22 Agosto 2024
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22 Agosto 2024

Festival di Sanremo, l’AFI chiede un incontro aperto con Carlo Conti

«Cambiano i direttori ma non la direzione», inizia così il comunicato, alla ricerca di un dialogo con il prossimo direttore artistico della kermesse

Festival di Sanremo Carlo Conti
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In un comunicato stampa pubblicato in concomitanza con l’annuncio del regolamento della 75esima edizione del Festival di Sanremo, l’AFI (Associazione Fonografici Italiana) ha espresso le sue perplessità riguardo la direzione affidata a Carlo Conti.

L’AFI, infatti, mette in evidenza «la consueta impossibilità per le associazioni di categoria di presentare osservazioni e contribuire al miglioramento della prossima edizione del Festival di Sanremo, visto che il Regolamento della kermesse, come al solito, è stato ricevuto dalla stessa ad agosto e solo 30 minuti prima della pubblicazione ufficiale sul sito della RAI».

CARLO CONTI E IL FESTIVAL DI SANREMO: LE PAROLE DELL’AFI

Il comunicato dell’AFI inizia con una frase forte, «Cambiano i direttori ma non la direzione», aggiungendo: «che non sia un’altra occasione sprecata».

Sergio Cerruti – Past President e attuale Presidente della Commissione Affari Legali ed Istituzionali dell’AFI – osserva con sarcasmo che: «Siamo nel bel mezzo di un incredibile stallo politico sulle nomine RAI, ma sembra che le abitudini sbagliate dell’azienda pubblica continuino a prosperare, nonostante le recenti multe di AGCOM suggeriscano quantomeno prudenza».

E avverte: «Non mi stupirò se il prossimo febbraio saremo nuovamente travolti dalle note polemiche su canzoni in gara che non rispettano i requisiti, televoti alterati emersi solo a seguito del proclamato vincitore e imbarazzanti giustificazioni dei prossimi dirigenti RAI, se mai li avremo».

Sempre nel comunicato, si mette in evidenza il fatto che nonostante gli scorsi Festival di Sanremo siano stati gestiti da diversi direttori artistici, quest’ultimo ha dato origine a insidiosi contenziosi con l’azienda di Stato e il Comune di Sanremo, i cui esiti sono ancora sospesi e che potrebbero influenzare la prossima edizione del Festival. Tutto ciò è avvenuto a causa della mancanza di un dialogo efficace con le realtà professionali e le categorie coinvolte.

Su ciò, l’AFI insiste: «Errori di valutazione e decisioni non condivise hanno generato costi aggiuntivi e disguidi che in parte hanno danneggiato l’immagine dell’emittente pubblica e della governance politica che dovrebbe gestirla».

Alla luce di tutto, arriva la richiesta da parte dell’Associazione Italiana Fonografici: la possibilità di un incontro aperto e trasparente con Carlo Conti sul Festival di Sanremo «per evitare che anche questa edizione incorra nelle stesse problematiche e per garantire una gestione serena e condivisa dell’evento, tutelando gli interessi di tutte le parti».

Il comunicato dell’AFI si conclude così: «La nostra immutata disponibilità al dialogo, manifestata negli oltre settanta anni di rapporto con l’emittente pubblica ed inspiegabilmente inascoltata dallo scorso direttore artistico, è una nuova chance che diamo a questa rinnovata direzione per dare un segnale di rispetto verso tutti i professionisti che, con il loro lavoro, contribuiscono ogni anno a fare del Festival un evento di successo».