Il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone questa mattina ha esultato dichiarando che il Festival di Sanremo 2015 presentato da Carlo Conti è stato il più visto dal 2006 a oggi. I dati d’ascolto delle precedenti edizioni, però, lo smentiscono.
Che il Festival di Conti sia stato un successo di pubblico è certo, 10.829.000 spettatori medi non sono da buttare, ma è giusto dire le cose come stanno: ben QUATTRO edizioni hanno avuto esiti migliori della kermesse di quest’anno, quelle del 2010, 2011, 2012 e 2013.
Leone, nell’affermare che il 2015 sia l’anno del picco, prende in considerazione solo lo share, pari al 48.51% (media delle cinque serate). Analizzando solo questo dato è vero: il Sanremo appena conclusosi ha ottenuto lo share più alto dal 2006 a oggi.
Chi segue l’andamento del rating televisivo, però, sa bene quanto lo share spesso diventi uno specchietto per le allodole al fine di giustificare il successo (e allo stesso tempo l’insuccesso di un programma tv).
Spieghiamo in breve e con semplicità cos’è lo share: la percentuale di spettatori sintonizzati su un dato canale in un dato momento relazionato al numero complessivo di spettatori che guardano la tv.
Questo spiega come mai lo share della seconda parte di qualsiasi serata del Festival, nonostante gli spettatori siano di meno (solitamente sotto i 7 milioni), raggiunga percentuali più elevate rispetto alla prima parte, con maggiori spettatori.
Ciò che conta realmente è quanti spettatori hanno guardato il programma e in questo l’edizione 2015 è perdente (di poco, ma in ogni caso perdente) rispetto alle edizioni del 2010, 2011, 2012 e 2013.
Analizzando gli spettatori medi delle cinque serate, Sanremo 2015 ne ha ottenuti 10.829.000. Furono ben 11.936.000 nel 2013, 11.136.000 nel 2012, 11.450.000 nel 2011 e 10.924.000 nel 2010.
Anche prendendo in considerazione gli spettatori medi delle singole serate, il risultato non cambia: quest’edizione non è la più vista dal 2006 a oggi. Il mattatore assoluto è Fabio Fazio con l’edizione 2013.
Andiamo per classifiche:
PRIMA SERATA
2013 – 12.969.000
2012 – 12.764.000
2011 – 11.992.000
2015 – 11.767.000
2010 – 10.718.000
SECONDA SERATA
2013 – 11.330.000
2010 – 10.163.000
2011 – 10.145.000
2015 – 10.091.000
2012 – 9.199.000
TERZA SERATA
2011 – 12.363.000
2013 – 10.709.000
2015 – 10.568.000
2012 – 10.537.000
2010 – 10.005.000
QUARTA SERATA
2013 – 11.538.000
2010 – 11.274.000
2011 – 10.617.000
2012 – 9.931.000
2015 – 9.857.000
QUINTA SERATA
2012 – 13.278.000
2013 – 13.012.000
2010 – 12.462.000
2011 – 12.136.000
2015 – 11.843.000