15 Gennaio 2025
di Direttore Editoriale
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15 Gennaio 2025

Momenti iconici o controversi del Festival di Sanremo negli anni ’80: la prima conduttrice donna e i debutti di Loredana Bertè e Mia Martini

Dal debutto di Toto Cutugno alla protesta dei Queen: un decennio di polemiche e grandi successi

Gli anni ’80 al Festival di Sanremo: successi e polemiche
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festival di sanremo anni’80: nel 1988…

In quell’edizione, Aldo Biscardi fu chiamato a condurre il Processo al Festival, un dibattito dedicato alla kermesse in corso, pensato per alleggerire la tensione della gara tra i Big.

Nel corso di questo esperimento televisivo la discussione degenerò rapidamente, assumendo toni accesi e conflittuali tra cantanti e giornalisti. La situazione raggiunse il culmine quando molti artisti in gara, tra cui Francesco Nuti e Luca Barbarossa, decisero di abbandonare il programma in diretta, protestando contro la formula stessa della trasmissione.

A seguito di questo fallimento, l’idea di un DopoFestival o di uno spazio dedicato ai commenti sul Festival venne accantonata. Sarebbe stato Pippo Baudo, anni dopo, a riportare il concetto in auge, trasformandolo in una parte fondamentale della manifestazione.

1989: il disastroso Festival dei “figli d’arte”

Il trentanovesimo Festival di Sanremo vide alla conduzione di Rosita Celentano, Paola Dominguín, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi. Soprannominati dai media i “figli d’arte” per la fama dei loro genitori, furono affiancati da Kay Sandvick e Clare Ann Matz.

In origine, gli organizzatori avevano previsto che la conduzione fosse affidata a Renato Pozzetto, con i figli d’arte nel ruolo di valletti. Tuttavia, l’attore si ritirò poco prima dell’inizio della kermesse, costringendo l’organizzazione a cercare alternative. Dopo i rifiuti di Pippo Baudo, Enrico Montesano, Renzo Arbore e Loretta Goggi (che declinarono per la mancanza di tempo per prepararsi adeguatamente), si decise di promuovere direttamente i quattro giovani al ruolo di conduttori principali.

La conduzione dei “figli d’arte”, all’epoca quasi privi di esperienza nella presentazione televisiva, si rivelò particolarmente sfortunata tra gaffe e lapsus linguistici.

Il Festival di Sanremo del 1989 introdusse per la prima (e unica) volta la categoria degli Emergenti, pensata per quegli artisti con una carriera già avviata – con uno o due album pubblicati – ma non ancora considerati pienamente affermati. Una sorta di categoria intermedia tra i Campioni e le Nuove Proposte.

Tra i 32 artisti partecipanti, 8 furono selezionati per esibirsi al Festival. Dopo una prima esecuzione, il numero dei concorrenti venne ulteriormente ridotto a 4, fino alla proclamazione del brano vincitore.

Un esperimento interessante e che, a nostro avviso, sarebbe da recuperare per creare una gara one shot, nella prima serata, in cui far sfidare artisti provenienti da talent show o già noti al pubblico, da promuovere sul campo a big, in modo da non togliere spazio ai veri emergenti della categoria Nuove Proposte.

 

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