei è “nata in un fiume”.

Cani sciolti spazia con naturalezza dalle atmosfere morbide e disincantate di Quello che ancora non c’è (che ricorda molto la Francesca intensa di 2640, senza alcuna sovrastruttura), al piglio quasi metal che caratterizza l’intro di Occhi grandi grandi, racconto a tinte vivide del disagio dell’incomunicabilità: “lo so che mi guardavi anche tu ma non mi hai detto mai come ti chiami?

Passa poi con straordinaria nonchalance a un brano sulla contaminazione culturale, e più in generale sul senso di inclusività che fatica a farsi spazio nella nostra quotidianità (Ghetto perfetto).

Padova può ucciderti più di Milano, power ballad tra gli episodi più riusciti di tutto l’album, affronta il tema della vivibilità cittadina afflitta talvolta da un provincialismo ipocrita: “Perché dici in giro che siamo tutti uguali, se poi voti i razzisti ai consigli comunali?” Una “croce” che può soffocare, sì, ma che non scoraggia: “Io resisto, e resto qua”.

Francesca Michielin firma il suo disco più autentico ed interessante, riflessivo ed incazzato nel contempo: audace quanto basta per ignorare le tendenze del momento senza paura di suonare “lento”, ma al contrario risultare potente per il coraggio di raccontare qualcosa di diverso e singolare in un tempo di “assuefazione” e ridondanza, che è riuscito a regalarci quegli spunti intelligenti che sono solo di chi ha ancora qualcosa da dire attraverso la musica.

BRANI MIGLIORI: Padova può ucciderti più di Milano – Un Bosco – Occhi grandi grandi
VOTO: 8 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Francesca Michielin Cani Sciolti tracklist

Ecco a seguire i titoli delle canzoni che saranno contenuti nel nuovo album:

  1. occhi grandi grandi
  2. un bosco
  3. padova può ucciderti più di milano
  4. ghetto perfetto
  5. quello che ancora non c’è
  6. piccola città
  7. bonsoir
  8. verbena
  9. carmen
  10. non sono io la tua solitudine
  11. claudia
  12. d. punto