A quanto pare il nodo sul successore di Mr. 14 milioni di copie certificate in 5 anni, Amadeus, per la conduzione e la direzione artistica del Festival di Sanremo 2025 potrebbe sciogliersi prima di quanto si pensi con il ritorno di Carlo Conti.
Noi di All Music Italia avevamo già fiutato come molti altri l’ipotesi che la Rai decidesse di non rischiare affidando il Dopo-ama ad un altro nome che simbolo l’azienda, un volto rassicurante per il pubblico generalista e che in passato ha già guidato il Festival, Conti per l’appunto.
Il nostro Direttore, Massimiliano Longo, aveva inoltro approfondito con un editoriale i motivi per cui, almeno a suo avviso, il ritorno del conduttore di Tale & Quale Show e I Migliori anni alla guida, non sarebbe stata un’ottima idea. Potete leggerli in questo articolo.
Ora, dopo che nelle ultime settimane a tenere banco erano i nomi di Alessandro Cattelan e Paolo Bonolis, e mentre NOVE ha avanzato un’importante proposta ad Amadeus che comprenderebbe anche la rivoluzione di X Factor (che potrebbe passare da Sky al NOVE dopo l’imminente scadenza del contratto), con un’intervista realizzata da Silvia Fumarola per La Repubblica, lo stesso Conti ha fatto capire di star valutando l’ipotesi del ritorno.
Carlo Conti, ricordiamo, ha condotto l’edizioni dal 2015 al 2017 del Festival di Sanremo contribuendo per primo al ritorno di grandi nomi in gara (Fiorella Mannoia), di importanti debutti (Il Volo) ma soprattutto mettendo a segno diversi ottimi colpi nei giovani con Gabbani, Ermal Meta, Mahmood e Irama, tra gli altri.
Il conduttore ha portato ascolti molti alti, poi superati da Baglioni e Amadeus, e totalizzando con i brani dei suoi Festival circa 1.700.000 copie certificate in un’epoca, va detto, in cui lo streaming non era ancora dominante. Il tutto per un totale di 29 dischi di platino e 9 dischi d’oro.
Festival di Sanremo 2025 le dichiarazioni di Carlo Conti
Riguardo al Festival di Sanremo 2025 Carlo Conti ha dichiarato:
“Se me lo chiedessero – o forse me l’hanno già chiesto – mi metterò a tavolino e cercherò di capire se ho le energie e l’orecchio moderno per la scelta delle canzoni e del casto. Perché, parliamoci chiaro, il successo di Sanremo dipende dalle canzoni, per il resto è un programma televisivo.
Quindi devo capire se ho ancora l’orecchio allenato e se per caso non dovessi più averlo e rifiutassi, non lo dirò perché mi sembra una mancanza di rispetto nei confronti di chi lo farà.
Sanremo è cambiato, se ne sono accorti tutti: si deve continuare sulla strada che avevo inaugurato, continuata con Baglioni e portata ai risultati che si sono visti con Amadeus. Vince la sfida musicale al passo con i tempi. E non è così scontata.”