10 Novembre 2024
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10 Novembre 2024

Il Sanremo Giovani 2024 di Carlo Conti parte già con figli e figliastri sulle playlist Spotify: chi è favorito davvero?

La nota piattaforma streaming favorisce alcuni artisti di Sanremo Giovani 2024

Sanremo Giovani 2024 Spotify
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Sanremo Giovani 2024 e le playlist di Spotify: una gara che parte già in modo non equilibrato. Articolo di Alvise Salerno e Massimiliano Longo.

Sanremo Giovani è cambiato notevolmente rispetto allo scorso anno, tornando alla formula con la categoria Nuove Proposte, presente fino al 2021 (eccetto l’edizione 2019). Nelle ultime tre edizioni, infatti, i ragazzi che ‘vincevano’ la competizione a dicembre accedevano poi direttamente alla gara dei big.

Inoltre, il limite d’età non era così basso. O meglio, Amadeus lo aveva già ridotto da 36 anni a 29, mentre Carlo Conti lo ha portato a 27 non compiuti al momento della partecipazione.

Quest’anno, Sanremo Giovani si trasforma in un talent show condotto da Alessandro Cattelan, dove i quattro finalisti (anzi, tre; uno verrà selezionato da Area Sanremo di cui però ad oggi, a pochi giorni dall’inizio, non si conosce da chi è composta la commissione che giudicherà questi ragazzi) arriveranno direttamente all’Ariston a febbraio, ma in una categoria separata: le Nuove Proposte.

Non è una novità assoluta: è una struttura già vista negli anni di Baudo o con Destinazione Sanremo nei primi anni 2000. Va detto, però, che all’epoca non c’era il crudele e insensato “regolamento talent”, con scontri diretti tra due artisti e la conseguente eliminazione di uno dei due.

C’è un aspetto che, però, non è cambiato: la capacità di presentare questi giovani artisti come uguali agli occhi del pubblico generalista sulle piattaforme streaming.

Non è un mistero che, soprattutto con Amadeus, Spotify sia entrata pienamente nelle dinamiche sanremesi, con playlist dedicate ed eventi specifici con i partecipanti.

Sanremo e lo streaming viaggiano ormai di pari passo, ma sui Giovani persistono gravi problemi legati alla selezione di chi partecipa.

Sanremo giovani 2024 e spotify

Questa settimana sono stati pubblicati sulle piattaforme digitali 10 dei 24 brani (già tutti disponibili su Raiplay da una settimana), ma i ragazzi non sono stati trattati allo stesso modo.

Entriamo nei dettagli, esaminando la composizione delle principali playlist editoriali di Spotify, iniziando dalla New Music Friday.

Questa è forse la playlist più ascoltata, aggiornata ogni venerdì, che segnala le nuove pubblicazioni settimanali. Questa settimana, tra i 10 brani di Sanremo Giovani, ne sono stati inseriti 7, ma ne mancano 3. Che fine hanno fatto?

Perché Alex Wyse, Tancredi, Selmi, Mazzariello, Angelica Bove, Nicol, Giin sono presenti, mentre Cosmonauti Borghesi, Orion e Sinergy sono assenti?

Andando a fondo, guardiamo anche le posizioni dei 7 inclusi, perché lì emergono disparità evidenti. Alex Wyse è al 19° posto, Tancredi al 20°. Fin qui, tutto ok, ma bisogna scendere fino al 29° posto per trovare Selmi, al 30° Mazzariello e al 35° Angelica Bove.

Poi si scende ancora più in basso, quando l’attenzione del pubblico è ormai scemata: Nicol è al 52° e Giin addirittura al 74°.

Un altro problema è che alcuni di questi nomi compaiono anche in altre playlist editoriali molto ascoltate come Generazione Z e Novità Pop (Alex e Tancredi), oppure Indie Triste (Selmi e Giin), o ancora Indie Italia (Mazzariello e Angelica). Addirittura Mazzariello appare come copertina della playlist Scuola Indie.

E gli altri? Ve lo diciamo subito, anche se la risposta la conoscete già: il nulla.

Nicol non è stata inserita da nessuna parte ma, almeno, è presente nella New Music Friday. Cosmonauti, Orion e Sinergy non compaiono affatto, come se fossero fantasmi per Spotify.

La domanda, dunque, è semplice ma come sempre nessuno risponderà, lasciando questi ragazzi a rimanere invisibili: perché questa disparità di trattamento?

Spotify è una piattaforma a sé stante e non ha obblighi, ma siamo comunque di fronte a una gara, un contest, una competizione (chiamatela come volete) in cui teoricamente si dovrebbe partire alla pari. Tuttavia, non è e non sarà così.

Eppure Carlo Conti, direttore artistico del Festival, in contatto costante con le major, le etichette e le associazioni di settore (FIMI, AFI, PMI etc…), avrebbe potuto chiedere a Spotify un supporto uguale per tutti.

Perché, diciamolo, anche se a votare per Sanremo Giovani non sarà il pubblico ma una commissione, è indubbio che questo incide sulla visibilità di un artista rispetto a un altro, dato che i nomi citati nelle playlist sono già noti e traggono un notevole vantaggio da questi inserimenti.

Basti pensare che, a oggi, domenica 10 novembre 2024, a 48 ore dalla pubblicazione, Alex ha toccato le 53mila riproduzioni, mentre i Cosmonauti sono praticamente a zero, senza nemmeno la specifica che siano sotto i 1000 ascolti.

Tancredi ha raggiunto 12mila stream, mentre Orion è nella stessa situazione dei Cosmonauti. E potremmo continuare.

Perché non si è scelto di fare un blocco unico con tutti e dieci i brani pubblicati in una sezione della New Music Friday? Perché alcuni sono stati inclusi in altre playlist e tre di loro non esistono da nessuna parte? Perché questa disparità di trattamento?

Nei prossimi giorni usciranno le altre 14 canzoni e siamo certi al 100% che la situazione si ripeterà. Mew, ad esempio, troverà spazio in molte playlist, mentre altri non avranno neanche l’ultima posizione nella NMF. Stessa situazione per Settembre e per pochi altri ancora.

Sia chiaro: chi scrive ha già dichiarato, nell’articolo con le pagelle, che Mew debba andare all’Ariston, quindi non è un discorso contro di lei, né contro Alex, Tancredi o Settembre. Il problema è che altri, che teoricamente dovrebbero partire alla pari, non esistono e non esisteranno.

Figli e figliastri. Cambiano gli anni, cambiano i format, ma la situazione resta la stessa. Nemmeno con Sanremo Giovani 2024, nemmeno con Carlo Conti e soprattutto non su Spotify.