12 Luglio 2022
Condividi su:
12 Luglio 2022

“CADERE VOLARE” DI SANGIOVANNI. IL BATTITO DI ALI DI UN RAGAZZO NASCOSTO TRA PAURE E ANSIE.

Il cantautore palesa nuove sfaccettature di sé stesso, forse più sbiadite, o che semplicemente necessitano di più tempo per essere capite

Sangiovanni cadere volare recensione
Condividi su:

Sangiovanni Cadere volare recensione a cura di Umberto Salvato. Con l’arrivo della piena estate iniziano a rallentare le uscite discografiche e questo ci dà il tempo di recuperare, nella nostra sezione dedicata alle recensioni, alcuni dischi usciti negli scorsi mesi. Partiamo con Sangiovanni

La vertigine non è
Paura di cadere
Ma voglia di volare…

Lorenzo Jovanotti Cherubini

SANGIOVANNI CADERE VOLARE recensione

CADERE VOLARE è il primo album di Sangiovanni pubblicato l’8 aprile di quest’anno a seguito dell’uscita, nel 2021, dell’EP omonimo.

Per tutto il tempo dedicato all’ascolto di quest’album si avrà sempre la sensazione che nessuna frase sarà mai più pertinente quanto quella usata dal cantante nella canzone CADERE VOLARE, che da il nome al disco:”Oggi mi sveglio e mi sento leggero, il mio stomaco è vuoto e lo riempio di cose“. E se fosse proprio questo il filo rosso su cui Sangiovanni cerca di scrivere il suo bagaglio esperienziale e di raccontarlo? Ci riesce? Chi può dirlo, sicuramente riesce a palesare nuove sfaccettature di sé stesso, forse più sbiadite, che necessitano di più tempo per essere ben percepite e capite a fondo.

È un ragazzo che grida in piazza quello di CHE GENTE SIAMO, schierato dalla parte dei giusti, contro le ingiustizie, cerca di affermare le sue opinioni senza fare sconti sui giorni che viviamo e sulla nostra società.

E se nella precedente canzone è un giovane impegnato, in FARFALLE, canzone portata al Festival di Sanremo 2022 dal ritmo inarrestabile, è pazzo d’amore per questa lei che è per lui una boccata d’aria. Forse, la stessa lei raccontata in TITANIC, che nonostante il titolo faccia presagire una tragedia, lui afferma di essere pronto a viversi questa storia d’amore a pieno, pronto a volare insieme.

Cosa c’è nel Futuro di (San)Giovanni? È proprio quest’ultimo, invece, il protagonista al centro di SCOSSA, convincente nel suono ed estremamente accattivante nel ritmo, un futuro aspettato e desiderato il suo, ma che soprattutto non vuole gli si venga toccato.

AMICA MIA invece sembra essere per scrittura la canzone più matura di tutto l’album. Grazie ai ritmi ispirati dalla Bossa Nova riesce a confezionare una canzone che parla inaspettatamente di ansia, prendendo in prestito come metafora le relazioni tossiche. Riuscitissima.

DUEDINOTTE invece, racconta qualcosa di estremamente generazionale, e chi vive gli stessi anni del cantautore sa bene di cosa sta parlando, una storia o conoscenza come dir si voglia, in cui la lei in questione dopo le due di notte dona la parte migliore di sé in chat.

Lui si chiede il perché di questo cambiamento notturno, perché quando parlano al cell l’imbarazzo non le manca e invece dal vivo ha difficoltà? Perché è sicura solo quando è dietro ad uno schermo? Prova a raccontare le nostre conoscenze tramite smartphone, difficili da capire quanto da decifrare.

È giovane e inarrestabile Sangiovanni, e pieno di domande, ma consapevole di avere poche risposte, ma in questo suo progetto discografico sembra voler spiccare il volo verso nuovi panorami cercando di andare più giù, perché forse quello raccontato in queste canzoni è proprio il Sangiovanni delle due di notte, come la sua canzone, un ragazzo nascosto.

BRANI MIGLIORI: Scossa – Farfalle
VOTO: ☆☆☆☆☆☆☆☆ (8)

tracklist

  1. scossa
  2. cadere volare
  3. che gente siamo
  4. farfalle
  5. cortocircuito
  6. sigarette alla menta
  7. cielo dammi la luna
  8. perderci (forti)
  9. amica mia
  10. duedinotte
  11. parolacce
  12. titanic
  13. se mi aiuti