Sanremo 2025: i momenti top e trash della seconda serata.
Si parte con la finale delle Nuove Proposte. Alex Wyse si impone su Vale LP & Lil Jolie, mentre Settembre batte Maria Tomba.
Peccato, perché Vale LP & Lil Jolie sembravano già pronte a brindare con un Negroni sbagliato, mentre Maria Tomba era ormai entrata in modalità “faccia da meme”. Ma almeno si è ripresa il suo spazio promuovendo il suo album in uscita venerdì.
Elodie appare in tutta la sua bellezza, un’apparizione mistica degna della Madonna del Carmelo. Brava, sensuale e diva… con quel tocco urban che non guasta mai, compreso il doversi toccare come un rapper d’annata.
Sanremo 2025 seconda serata: Malgioglio versione Pokémon… gotta catch ‘em all!
Poi entra un Pokémon. O almeno così pare. Parte la corsa ai cellulari, tutti pronti a lanciare la Pokéball con Pokémon Go, ma niente… è solo Cristiano Malgioglio. Vestito con un rotolone Regina srotolato a far da strascico, ci ricorda con umiltà (forse) che ha scritto Ancora, ancora, ancora per Mina, che ha lavorato con i più grandi e che si meritava di stare su quel palco.
Riesce pure a parlare di sé mentre annuncia il primo cantante. Un’abilità che nemmeno i Pokémon leggendari o Fabrizio Corona.
Siamo comunque in estasi e dopo diversi minuti abbiamo capito da cosa è vestito: potrebbe essere un grosso spoiler sulla giuria della prossima edizione… da X di X Factor.
Torna Stash con i The Kolors e la loro Tu con chi fai l’amore e, dopo aver appena sentito Quando sei pronto per fare l’amore di Vale LP & Lil Jolie, una domanda sorge spontanea: ma quest’anno a Sanremo nessuno si fa i ca**i suoi?
Il nostro cinismo viene scalfito per un istante dalla commozione di Francesca Michielin che, dopo aver interpretato un brano che Laura Pausini avrebbe reso una hit mondiale (e stasera ce la ricorda anche nella gestualità), scoppia a piangere.
Ma, come dicevamo, è solo un momento. Perché in questa esibizione manca la connessione, un po’ come a Sanremo, dove ci sono cartelloni pubblicitari TIM ovunque ma, per noi poveri lavoratori internet-dipendenti, neanche una tacca di segnale.
Carlo Conti si sente a casa. E ci credo!
La serata procede senza troppi scossoni, con Carletto Conti che ci ricorda per la decima volta quanto a Sanremo si senta a casa. Certo, facile dire così quando alloggi all’Hotel Globo con vista Ariston e non in un monolocale con bagno in comune, prenotato su Booking a prezzo stracciato e condiviso con una delegazione di fan di Massimo Ranieri.
Dopo una raffica di siparietti che puntano a far ridere ma hanno lo stesso effetto di un messaggio vocale di cinque minuti quando non esisteva la funzione 2x, Malgioglio sgancia la vera bomba del Festival.
Annunciando Rkomi e scorrendo la lista degli autori del brano, arriva al sesto nome e commenta: “Altri quattro li potevano chiamare… ai miei tempi le scrivevamo in due le canzoni!”. E come dargli torto? D’altronde, chi non ha mai desiderato assistere a queste gang ban…. session di scrittura.
Tra l’altro, dopo i bimbi nella prima serata, Rkomi alza la posta e regala la vera sorpresa della serata: il grande ritorno della vecchia che balla. O almeno, una sua stretta parente, probabilmente reclutata direttamente dal Trono Over di Uomini e Donne. Un crossover che nessuno aveva chiesto, ma che ci meritavamo.
La serata volge quasi al termine e, per la serie tutti vogliono quella “petr” di Rose Villain (vedi qui) nemmeno la co-conduttrice Bianca Balti resiste. Irrompe in scena solo per abbracciarla, baciarla e dichiararle senza mezzi termini: “Che bona che sei!”. Capite il fatto? Rose non ha bisogno di fare punti al Fantasanremo, sono i punti che inseguono lei.
Questa serata ci ha dato una conferma rispetto alla prima: ormai, lobotomizzati e stremati, ci ritroviamo tutti a intonare “Tutta l’Italia, tutta l’Italia” con Gabry Ponte. Missione riuscita? Se l’obiettivo era farci provare lo stesso impeto di un serial killer in fase avanzata, diremmo proprio di sì.