Cesare Cremonini Possibili scenari e la sua crescita inarrestabile…
Da quando ha iniziato la carriera solista Cesare non hai mai smesso di crescere artisticamente, provando da solo a sparigliare le carte, le sicurezze che arrivavano da successi concreti, dalla critica sempre dalla sua parte e le vendite che, seppur non di primissima fascia, non deludevano mai le aspettative. Chiunque potrebbe dire, come giocando a sette e mezzo: “sto bene”, ma non Cesare; a lui avere un punteggio medio alto tra le mani non va bene, vuole sfidare il banco, ed anche con questo Possibili Scenari, il nuovo album, accade che aveva ragione lui. Ha pescato la matta per la posta piena, costringendo il banco a sballare.
Già Poetica, il brano a cui ha dato il compito di anticipare il lavoro, si distingue senza troppa difficoltà dalla massa; si tratta di un pezzo fortemente ispirato, una piccola suite in divenire in cui l’atmosfera è quella di un tempo, quando i dischi si facevano cercando cosa desse soddisfazione prima a se stessi, al proprio senso artistico e dopo, semmai, al mondo radio o degli acquirenti/non acquirenti davvero dello streaming. Ma anche gli altri pezzi azzardano in tal senso, come Kashmir-Kashmir che unisce assieme un intro alla Zucchero up tempo ed un Daniele Silvestri quando fa finta di scanzonare senza smettere però di proporre concetti. Passaggi addirittura dance in Un Uomo Nuovo, tutta ritmica e voce in lontananza piena di echi in cui la linea portante è quella bellissima, di sensazione 70’s, sparata come intro e che resta a far base per quasi l’intera canzone che si contrappone a La Isla, dove invece i suoni sono più caldi e la coralità è quella tipica che si lascia cantare tutti assieme mentre si viaggia in una giornata di sole e senso di libertà. Nessuno Vuole Essere Robin è un testo pregiato, che parla di come a nessuno piaccia sentirsi la seconda scelta, amare qualcuno che però ti mette davanti altri; nessuno, giocando ai supereroi, sceglie di essere Robin, la spalla. Il tutto su un tappeto d’archi e poco altro, perché sono le parole che devono arrivare ed effettivamente arrivano dritte.
Anche la titletrack, che apre proprio il lavoro, è un’ ennesima virata di sound, qui più 80’s nell’elettronica finale ed i Possibili Scenari della vita che ci colgono mentre noi non possiamo che stare a guardare, cercando d’inventare la nostra gioia. Anche questo lavoro ha comunque il suo pezzo pop, quello che facilmente può piacere a tutti e si tratta di Il Cielo Era Sereno, che ha sound orecchiabile e quella malinconia dei ricordi che nelle canzoni fa sempre presa, oppure il brano curioso come tema, Al Tuo Matrimonio, condivisibile da tutti quelli non così perfettamente in regola con alcuni obblighi non scritti della vita.
Continua a crescere Cremonini, regalando ad ogni suo ritorno album da scoprire, facendoti sentire come se entrassi in una casa che conosci in cui però ogni volta è cambiato l’arredamento, la tinta alle pareti, le piastrelle del bagno. Ti disorienti si, ma alla fine quel nuovo ti affascina, soprattutto se non si è badato a spese.
BRANI MIGLIORI: Poetica, Possibili Scenari, Nessuno Vuole Essere Robin
VOTO: 8/10
TRACKLIST
1. Possibili scenari
2. Kashmir – Kashmir
3. Poetica
4. Un Uomo nuovo
5. Nessuno vuole essere Robin
6. Silent hill
7. Il Cielo era sereno
8. La Isla
9. Al tuo matrimonio
10. La Macchina del tempo