buonanotte, testacoda, recensione dell’album di testacoda a cura di Umberto Salvato.
“Gli invisibili sono consolatori delle anime sensibili”
Gabriele Martufi
Quanto fa paura non essere visti? E quanta difficoltà affrontiamo nel cercare di non essere dimenticati dall’altro?
Sembrano essere proprio queste le domande che si pone Lorenzo Maiocchi nel percorso che affronta prima di incidere buonanotte, testacoda.
testacoda scompone, ricompone e rialabora ciò che sente come si fa per un’autopsia, come si fa per ‘le cose’ importanti da analizzare profondamente. Cerca e forse trova un dolore a cui dare luce, un punto fermo. Lo fa avvalendosi di ritmi intesi e sonorità dinamiche rese possibili grazie all’elettronica.
È spaventato Lorenzo, è disarmato, affonda gli utensili nella carne, scava, trova la sua paura, quella di non essere visto, di essere annullato, di non trovare un suo spazio.
Non a caso TI VOGLIO BERE è il brano di apertura, un canzone che parla di ciò che prova con un linguaggio molto crudo, attraverso le sue sensazioni corporee. Una descrizione materica e carnale che si spinge oltre, fino a mangiarselo questo cuore.
Prosegue con BLADE RUNNER ft. Brividee, un pezzo in cui si nasconde, si modifica, si mette sotto il tappeto, un amore distrutto come i cocci di vetro, lui non l’ama più, è sfinito, ne ha abbastanza e cerca i modi di uscirne.
Ed ecco, che come uno schiaffo, arriva POP POP che grazie al contributo di Simone Panetti e di Skar & Manfree riesce a confezionare una canzone in cui senza mezze misure e sconti l’artista dichiara le sue fragilità, cerca aiuto, implora l’essere venuto a prendere, un po’ come quando da bambini siamo in un posto che non ci fa stare bene e vogliamo ricevere la sorpresa materna di essere prelevati e portati via, altrove.
Scorrono le canzoni e OUTRO 2 sembra raccontare la fine di qualcosa o forse solo la fine di quest’album. Sembra autoconvincersi, ripetendosi parole di conforto, può farcela da solo e non ha bisogno di nessuno, ancora e ancora. Sembra compulsivo o forse solo una ricerca disperata di autosuggestione.
Nota ti valore particolare va a PADREMADRE, cover pregna di onestà e sentimento, semplicissima da sbagliare, invece, mai come in questo caso, assume un forte valore quasi autobiografico, lo sforzo di raccontarsi attraverso quel gioiellino firmato da Cesare Cremonini. Ci riesce testacoda, c’entra il punto con una freccetta.
Un caso particolare risiede in questo progetto discografico, due canzoni che sembrano legate in maniera indissolubile tra di loro anche se lontane. Come rappresentare una il precedere dell’altra.
In BUONANOTTE sono i fortissimi innesti di ritmi pop in contrapposizione al testo a fare da padrone in questa canzone malinconica, ed è proprio l’aver lasciato le finestre aperte perché nel buio trova cose belle che si trova il filo rosso di collegamento con FUGA X5 in cui il cantante afferma di cercare spasmodicamente la felicità, e ciò che fa nella prima sembra essere la soluzione a questa ricerca.
In questo brano a testacoda manca qualcosa in più per essere felice, come a tutti noi, forse, manca qualcosa, e siamo alla ricerca di quest’ultima, anche se proprio come lui, spesso non Io sappiamo che cos’è.
BRANI MIGLIORI: Pop pop e buonanotte
VOTO: 7.5
BRANI MIGLIORI: Pop pop – buonanotte
VOTO: ☆☆☆☆☆☆☆ e mezzo (7,5)
testacoda buonanotte, testacoda TRACKLIST
- ti voglio bene
- blade runner
- buonanotte
- igloo
- fuga x5
- padremadre
- piango
- pop pop
- outro 2