1976: Addio al Casinò
Questa 25esima edizione sarà l’ultima a svolgersi al Casinò, che venne chiuso per ristrutturazione. La conduzione, innovativa per l’epoca, vide il presentatore Guardabassi operare da una postazione simile a uno studio radiofonico, senza mai salire sul palco.
Un fatto curioso coinvolse Antonio Buonomo, in gara con il brano satirico La femminista. La canzone fece infuriare alcune femministe, e un gruppo di loro, fingendosi ammiratrici anonime, riuscì a farlo uscire dall’albergo in cui alloggiava per poi aggredirlo fisicamente.
sanremo ’70 nel 1977 Il debutto a colori e l’arrivo all’ariston
La Rai trasmise per la prima volta l’evento a colori anche in Italia e il Festival, visti i lavori di ristrutturazione del Casinò, si spostò al Teatro Ariston, destinato a diventare la sua sede permanente.
Per la prima volta sul podio salirono solo gruppi: gli Homo Sapiens, i Collage e i Santo California.
Sebbene accredita come presentatrice della kermesse Maria Giovanna Elmi si ritrovò solamente ad aprire le serate, La conduzione principale fu gestita dal patron Vittorio Salvetti e per la prima conduzione da parte di una donna bisognerà aspettare il 1986 con Loretta Goggi.
1979: L’esternalizzazione della gestione
La direzione artistica del Festival di Sanremo venne affidata per la prima volta a una società esterna, la Publispei di Gianni Ravera, segnando una svolta nella gestione del Festival.
Nonostante le difficoltà, questa edizione rappresentò un primo tentativo di rilancio, con il recupero di registrazioni video che documentano le innovazioni tecniche e i regolamenti curiosi dell’epoca.
Gli anni ’80 erano ormai alle porte e, soprattutto nella seconda metà del decennio, si preannunciavano molte novità importanti.