Parlare del nuovo album di Lorenzo Cherubini, dai più noto come Jovanotti, dopo che si è già scritto dei suoi due precedenti dischi di inediti, Safari ed Ora, trovandoli praticamente perfetti, e farlo soprattutto quando lo si trova altrettanto perfetto, è più complicato di quanto non si possa immaginare. Persino una persona come il sottoscritto, che fa delle parole scritte la sua miglior espressione, viene messa in difficoltà. Come non ripetersi, come avere un barlume di originalità anche per raccontare di questo Lorenzo 2015 CC? Certo, potrei scrivervi del grandissimo ritmo di un brano come Musica e non solo, potrei in tal senso allargarmi a Tutto acceso, la già famosa Sabato, la straripante ed allegra E’la scienza, bellezza!; potrei dirvi della veemenza evocativa da brivido di Le storie vere, del sapore quasi circense di Caravan story, del racconto di una figlia che si apre al mondo di Libera o del candidato a singolo per estate L’estate addosso. Ma ho scritto e cancellato tanto, diverse volte; righe che mi sembravano quasi appiattire la bellezza del lavoro, tra la bellezza tecnicismi che però possono capire solo in pochi riconducendolo a qualcosa di già detto magari da altri.
Ho così deciso di descrivere questo disco mediante tutte le sensazioni che personalmente mi da: Lorenzo 2015 CC è fantasia di sognatore e riflessione di intellettuale, espressione di felicità colorata e di sentimento doloroso che non perde la speranza. E’ l’alba a cui aprire le finestre e lume da accendere quando non riesci a dormire la notte, il libro cattura attenzione che attutisce la solitudini e la voglia di fare festa, circondato da facce amiche. Esplorazione del mondo che ti circonda e le personali briciole che gli rubi, da portare nel tuo privato. E’ la cara e storica canzone d’autore d’ispirazione genovese che fa l’amore con le più articolate ed innovative basi.
Lorenzo 2015 CC è la nota che non t’importa di sentire perfetta, perché nessuna potrebbe suonare ed arrivarti meglio di così, è la sabbia che non ti sembrerebbe vivibile se non fosse bagnata dal mare che sale, è la faccia non risparmiata dal tempo che passa che non riesce a farti paura perché sei sicuro di ciò che sei. E’ il cercare gli occhi dell’altro, sperando di leggerci un racconto ed il non nascondere i propri. E’ il proprio recinto che apre le porte agli altri, basta che poi sappiano trovare il modo di andar via quando si ha bisogno di ritrovar se stessi.
Lorenzo 2015 CC è il dancefloor più pazzesco del mondo, dove però sai che c’è una mattonella dove concedersi ancora un lento, è il gel che tieni per sicurezza nell’armadietto, anche se sai che ti basterà passare disordinatamente la mano tra i capelli per star bene, il buco della serratura da cui non sbirci, perché la porta puoi aprirla e goderti lo spettacolo. Lorenzo 2015 CC per chi vi scrive è questo e forse non sarà professionale rapportare al privato un disco che invece è per tutti; forse qualcuno penserà che non gliene frega nulla di cosa ne penso io come persona e non come giornalista. A costoro però dico di ascoltare l’album e se anche solo una di queste sensazioni vi prende all’improvviso, allora avrò avuto ragione, avrò vinto, come Lorenzo.
CANZONI MIGLIORI: Musica – Le Storie vere
VOTO: 9 e 1/2