Levante Opera futura recensione dell’album a cura di Umberto Salvato.
“Io non voglio cancellare il mio passato, perché nel bene o nel male mi ha reso quello che sono oggi. Anzi ringrazio chi mi ha fatto scoprire l’amore e il dolore, chi mi ha amato e usato, chi mi ha detto ti voglio bene credendoci e chi invece l’ha fatto solo per i suoi sporchi comodi. Io ringrazio me stesso per aver trovato sempre la foza di rialzarmi e andare avanti, sempre.”
Oscar Wilde
Levante torna dopo tre anni dall’uscita del suo ultimo album e lo fa partecipando al Festival di Sanremo 2023 con la canzone VIVO, che già dal primo ascolto si percepiva sarebbe stato difficile toglierci quella parole dalla testa. Se la canzone conosciuta in gara ci racconta il difficile tema della depressione post-partum vissuta dall’artista, tra stati d’animo perennemente contrapposti, il suo nuovo progetto discografico disegna una vera e propria rinascita, fatta di scoperte e di nuove consapevolezza.
Partiamo dal principio. INVINCIBILE è il brano di apertura. Una canzone potentissima che ad un orecchio attento farà tornare alla memoria le melodie di chiusura di Magmamemoria, la sua opera precendente. Invincibile ha gli stessi accordi di Arcano 13, solo di un’ottava più bassi e con i bpm più veloci. Un po’ come iniziare con la frase “Dove eravamo rimasti…“. Arcano 13 chiudeva il passato, Invincibile apre questo nuovo capitolo.
Sull’onda di ciò che è stato ed ha prodotto, troviamo METRO e MATER. La prima che sembra essere il perfetto continuo della sua Ciao per sempre, la seconda invece ci catapulta dritti-dritti nel suo Manuale distruzione, primo album in studio della cantautrice.
Tra la voglia di voler continuare ciò che è stato e il desiderio di scriverne nuove sfaccettature si integrano quelli che definirei le ‘canzoni di impegno’.
Sorprendono il suo esporsi attraverso l’arte con FA MALE QUI che appare come una risposta diretta alla politica e anche la critica sociale per i giorni di delirio che viviamo contenuta in CAPITALE, MIO CAPITALE.
Ha voglia di divertirsi Claudia e la dimostra tutta in LEGGERE, canzone prodotta con un bridge che alleggerisce tutte le pesantezze della vita e ti fa ballare, come la sua ballerina.
Bisogna però ora dare spazio alle epifanie di questo progetto discografico. C’è ALMA FUTURA che è una dedica alla figlia. Ad ogni acolto ti fa pensare quanto sia fortunata ad avere una mamma come lei. Se in quest’ultima vorremmo tutti un po’ essere la piccola Alma, in IRIDE BLU E CUORE LIQUIDO abbiamo un solo pensiero costante: Vogliamo qualcuno che ci ami come Pietro ama Claudia/Levante. Una canzone che è una luce, un dono. La speranza che qualcuno sappia amarci nonostante i nostri spettri interiori.
Ho lasciato per ultima MI MANCHI, perché per me la più bella di tutto l’album. Qui sarà davvero difficile che le lacrime non creino un solco sulle guance. Chi conosce la discografia di Levante sa che le canzoni per suo padre sono sempre le più struggenti.
“Nessuna risposta è già la risposta che è tardi“, un “mi manchi” che non potrà mai ricevere una risposta. In queste note troviamo il nido e gli anni caratterizzati da voli pindarici, nonché da limoni che fioriscono: la sua infanzia in Sicilia e gli anni in cui ha fatto di tutto per non pensare a ciò che aveva dentro.
In conclusione OPERA FUTURA sembra essere il suo album migliore ad oggi. Un progetto fatto di testi magistrali e produzioni eccezionali. Il sound invece è l’unione di tutti i suoi album precedenti. Alcune canzoni sembrano uscite da Magmamemoria e Abbi cura di te, ma più mature. Un crescendo che ti prende allo stomaco, forse perché così introspettivo ma anche così carnale.
Opera Futura, a mio avviso, conferma Levante come una tra le migliori cantautrici italiane che grazie alla sua ‘Opera’ ci insegna che per un nuovo inizio bisogna partire dalla fine.
BRANI MIGLIORI: Vivo – Mi manchi
VOTO: 8 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Levante opera futura tracklist
- Invincibile
- Vivo
- Mi manchi
- Fa male qui
- Metro
- Leggera
- Alma Futura
- Capitale mio Capitale
- Mater
- Iride blu e Cuore liquido