Trapelano interessanti retroscena che si nascondono dietro a Grande amore, la canzone che ha portato il trio de I lVolo ad aggiudicarsi la 65°edizione del Festival di Sanremo, confermando quanti li davano per favoriti e ora titolari di un premio che li porterà anche a rappresentare il nostro paese alla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest. In questi giorni si è parlato molto de Il Volo come di un progetto musicale molto “”studiato” ma quanto emerge grazie all’agenzia ANSA dimostrerebbe invece l’estrema casualità che ha portato questo brano, scritto addirittura 12 anni fa, tra le mani dei tre giovani cantanti.
Una canzone che era destinata ad un duo, gli Opera Pop, formato dal tenore Enrico Giovagnoli e dal soprano Francesca Carli, un progetto musicale che da anni presenta la fusione tra opera e musica leggera. Un gruppo che avrebbe voluto partecipare tra le nuove proposte proprio con Grande amore, incontrando però uno scoglio non legato alla qualità del brano proposto ma di natura anagrafica, avendo Enrico superato il limite di età massima fissato in 36 anni.
A raccontare la vera storia di Grande amore all’ANSA è Pasquale Mammaro, produttore e manager degli Opera Pop nonché editore della canzone trionfatrice sul palco del Teatro Ariston, titolare di un’etichetta che è stata presente al Festival anche con Lara Fabian grazie al brano Voce. Una storia lunga e tormentata quella di Grande Amore, partita con la sua nascita 12 anni fa, quando Francesco Boccia (noto per un’apparizione proprio tra i giovani di Sanremo nel 2001 quando lanciò il tormentone Turu-turu in coppia con Giada Caliendo), dopo aver scritto il brano con Ciro Esposito, punta per la prima volta a Sanremo, senza riuscirci. Da lì il brano viene messo in cassaforte in attesa della grande occasione, su consiglio di un grande esperto come Sergio Bardotti. Un brano che negli anni sarebbe stato proposto anche a Orietta Berti, come da lei stessa dichiarato nel corso della trasmissione La Vita in Diretta prima e durante la settimana sanremese.
Ma torniamo al 2014: proprio quando Mammaro sembra aver perso nuovamente l’occasione di lanciare Grande Amore, Carlo Conti lancia un’idea, che in un solo colpo renderebbe merito ad una canzone valida e gli risolverebbe il problema di non essere pienamente convinto del brano inizialmente proposto alla commissione da Il Volo. Nasce quindi l’idea di affidare loro questa canzone, sfidando le iniziali resistenze dello staff dei tre artisti, con un Michele Torpedine (manager de Il Volo) inizialmente poco convinto, che cambia però idea dopo aver assistito all’evoluzione del brano grazie all’arrangiamento di Celso Valli e ad alcuni ritocchi per adattarla al trio essendo nata per un duetto uomo/donna.
E’ così che Grande Amore, appena presentato al pubblico sembrerebbe avere già un affascinante passato, denso di aneddoti come quelli che spesso si celano dietro ai grandi successi, sperando che possa essere di buon auspicio per il futuro della canzone e del giovane gruppo.