Tananai Rave eclissi recensione dell’album a cura di Umberto Salvato.
“Senza l’esperienza vissuta degli opposti, non ci può essere l’esperienza della totalità.“
Ernst Jùnger
Spesso nella vita ci ritroviamo a fare i conti con le nostre mille sfaccettature, le tante parti che ci compongono, anche estremamente diverse tra noi loro. In alcuni momenti o situazioni emergono luoghi dentro noi stessi in totale contrapposizione con il resto, ed il solito noi. Ma se volessimo sistemare per somiglianza emotiva ogni pezzo di noi scoperto all’interno di una griglia, forse dovremmo dividere il tutto in due e andare piano – piano ad analizzare il nostro modo di fare e di pensare per poi ricondurlo ad una delle macrostrutture.
Ed è proprio questo l’intento di Alberto Cotta Ramusino, in arte Tananai, o almeno queste sembrano essere le intenzioni di questo suo progetto discografico. Vuole fare emergere la sua dicotomia artistica e personale, i due mondi che convivono e si contrappongono in lui, dando un nome a questi due insiemi, queste sue due nature: una parte è il rave ed una altra parte è l’eclissi.
Tananai Rave Eclissi la recensione
Sarà proprio la canzone RAVE, ECLISSI, che da anche il nome a tutto l’album, nona in ordine, a raccontarci grazie ad una arrangiamento che ci riporta alle ninna nanna che ci cantavano da bambini, a contrapporre l’odio all’amore, così tanto diversi ma così tanto simili per intensità e forza. C’è l’odio globale rappresentato dai ladri e terroristi e l’amore, questa volta personale, per rave e eclissi, per lui che è il più umano degli uomini che amette il suo aver preso dagli artisti solo la passione per i vizi.
E se nella lista delle parti di sé più introspettive abbiamo già inserito RAVE, ECLISSI, capo fila della parte più spensierata è PICCOLA GABBER. Divertente e divertito, spensierato e leggero in questa canzone che è un po’ un esercizio di stile ironico e giocoso. Fa sempre un po’ il duro ma alla fine lei gli manca.
Ci sono poi tutte le piccole cose, i piccolissimi dettagli che hanno rubato il suo cuore e lo hanno fatto innamorare del suo amore, fino a dedicarle questa canzone e le parole contenute in NERA SALSA DI SOIA, a suo modo romanticamente modera, lei si che è una fortunata, la fidanzata.
Quando parliamo di contrapposizioni, se questi sono gli anni che viviamo e condividiamo non si può non raccontare quella che accomuna questi nostri giorni: il grande divario tra l’apparire e l’essere. Grazie a QUELLI COME NOI, riesce a regalare un bellissimo inno per questa nostra generazione scapestrata che vive in bilico non avendo ancora capito è davvero. Un testo pieno di libertà e solitudine.
Dalla stessa matrice sembra nascere GLI ANNI MIGLIORI, con diverse caratteristiche ma con punti di partenza estremamente comuni. Prova a raccontare i disagi di questo periodo in cui le nuove generazioni sono state derubate dei momenti essenziali che danno la possibilità di maturare e crescere. È arrabbiato e se la prende con i criticoni di turno e con i loro giudizi avventati, figli di un’epoca diversa e sicuramente più fortunata della nostra.
Nota a parte per la canzone più bella e riuscita dell’album. Con ABISSALE il cantautore ha guardato dentro di sé tra i tramonti e le albe di quell’amore che sta per finire in cui non riesce più a dare valore alle cose che accomunano ma solo a ciò che li rendono diversi. Questo amore si spegne con il romanticismo e la dolcezza, con la delicatezza e la nostalgia che questa canzone sa donare.
Quando intraprendi un viaggio così personale alla scoperta della tua dualità come quello di Alberto, alcuni avrebbero puntato alla condivisione di percorsi, invece quelli come lui vedono nell’unico eroe la strada, condivisa ovviamente dietro le quinte, ma che nell’atto pratico da vita ad un unico duetto che è CAMPO MINATO con Ariete, confezionato al meglio e che vede dentro una comunione di intenti che porta al brano più tenero di tutti.
Arriviamo alla fine, e questo album ci ha raccontato tanto dell’artista Tananai ma ancor di più dell’uomo Alberto Cotta Ramusino. Qui c’è il rave, tra le confusioni e il divertimento di folle ma c’è anche l’eclissi straordinaria e disarmante per stupore. C’è un ragazzo che si sente infinitamente solo e piccolo a confronto con la vita che è così grande.
BRANI MIGLIORI: Abissale – Quelli come noi
VOTO: 8 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
TRACKLIST
- Abissale
- Quelli Come Noi
- Piccola Gabber
- Nera Salsa Di Soia
- Campo Minato Feat. Ariete
- Serie A
- Gli Anni Migliori
- Baby Goddamn
- Rave Eclissi
- Sesso Occasionale
- Maleducazione
- Esagerata
- Tre Quarti
- Pasta
- Fottimi