Il Duca bianco non è morto, non date retta a queste stronzate da mortali. Non si muore quando hai permesso a più generazioni di diventare qualcosa di più che dei semplici umani con pensieri da cani.
Si torna bambini con lo Starman perché lui stesso ha dentro un bambino che parla e non è mai banale.
Se ami il trasformismo non puoi non conoscere colui che ha fatto del trasformismo il modo più diretto di comunicare. Renato Zero sarebbe lo stesso senza David Bowie? E Morgan?
Quest’uomo sa plasmare. Quanti artisti ci sono riusciti?
Ci si sente a casa con Bowie perche è come avere la sensazione che con lui niente può essere fuori luogo.
Quando un artista muore di solito viene ricordato pure da chi non se lo filava di striscio. Quando è David Bowie a lasciarci, invece, dobbiamo fare l’inchino e dire grazie perché è stato fino all’ultimo un performer geniale pronto a parlare più di musica che dei suoi fatti privati.
Bowie che ho scoperto con Under pressure e che mi ha emozionato con When I live my dream e con Rebel Rebel, e troppe ce ne sono… Porcaccia la miseria, io Bowie l’ho anche un po’ odiato perché quando sono arrivata a X-Factor mi hanno tagliato i capelli come lui e per la prima mia performance.
Morgan mi disse “in questo brano che si chiama duel vorrei farti muovere come David Bowie. Come un omaggio…”
“Mortacci, hai detto niente…” ho risposto con la solita semplicità che mi accompagna da sempre.
Ci sono cose oggettive, il genio di Bowie è una di queste.
Quando muore David Bowie, la morte non esiste.